L’uomo da 80 milioni di dollari. No, non si tratta del remake del noto telefilm degli anni ’70 “The six million dollar man” (con l’inflazione degli ultimi 50 anni e l’aumento dei costi, il conseguente cambio di titolo ci sarebbe anche stato) ma della cifra che nel 2018 il Chelsea versò nelle casse dell’Athletic Bilbao per avvalersi delle prestazioni di Kepa Arrizabalaga. L’ex patron Roman Abramovic, uno che non ha mai badato a spese per i suoi Blues, accontentò l’allora allenatore Maurizio Sarri pagando la maxi clausola presente sul contratto del portiere spagnolo. Che in estate potrebbe approdare all’Inter in cambio di André Onana. Incredibile ma vero.
Le porte in casa nerazzurra sono girevoli. Colpa dell’arrivo a costo zero dell’estremo difensore camerunense, che in caso di partenza genererebbe una corposa e robusta plusvalenza. Già, proprio lei. La tanto bistrattata manovra che sta facendo impazzire la Juventus e l’intera Serie A. Perché se fatta correttamente, seguendo le regole, permette di salvare i bilanci di tutti i club. Nessuno escluso. E allora, di fronte a una super offerta per Onana, l’Inter e la famiglia Zhang sarebbero pronte a dire di sì. Con buona pace di Simone Inzaghi, o del futuro allenatore nerazzurro, che perderebbe un portiere affidabile e con ampio margine di crescita.
Onana, prima scelta del Chelsea
Dopo le ottime prestazioni in Champions League, il valore di mercato odierno di Onana si aggira intorno ai 40 milioni di euro. Cifra che il neo presidente del Chelsea, l’americano Todd Boehly, non esiterebbe a versare qualora i suoi uomini di mercato gli dicessero di farlo. E il direttore tecnico Lawrence Stewart, che stravede per il camerunense e aveva cercato di prenderlo già ai tempi in cui era al Monaco, avrebbe messo il nome di Onana in cima alla lista dei desideri. Ciò significa che l’Inter potrebbe arrivare a chiedere anche qualcosa in più di 40 milioni.
Per non spendere solo contanti, però, i Blues avrebbero deciso di inserire nella trattativa Kepa. Al di là del costo record di qualche anno fa il portiere della Nazionale spagnola, classe 1994, è un profilo interessante. Sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo economico. Il suo cartellino, nonostante l’Europa League vinta nel 2018-19 e una stagione vissuta di nuovo da protagonista complice l’infortunio occorso a Mendy, vale 15 milioni di euro. E permetterebbe all’Inter di incassare un bel gruzzolo (e quindi di fare una buona plusvalenza) sistemando al contempo la situazione tra i pali.
Il nodo stipendio e Vicario
Lo scoglio semmai potrebbe essere lo stipendio. Kepa, come tutti i giocatori che arrivano dalla Premier League, ha un contratto da top player: oltre 5 milioni di sterline all’anno fino a giugno del 2025. Una cifra altissima, che i nerazzurri potrebbero calmierare grazie al “Decreto crescita”, la manovra istituita dal Governo per ridurre le tasse sui contratti dei calciatori che arrivano dall’estero. Se la dirigenza dell’Inter, nelle persone di Piero Ausilio e Giuseppe Marotta, non riuscisse a trovare l’intesa economica con l’entourage del portiere iberico, l’alternativa sembrerebbe parlare italiano. E risponderebbe al nome di Guglielmo Vicario.
Il numero uno dell’Empoli ha confermato anche in questa stagione quanto di buono aveva fatto vedere nella scorsa. Non a caso, da quando si è infortunato, la squadra di Paolo Zanetti fatica a fare punti. E ora rischia di finire invischiata nella lotta salvezza. A 26 anni il numero uno friulano sembra pronto per fare il definitivo salto di qualità e portare le sue parate miracolose in una grande piazza. San Siro e l’Inter sono una di queste. Il futuro di “Venom” si deciderà nelle prossime settimane. Ma dipende in parte da Kepa. Chissà che dopo “Spiderman” Zenga non sia giunta l’ora di vedere all’opera un altro supereroe nella “Scala” del calcio.
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