L’atmosfera nella Capitale è spaccata praticamente a metà. Roma e Lazio sono due facce della stessa luna, che puntano entrambe alla Champions League 2023-2024. Ma arrivano a cinque giornate dal termine con il morale completamente all’opposto. Escludendo il Napoli primo e oramai già certo di un posto nella massima competizione continentale, la lotta è ancora aperta a sei squadre in sei punti. E la griglia di partenza vede i biancocelesti in pole position e giallorossi fanalini di coda.
Partiamo dalla squadra di Maurizio Sarri, che ieri si è rialzata dopo i due ko contro Torino ed Inter. Con il successo sul Sassuolo gli aquilotti confermano il loro secondo posto assoluto e al momento vantano sei punti di margine sul terzetto al quinto posto. Il ritorno nella grande Europa sembra ormai solo ad un passo, sottolineando così il grande lavoro del tecnico ex Napoli. Che è riuscito ad andare oltre un paio di suoi dogmi. Trovando il posto giusto in campo per Luis Alberto e facendo volare la propria squadra.
Si va dall’altra sponda del Tevere, ed il morale è a picco. La Roma di José Mourinho sta rischiando di buttare via un buon cammino. Il pareggio di ieri contro il Monza la porta a 58 punti, al quinto posto in coabitazione con Atalanta e Milan. Con speranze ancora integre. Ma a tenere banco sono più le parole del tecnico portoghese contro l’arbitro Chiffi, reo di aver espulso Celik in pieno recupero.
Un j’accuse che non nasconde la frustrazione per una rosa al momento cortissima a causa di molti infortuni che stanno privando il lusitano di alcuni uomini chiave nella corsa alla Champions League e anche alla finale di Europa League. Sta di fatto che la Roma non vince in campionato da quasi 20 giorni, dal 3-0 all’Udinese, e ha raccolto soltanto due punti in tre partite. Un periodo che, con una lotta per la grande Europa così serrata, si rischia di pagare caro. Carissimo.
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