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Calcio italiano

I Big Five della Lazio incantano e mandano in crisi il Milan

Prova di maestria tattica e tecnica della Lazio che affonda 4-0 il Milan di Pioli, incapace di mantenere l’equilibrio e rendersi pericoloso.

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Milinkovic-Savic (© LaPresse)
Milinkovic-Savic dopo il primo gol segnato al Milan (© LaPresse)

Il Milan è in crisi. Non lo si deduce solo dal risultato, un sonoro 4-0 che la Lazio questa sera all’Olimpico gli ha rifilato, con reti di Milinkovic-Savic, Zaccagni, Luis Alberto e Felipe Anderson, ma quello che preoccupa maggiormente è l’abulia di tanti calciatori che fino a questo momento hanno retto anche fisicamente e da un punto di vista di energie nervose la squadra.

Dopo questa 19a giornata di campionato, che chiude il girone di andata, il Milan è secondo in classifica, a 12 punti dal Napoli capolista ma soprattutto braccato da Inter, Lazio, Roma a un punto e l’Atalanta a tre punti. Senza dimenticare che l’obiettivo della Juve è arrivare in Champions League, al netto poi di eventuali decurtazioni o cancellazioni della penalizzazione.

Il primo tempo

Insomma il Milan è sotto pressione e non sembra avere i giocatori giusti per uscirne fuori. La partita è iniziata subito male, finendo possibilmente anche peggio. Al 4’ Zaccagni scende indisturbato sulla destra, crossa basso al centro, velo di gran classe di Luis Alberto e Milinkivic-Savic ha tutto il tempo per mettere in porta.

I due terzini del Milan, Dest a sinistra e Calabria a destra fanno acqua da tutte le parti e avere i laterali bassi non in serata contro una squadra di Sarri vuol dire far vedere il sangue a un leone affamato. Al 34’ prima Dest salva su un altro cross basso di Pedro, poi lo stesso Pedro lancia in profondità Marusic, che scappa alle spalle del difensore americano. Il terzino montenegrino tira forte e prende il palo, sulla respinta Zaccagni deve solo appoggiare. Il tempo si chiude con un cioccolatino servito da Luis Alberto a Zaccagni che si fa deviare il tiro in porta.

Il secondo tempo

Al 61’ c’è l’unica azione degna di nota del Milan. Palla a Saelemaekers in area, il belga gioca il pallone servendolo dolce al centro dell’area, dove sta arrivando Rafael Leao. Il portoghese è contrastato da Hysaj che salva un gol già fatto: il Milan è tutto qui.
I rossoneri non riescono a tenere l’equilibrio e la Lazio ogni volta che lancia il pallone avanti “rischia” di andare in porta. Dopo una di queste spazzate di Hysaj, al 66’ Felipe Anderson si invola sulla fascia, cross sempre basso per Pedro che viene steso da Kalulu. Rigore netto trasformato dal genio Luis Alberto.

Il genio, a differenza di Paganini, però si ripete: 74’, palla servita sullo spagnolo che conduce con il corpo verso la propria porta e gli occhi rivolti verso l’esterno, dove tutti pensavano avrebbe poi servito il pallone. Invece con un movimento di caviglia serve Felipe Anderson che aveva tagliato in perpendicolare rispetto al movimento del 10, facendo oltretutto passare il pallone tra le gambe del povero Kalulu. Felipe controlla, 4-0 e buona notte.

Il migliore in campo

Luis Alberto, ci sono poche possibilità di essere smentiti. Ma un plauso lo merita anche Maurizio Sarri. Quando fa giocare così i Big Five della Lazio (M.Savic, L.Alberto. F.Anderson, Zaccagni e Pedro) facendoli correre per il campo senza ruoli fissi in un continuo interscambio altamente tecnico, questa squadra diventa veramente uno spettacolo.

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