Premier League, la “Paperon de’ Paperoni” delle spese d’Europa! Serie A, Liga, Bundes e Ligue1 valgono il 21%

Ve lo ricordate il personaggio dei fumetti dal nome Paperon de’ Paperoni? Il ricchissimo (quanto taccagno) personaggio creato dalla Disney. Nel suo deposito poteva addirittura nuotare nelle monete d’oro. Ora si chiamerebbe tycoon, all’inglese, come lui stesso in lingua originale sarebbe Uncle Scrooge. C’è tanto inglese in questi nomi, c’è tanta Inghilterra nel ruolo della ricchissima lega calcistica che, non avrà un deposito colmo di preziosi, ma è sicuramente una potenza egemone nel calcio del Vecchio Continente.

Probabilmente Paperon de’ Paperoni nemmeno sapeva cosa fosse un pallone da calcio, la regola del fuorigioco, oppure la Premier League. Ma, se fosse al mondo oggi, nel 2023, non potrebbe non saperlo, perchè il massimo campionato di calcio d’oltre Manica, è quanto di più simile al concetto di ricchezza. Tutti i maggiori proprietari del mondo sono racchiusi in quelle 20 squadre, e non fanno niente per non metterlo in mostra. Altrove chi acquista un club è costretto a guardare al centesimo, in Inghilterra no. Zero problemi.

È sufficiente prendere nota delle spese a livello di calciomercato solo di questa sessione invernale. Già negli ultimi anni la forbice tra i vari campionati si è aperta in maniera indicibile, ma questo mese di gennaio 2023 sta raggiungendo livelli che dire allarmanti è davvero riduttivo. Come spesso capita, i freddi numeri spiegano le situazioni meglio di molte parole.

MONTE SPESE MERCATO DI GENNAIO

Premier League: €466m
La Liga: €24m
Serie A: €9m
Ligue 1: €21m
Bundesliga: €48m

Un gap che fa spavento. Liga spagnola, Ligue 1 francese, Bundesliga tedesca e Serie A italiana, al momento, sommano 102 milioni di euro di spese in questa finestra di trasferimenti. La Premier League, da sola, rasenta quota 500 (e la valicherà con gli ultimi acquisti previsti) e potrebbe davvero “fagocitare” tutto il resto del calcio europeo. Vedendo il trend, probabilmente lo farà nel breve volgere di pochissimi anni. Non si può definire diversamente uno strapotere che relega al 21% delle spese del mercato l’unione delle altre 4 leghe più importanti.

Soluzioni? Al momento non se ne vedono all’orizzonte, anzi. Quando in Inghilterra soggiornano dirigenze in grado di mettere sul piatto quasi mezzo miliardo in pochi mesi, come sta accadendo al Chelsea con la nuova proprietà, agli altri campionati non rimangono che le briciole. Se la UEFA, ovvero il massimo organo dirigente a livello continentale, non interverrà in maniera pesante e concreta, non ci sarà più storia. Chi voleva la SuperLega, suo malgrado, la vedrà già ogni settimana tra Londra, Manchester e Liverpool…

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