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L’acquisto di Gollini non deve togliere sicurezze a Meret

Gollini e Meret sono due profili molto simili, ma questo non è il momento di creare dualismi e di toccare l’equilibrio raggiunto da Meret.

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Pierluigi Gollini (© Photo LiveMedia/Lisa Guglielmi)
Pierluigi Gollini arrivato al Napoli dalla Fiorentina (© Photo LiveMedia/Lisa Guglielmi)

Pierluigi Gollini è una gran presa di mercato da parte di Giuntoli e del Napoli, capaci di arrivare su un portiere che ha dimostrato di essere affidabile, moderno e che può crescere ancora soprattutto nelle realtà in cui ha avuto fiducia, come nei due anni atalantini dal 2019 al 2021.

Poi Gollini è passato al Tottenham, dove poteva fare un netto salto di qualità e insidiare Lloris e alla Fiorentina, la squadra dove è cresciuto dal 2010 al 2012, per passare poi alle giovanili del Manchester United, ma in tutte e due i casi tra incomprensioni e problemi non ha praticamente mai giocato.

Meret deve restare il numero 1

Arriva quindi al Napoli un portiere giovane, che ha bisogno di sicurezze, di sentirsi al centro del progetto e stimato dall’ambiente. Ma non ricorda già qualcuno?
Esatto, di Alex Meret si dicono le stesse identiche cose e questo può diventare un problema.

Il Meret attuale è intoccabile. Un classe 1997 con il suo fisico, la sua tecnica e le sue qualità non lo trovi in giro. Deve ancora migliorare nelle letture e nella leadership, ma i passi avanti sono evidenti. Niente a che fare con il Meret degli anni scorsi, praticamente fagocitato dalla personalità di Ospina, scelto sempre da tutti gli allenatori che in porta hanno bisogno prima di tutto di sicurezza.

I dubbi su Meret

In estate la timidezza di Meret era un caso e un problema sul tavolo. Si è cercato un “altro Ospina”, ovvero Keylor Navas del PSG per avere almeno un backup all’altezza, con il retropensiero che avrebbe di nuovo tolto la titolarità al portiere italiano.

Il portiere costaricano non è arrivato, Meret, quasi per caso, si è trovato come riferimento primo per la porta del Napoli perché Sirigu era stato decisamente scelto per fare “il 12” e la stagione che sta facendo il portiere azzurro è anche merito di questa fiducia arrivata un po’ per caso, ma in questo momento ampiamente meritata.

Non creare dualismi

Mettere ora nello stesso calderone due portieri di valore più o meno simile, che hanno bisogno di “sentire l’ambiente”, come si suol dire, può essere un problema. Spalletti dovrà fin da subito parlare chiaro: Meret gioca sempre, anche in caso di sporadici errori, Gollini è una risorsa per il presente ma soprattutto per il futuro.

Si deve guardare al futuro perché Gollini può essere un ottimo portiere che costa poco (lo si può riscattare dall’Atalanta per 8 milioni) e anche perché Meret ha un contratto che scade del 2024 e può avere mercato molto forte in Premier League. Per il futuro il Napoli si è cautelato, ma adesso serve non far saltare gli equilibri in questa stagione.

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