Il pareggio dell’Udinese contro il Verona permette al Monza di essere a quattro punti dal settimo posto, l’ultimo valido per l’ingresso in Europa, Coppa Italia permettendo. Un trofeo che i brianzoli non potranno contendere dopo l’eliminazione agli ottavi contro la Juventus, ma per cui sono ancora in corsa squadre fuori dalla top 6 del campionato come Fiorentina, Torino e Cremonese.
I biancorossi, il cui primo obiettivo è rimanere lontani dalla zona retrocessione dopo un avvio da 5 sconfitte in altrettante partite di campionato, possono comunque sognare le notti europee, forti della rivoluzione tattica operata da Raffaele Palladino e confortati anche dall’ultimo successo in campionato all’Allianz Stadium di Torino.
Nell’ultimo match contro la Juventus, il Monza ha adottato un pressing meno intenso, preferendo difendersi con un baricentro più basso anche in virtù di un doppio vantaggio maturato nei primi 40’. I brianzoli sono risultati ancora una volta efficaci tirando 4 volte (tutte nello specchio) e ricavando due reti, come già a Cremona quando da tre conclusioni nello specchio (su 6 complessive) nacquero tre gol.
L’organizzazione della squadra di Palladino, che non ha avuto paura di prendere in mano il controllo della palla risultando avere percentuali di possesso palla superiori alla Juventus, ha fatto la differenza. Il Monza, pur senza rinunciare a set di movimenti consueti come l’entrata dentro al campo con o senza palla di Carlos Augusto, ha adottato accorgimenti specifici per affrontare i bianconeri lasciando alla formazione di Massimiliano Allegri soprattutto conclusioni da fuori area (oltre la metà dei tentativi complessivi).
Il Monza può quindi giocarsi senza pressione le proprie carte europee senza dimenticare che l’obiettivo primario rimane quello di non farsi risucchiare da una lotta salvezza che oggi appare distante sia in termini di punti che di prestazioni. I brianzoli hanno un’identità chiara che può condurli lontano e che li ha già traghettati in acque più calme rispetto a quelle di inizio stagione, ma Palladino proprio contro la Juventus ha dimostrato di sapersi adattare ad avversari e circostanze pur senza snaturare la propria proposta di gioco.
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