Calcio italiano
Italia fuori dalla top10 nel mercato invernale, la Premier trascina l’Europa a nuovi record
Il calciomercato invernale stabilisce il nuovo record a livello europeo. L’Italia ormai è provincia dell’impero
Il calciomercato invernale si chiude con un nuovo record storico a livello continentale. Non tanto per merito dell’Italia, ovviamente, ma i numeri non mentono mai. In questo caso è la FIFA ad avere pubblicato un resoconto (l’International Transfer Snapshot) che spiega nei dettagli quanto è avvenuto a livello economico nel calcio maschile e femminile nella finestra di gennaio.
Facciamo qualche numero
I trasferimenti internazionali completati sono stati ben 4.728 (dei quali 4.387 solo nel calcio maschile), con la spesa totale dei club che raggiunge la quota record di 1,57 miliardi di dollari. Circa 230 milioni in più rispetto al precedente record che era stato fissato a gennaio 2018. Proviamo, quindi, ad andare nello specifico.
La variazione rispetto a un anno fa
Il numero di trasferimenti realizzati a livello continentale è aumentato del +14,4% rispetto allo stesso periodo di gennaio 2022 (quando furono 3.834), con un valore totale delle spese che segna un notevole +49,4% rispetto a dodici mesi fa, quando si raggiunsero gli 1,05 miliardi di dollari.
La locomotiva d’oltre Manica
Le squadre di Premier League dominano la scena nel mese di gennaio 2023 con un totale di 898,6 milioni di dollari, ovvero il 57,3% della spesa globale. Al secondo posto troviamo la Francia con 131,9 milioni. L’Italia non figura nemmeno tra le prime 10 posizioni con 80 trasferimenti in entrata, solo 23,7 milioni spesi, 98 operazioni in uscita e 65 milioni incassati.
I numeri del calcio femminile
Anche nel calcio femminile si è raggiunto il record nei trasferimenti internazionali con 341 e un +30,2% rispetto a gennaio 2022. Anche le spese di trasferimento hanno stabilito un nuovo record con 774.300 dollari. L’elenco dei trasferimenti in entrata era guidato dalla Colombia con 35, mentre Svezia e Usa erano entrambi al primo posto per i trasferimenti in uscita, ciascuno con 26.
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