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Calcio italiano

Sarri e Lazio, una Conference League da non snobbare

La Lazio punterà sulla Conference League oppure la vivrà come un fastidio?

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Foto: LaPresse

Con la doppia sfida contro il Cluj inizia il cammino della Lazio nella Conference League 2023. Dopo aver mancato il passaggio del turno nel girone di qualificazione della Europa League, i biancocelesti si rimboccano le maniche in vista del via della fase ad eliminazione diretta della terza manifestazione continentale per club. Un impegno da non snobbare, ma che potrebbe diventare un “peso” per Ciro Immobile e compagni?

La situazione della Lazio

In questo momento, come ha ammetto il mister Mauizio Sarri nel corso della conferenza stampa pre-Cluj il principale obiettivo della squadre della capitale è raggiungere il quarto posto che garantirebbe l’accesso alla prossima Champions League. Una sincerità che potrebbe celare una sorta di fastidio in vista della fase ad eliminazione diretta della Coppa. Giocare ogni tre giorni potrebbe costare a caro prezzo per una rosa non certo infinita come quella allestita dal diesse Igli Tare.

Le parole di Maurizio Sarri.

Dato che la priorità sarà data al campionato, quale Lazio vedremo sin dal duello contro i rumeni? Maurizio Sarri nella giornata odierna è stato chiaro: “Le scelte saranno fatte non in base alla competizione da giocare, ma alla stanchezza dei ragazzi”. Un aspetto da sottolineare, tuttavia, sarà la presenza nell’undici titolare di Ciro Immobile:Deve crescere di condizione e poi ha un po’ di giramenti perché ultimamente segna poco. Ma sono cose che capitano a tutti gli attaccanti”. Lazio che rischia di pagare una panchina corta, come avvenuto nella ripartenza post-lockdown. Maurizio Sarri lo spiega in una maniera particolare: “Quando si ricominciò a giocare i dirigenti della Juve mi dissero di stare attento all’Inter che era terza e non alla Lazio che era seconda a un punto”. 

Quali scenari nei prossimi mesi?

Confidando che la squadra biancoceleste possa andare più avanti possibile nella terza competizione continentale per club e, perchè no, fino alla finale della Eden Aréna di Praga, le prossime settimane saranno davvero complicate da gestire per il tecnico nativo di Napoli. Negli anni scorsi, quando si era ritrovato su una panchina italiana aveva spesso dimostrato di vivere l’impegno europeo come un peso con il quale convivere, a differenza dell’esperienza con il Chelsea, condotto fino al successo in Europa League. Riuscire a ruotare nel migliore dei modi la rosa tra campionato e coppa sarà il primo imperativo per Maurizio Sarri, con l’idea non di poco conto, di andare a emulare quanto fatto dai cugini romanisti 12 mesi fa. Certe cose nella capitale non vanno certo messe tra parentesi…

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