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Calcio italiano

Chi ci ricorda il gol di Kvaratskhelia al Sassuolo? Il paragone è da brividi

Il gol di Kvara che ha aperto Sassuolo-Napoli, ricorda in qualche modo il meraviglioso gol di Kaká contro il Fenerbache nel 205.

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Khvicha Kvaratskhelia (© LaPresse)
Khvicha Kvaratskhelia in gol contro il Sassuolo (© LaPresse)

Come per tante, tante altre partite di questo campionato, il Napoli ieri sera affrontava il Sassuolo con l’obbligo di vincere per mantenere la differenza nel punteggio e non andare in ansia da distacco che si riduce.

Per vincere però spesso bisogna superare le barriere che le altre squadre impostano sui propri 30 metri perché un punto con il Napoli attuale non è da buttare via, anche se non è il caso specifico del Sassuolo di Dionisi che cerca sempre di creare gioco.

Quest’anno c’è Kvara

Detto questo, serve uno che ti fa superare le paure iniziali e il Napoli di quest’anno ce l’ha, si chiama Khvicha Kvaratskhelia. Kvara stappa le partite, anche quelle più bloccate e il gol di ieri sera ne è la dimostrazione.

Nello specifico però, il bel gol di ieri, è stato fatto in questo modo: Olivera lo serve in mezzo al campo, Kvara elude il primo avversario con tocco leggerissimo di collo, corre subito veloce puntando la porta, supera il secondo difensore sullo slancio, punta il terzo e inizia un balletto di finte e controfinte che fanno indietreggiare il calciatore del Sassuolo, ma soprattutto lo fanno correre male, scoordinandolo. A un certo punto per restare in piedi deve allargare le gambe ed è in quel momento che Kvaratskhelia tira e segna.

Ricorda un certo Kaká

Ma dove lo abbiamo già visto questo gol? Storia di qualche anno fa, Milan-Fenerbache 2005. Dopo aver segnato il primo gol e dopo il pareggio di Alex, un calciatore che per brevità è chiamato Kaká prende palla sui 35 metri ed elude l’intervento del primo difensore, toccando il pallone di esterno destro, poi supera il secondo sullo slancio e come Kvara arriva davanti al terzo. Questo però si pianta, invece di indietreggiare come il calciatore del Sassuolo e allora Kaká lo salta come fosse una libellula e segna piazzando la palla sul primo palo.

Due gol, due calciatori meravigliosi, il secondo nettamente il migliore al mondo in quel periodo, cosa che non si può dire di Kvara. Però le somiglianze ci sono, i gol sono lì a confermarlo e adesso tocca al georgiano pensare di avvicinare l’uomo che ha dato l’ultima Champions League al Milan.

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