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Conference League, avversaria Fiorentina: analisi Sivasspor con la stella Gradel

Il tecnico dei turchi, Riza Çalimbay, gioca con un 4-3-3 molto classico, affidandosi all’estro e ai gol di Max Gradel.

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Riza Calimbay (© LaPresse)
Riza Calimbay (© LaPresse)

La vittoria della Fiorentina nel doppio confronto contro il Braga in Conference League ha avuto poca eco da parte di tutti gli addetti ai lavori. La Fiorentina di Italiano è in un periodo sicuramente non brillante, poco esaltante da un punto di vista fisico e psicologico, ma è riuscita a vincere sul campo dell’iconico Estádio Municipal de Braga per 0-4, spolverando un gioco spumeggiante. Per questo motivo deve guardare con favore agli ottavi di finale, che giocherà contro la squadra turca del Sivasspor. Andata a Firenze, giovedì 9 marzo, alle ore 21.00, ritorno in terra turca, giovedì 16 marzo, alle ore 18.45.

Il cammino del Sivasspor

Nella stagione 2021-2022 il Sivasspor è riuscita a vincere la Coppa di Turchia, battendo il Kayserispor in un’emozionante finale terminata 3-2, con gol decisivo nei supplementari di Moussa Konaté, passato in estate alla Dinamo Batumi, la squadra precedente di Khvicha Kvaratskhelia. Questa vittoria ha permesso ai turchi di accedere agli spareggi di Europa League, persi però con un punteggio complessivo di 5-1 contro gli svedesi del Malmö.

Il Sivasspor accede quindi alla Conference League, nel girone G, con Cluj, che ha appena affrontato la Lazio, lo Slavia Praga e i kosovari del Balkani. Non era un girone facile, eppure i turchi sono riusciti ad arrivare primi grazie a una vittoria di misura in Romania e al pareggio in Repubblica Ceca che ha fatto definitivamente fuori lo Slavia Praga.

Come gioca la squadra

L’allenatore del Sivasspor è Riza Çalimbay, mito del Besiktas da calciatore, sua unica squadra di club con cui ha giocato dal 1981 al 1996, collezionando quasi 500 presenze. Da allenatore invece ha girato molto, arrivando una prima volta a Sivas dal 2010 al 2013, per poi tornare nel 2019.

Schiera una squadra con un 4-3-3 molto classico, con un centravanti che sa fare tante cose (forse tranne fare molti gol) come Jordy Josué Caicedo e due attaccanti esterni veloci. A centrocampo la fascia mediana vede il frangiflutti del Ghana, Isaac Cofie, coprire le spalle a due mezzali, il capitano Hakan Arslan, classe 1998 e il greco Charilaos Charisis.

La stella della squadra

Il vero giocatore di alta qualità è Gradel, esterno sinistro di 35 anni. L’ivoriano ha giocato in tante squadre, come il Leicester, società in cui è anche cresciuto nel periodo giovanile, il Leeds United e il Saint-Etienne. In Nazionale gioca dal 2011 e a novembre, contro il Burundi, ha segnato il suo diciassettesimo gol totale.

Sull’altra fascia lo spagnolo Samu Saiz, cresciuto nelle giovanili del Real Madrid. Anche lui si è fatto notare nel Leeds United e poi al Girona. Non è un fulmine di guerra ma ha buona tecnica. In difesa è una squadra sicuramente perforabile (nella Süper Lig 2022-2023 il Sivasspor è all’undicesimo posto con 31 gol incassati in 21 partite) e si fa notare solo il terzino destro, Erdoğan Yeşilyurt.

Che partita sarà?

La Fiorentina può passare il turno, poteva capitargli sicuramente di peggio. Deve però fare la stessa partita fatta Braga, dove non ha avuto timore reverenziale dell’avversario e del contesto e ha seguito la verve dei suoi due centravanti che si sono alternati in attacco e nei gol, Jovic e Cabral. Se poi la Viola passa, tutto può accadere.

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