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Balotelli può giocare al Napoli? Le indiscrezioni e gli scenari: è fantacalcio?

Lo scambio di messaggi sui social tra Super Mario e Osimhen fa sognare i tifosi azzurri, da sempre ammiratori dell’ex Inter e Milan. Ma il connubio sembra davvero impossibile

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Mario Balotelli
Mario Balotelli con la maglia dell'Adana Demirspor in amichevole contro il Napoli (©LaPresse)

Mario Balotelli al Napoli, ci risiamo. E’ bastato uno scambio di messaggi sui social tra l’ex attaccante della Nazionale azzurra e Osimhen per ridare vita a una voce di mercato destinata a rimanere tale. Sì, perché quella tra Super Mario e il club di Aurelio De Laurentiis è una storia d’amore mancata. Come tante altre. La colpa, se così vogliamo definirla, è proprio del patron dei partenopei che non ha mai ricambiato l’affetto per gli azzurri palesato a più riprese da Balotelli. Ecco perché il suo arrivo a Castel Volturno, ad oggi, è più fantacalcio che altro. 

E dire che Balotelli, nonostante la sfilza di marachelle calcistiche (e non) compiute in carriera, è sempre stato amato dai tifosi del Napoli. E non solo dai tifosi. Anche tanti giocatori, nel corso degli anni, hanno mostrato ammirazione per questo attaccante classe 1990 dalle fantastiche qualità tecniche, incapace però di mettere la testa a posto per fare il definitivo salto di qualità e diventare tra i più forti calciatori del mondo. L’ultimo in ordine di tempo è stato Victor Osimhen, che interpellato da Super Mario sulla possibilità di un suo arrivo a Napoli ha risposto così su Instagram: “Sei sempre il benvenuto”. Semplice e conciso, con l’emoji del cuore accanto a queste poche parole per eliminare eventuali dubbi o fraintendimenti.

Balotelli-Napoli, connubio impossibile?

I motivi per cui Balotelli al Napoli, oggi, avrebbe poco senso sono tanti. Il primo è di natura tecnica. Cristiano Giuntoli, in estate, ha messo insieme una squadra che sta lasciando a bocca aperta tutta l’Europa, non solo l’Italia. Per farlo ha investito bene i soldi di De Laurentiis, andando a pescare giocatori poco conosciuti come Kvaratskhelia e Kim a cifre molto basse ma anche altri già più affermati (e quindi costosi) come Simeone e Raspadori, arrivati in prestito con obbligo di riscatto fissato rispettivamente a 12 e 30 milioni di euro. A questi nomi vanno poi aggiunti quelli di Politano, Lozano e di un certo Osimhen, per un reparto avanzato già molto affollato. Prendere Balotelli significherebbe cedere qualcuno. Ma togliere un ingranaggio da una macchina che funziona alla perfezione è sempre rischioso. Soprattutto se l’ingranaggio in questione dovesse essere uno tra Kvara e Osi, i più appetibili sul mercato.

Il secondo motivo è di natura economica. Balotelli al Sion ha un contratto molto importante, che si aggira sui 4 milioni di euro. Cifre che il Napoli di De Laurentiis, da sempre virtuoso sul tema stipendi, riserva solo ai suoi top player. Lo stesso Osimhen, ad esempio, ha un accordo fino al 2025 che viaggia su cifre simili. Kvara percepisce 1 milione e 200mila euro annui, che in fase di rinnovo verranno quanto meno raddoppiati per tutelarsi (almeno in parte) dall’assalto delle big europee. Ma resterebbero pochi rispetto a quanto incassa Balotelli, che quindi per sbarcare sotto il Vesuvio e tornare in Italia dovrebbe ridursi notevolmente l’ingaggio. A 32 anni suonati, l’attaccante nato a Palermo, potrebbe anche farlo. La prospettiva di tornare nel calcio che conta, giocando la Champions League 2023-24 e magari rimettendosi in gioco per la Nazionale azzurra di Roberto Mancini, potrebbe allettarlo. Il suo curriculum però dice il contrario.  

Balo-Dela, rapporto difficile

Il terzo, e ultimo, è di natura umana. Ve lo immaginate Balo con Dela? Due caratteri molto particolari, vulcanici ed istrionici al tempo stesso, difficilmente compatibili tra loro. Vero, un giocatore e un presidente non si parlano spesso durante la stagione. A mediare ci sono il direttore sportivo (Giuntoli) e l’allenatore (Spalletti). Ma alla prima “balotellata” la corda potrebbe subito spezzarsi, mettendo a rischio l’equilibrio di uno spogliatoio e di una squadra che ha fatto dell’unità d’intenti la propria forza. De Laurentiis è uno che non ama certi comportamenti. Se qualcosa non gli piace è pronto ad andare contro i giocatori stessi, se lo ritiene necessario. Non ha mezze misure: o sei con lui o contro di lui. Ecco perché il matrimonio tra Balotelli e il Napoli sembra davvero impossibile. Come una storia d’amore mancata.

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