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Champions League

Arginare Haaland: la prima missione dell’Inter per conquistare la Champions League

Una delle domande che da qui al 10 giugno tormenterà gli animi dei tanti tifosi dell’Inter: ma Haaland, come si può annullare?

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Erling Haaland
Haaland con la maglia del City (© LaPresse)

Servirebbe un miracolo. Si potrebbe esordire così rispondendo a una delle domande che da qui al 10 giugno tormenterà gli animi dei tanti tifosi dell’Inter: ma Haaland, come si può annullare? Sinceramente sembra alquanto impossibile tirare fuori da una partita uno dei giocatori più determinati (se non il più determinante) in Europa attualmente. Eppure nella serata di ieri, così come lo scorso 9 maggio, il bomber norvegese ha avuto qualche difficoltà, non riuscendo a segnare nemmeno un gol al Real Madrid.

Imbrigliato bene al Bernabeu nella gara di andata, non si è visto particolarmente e con molta sincerità, dalla futura Scarpa d’Oro (LEGGI QUI), non te lo aspetti. Nell’1-1 di Madrid, a siglare la rete del pareggio per i Citizens, ci ha pensato un certo De Bruyne, non proprio l’ultima ruota del carro inglese. E nonostante all’Etihad Stadium gli uomini di Pep Guardiola abbiano rifilato un poker ai Campioni d’Europa in carica, stritolando di fatto Vinicius (assente ingiustificato) e compagni, Haaland non è apparso sul tabellino marcatori. Ma in questo caso, nel secondo dei due confronti semifinali, si è visto e come.

HAALAND: IL DIGIUNO CON IL CITY…OCCHIO INTER

A fermare la belva nativa di Leeds, ci ha pensato un mostruoso Courtois che, con parate che entreranno nella storia della Champions League, ha arginato la macchina da gol classe 2000. Il City, nonostante Haaland non abbia segnato, è comunque riuscito a cacciare fuori dalla competizione non una squadra qualunque, ottenendo un pass per Istanbul. E la finale sarà proprio tra la squadra di Manchester e l’Inter di Simone Inzaghi.

Il tecnico piacentino avrà diverse settimane per pensare alle possibili soluzioni difensive in grado di contrastare il gigante tutt’altro che gentile sotto porta. Le statistiche di Haaland in stagione fanno impressione: 49 partite giocate tra Premier League, Champions, FA Cup, EFL Cup e Community Shield, ben 52 i gol messi a segno (oltre a 8 assist). L’attaccante ha più reti che presenze e sinceramente il digiuno prolungato nelle ultime due gare del torneo europeo può preoccupare.

Risulta insolito non vedere Haaland timbrare il cartellino ed è per questo che ci si potrebbe aspettare il peggio in finale. Anche e sopratuttto perché sembra che all’ex Borussia Dortmund non tremino per nulla le gambe nelle sfide decisive. Rudiger-Alaba e Alaba-Militao, in qualche modo, gli hanno dato filo da torcere (specialmente però, l’estremo difensore belga del Real al rtirorno). Resta da capire se il tridente Darmian, Acerbi, Bastoni riuscirà a stare dietro a Haaland: limitarlo significherebbe aggiungere un piccolo mattoncino verso il sogno chiamato Champions League.

Foto: LaPresse

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