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Pafundi, Casadei, Baldanzi: sirene di mercato, le stelline under 20 nel mirino delle big

Le sirene di mercato impazzano intorno ai tre giovani azzurri. Il trequartista classe 2006 sembra destinato a restare a Udinese, quello dell’Empoli potrebbe partire. E per Casadei si parla di prestito

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Simone Pafundi e Tommaso Baldanzi in azione contro la Repubblica Dominicana ai Mondiali Under 20
Simone Pafundi e Tommaso Baldanzi in azione contro la Repubblica Dominicana ai Mondiali Under 20 (©LaPresse)

Tre talenti grezzi che si apprestano a splendere come diamanti. Simone Pafundi, Tommaso Baldanzi e Cesare Casadei hanno un futuro luminoso davanti a loro. Lo stanno dimostrando al Mondiale Under 20, trascinando l’Italia di Carmine Nunziata a suon di prestazioni di altissimo livello. Gli ottavi di finale contro l’Inghilterra in programma questa sera (fischio d’inizio ore 23 italiane) saranno l’ennesimo banco di prova. Forse il più importante dopo il debutto con il Brasile, visto il valore dell’avversario.

I due trequartisti “tascabili” ricordano per classe e fisico alcuni fenomeni azzurri del passato, Gianfranco Zola su tutti. Ma a Udine, parlando di Pafundi, c’è persino chi ha scomodato Diego Armando Maradona. Il centrocampista ex Inter, ceduto in estate al Chelsea, ha segnato 4 gol in due partite. Come a dire: “Ehi ragazzi, avete visto di cosa sono capace? I Blues hanno fatto bene a investire su di me 15 milioni di euro”. Inevitabile, dunque, che su questi tre giovani talenti riecheggino le sirene delle big italiane.

Pafundi, sarà ancora Udinese

Simone Pafundi sta facendo faville ai Mondiali Under 20. Nonostante abbia giocato solo 45′ contro la Repubblica Dominicana nell’ultimo match che ha regalato all’Italia il pass agli ottavi contro l’Inghilterra, nelle prime due apparizioni il trequartista classe 2006 ha incantato gli addetti ai lavori disputando due ottime gare. Numeri da grande giocatore, per di più al cospetto di ragazzi ben più grandi di lui. E dire che è alto 166 cm, un gap fisico che avrebbe potuto pesare. Ma tecnica e classe finora hanno sopperito alla grande, tanto da scatenare i rumors di mercato intorno a questo fenomeno.  

Peccato che sia il presidente dell’Udinese, Franco Soldati, che il direttore dell’area tecnica Pierpaolo Marino abbiano parlato a più riprese di un progetto legato al talento friulano. Il problema semmai è il contratto che scade a giugno del 2025, quando il trequartista avrà 19 anni. Il ragazzo, ad oggi, è ancora minorenne e da regolamento potrà al massimo firmare un prolungamento fino al 2026. Ma la scelta di cambiare procuratore e affidarsi alle cure della Excellence Sport di Edoardo Crnjar, agente tra gli altri di Roberto De Zerbi, con cui la famiglia Pozzo ha un ottimo feeling, fa ben sperare per il futuro: difficile immaginarsi l’Udinese 2023-24 senza Pafundi. A meno che non arrivi un’offerta di quelle irrinunciabili e che il ragazzo non si impunti. Scenario improbabile. 

Baldanzi, le big premono

Appare diversa e più fluida la situazione intorno a Tommaso Baldanzi. Il trequartista dell’Empoli, classe 2003, dopo una prima stagione in Serie A vissuta da protagonista sta bruciando le tappe. I quattro gol realizzati quest’anno, sommati alle tante belle prestazioni messe in fila sia con il club che con la maglia azzurra al Mondiale Under 20, hanno acceso l’interesse delle big italiane. Su di lui ci sono Juventus, Napoli e Milan. Ma anche l’Inter ci starebbe pensando. Il primo a flirtare con il talentuoso numero 10 toscano è stato il club di De Laurentiis, che ora però vorrebbe provare a strappare Pafundi all’Udinese. Missione quasi impossibile. Il Diavolo ne ha approfittato e si è inserito per superare la concorrenza, tanto che ora sembra in pole position.

Del resto il futuro di Diaz è ancora tutto da scrivere e Pioli gradirebbe molto un rinforzo sulla trequarti. Ancora meglio se giovane e di prospettiva. Il cartellino costa sui 15-20 milioni di euro, un investimento nemmeno troppo oneroso. E il presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, come sempre ha aperto a un’eventuale cessione: “Mi piacerebbe poter trattenere più a lungo i giocatori di qualità ma non sempre possiamo permettercelo. L’ideale sarebbe far partire solo due ragazzi, non di più, ma vedremo cosa succederà durante il mercato. Però a Tommaso (Baldanzi, ndr) consiglierei di rimanere un altro anno da noi per maturare, gli farebbe bene”. Vedremo se accetterà il consiglio.

Casadei in prestito per maturare

Infine c’è Cesare Casadei. Stando alle voci di mercato sarebbero tre i club italiani sulle tracce del centrocampista classe 2003 cresciuto nell’Inter: Bologna, Monza e Torino. Nel Chelsea, con cui ha firmato un contratto fino al 2028, difficilmente troverà spazio. La neo proprietà americana ha investito di tutto e di più in ogni reparto, dalla difesa all’attacco, allestendo una rosa di 33 giocatori di livello assoluto. La priorità del neo allenatore Mauricio Pochettino sarà fare selezione dei tanti talenti a disposizione. Sempre che oltre ai vari Fernandez, Kantè, Loftus-Cheek, Kovacic, Gallagher e Zakaria non ne chieda altri. Insomma, il futuro del talento italiano sembra lontano da Stamford Bridge.

L’unico scoglio da superare riguarda l’accordo da stipulare con il Chelsea. Blues hanno tutto l’interesse di cederlo in prestito secco, senza alcun diritto di riscatto. Chi vorrà investire su Casadei dovrà farlo sapendo di non poter contare su di lui in futuro. Gli inglesi, infatti, credono fermamente in questo ragazzo originario di Cervia e lo hanno dimostrando facendogli firmare sei anni di contratto. Considerando i chiari di luna che caratterizzano le casse dei club italiani non è dunque da escludere che Casadei resti in Premier League, magari in una squadra neopromossa pronta a fargli fare le ossa. L’ultima parola spetterà al Chelsea.

 

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