Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Calciomercato

Quanti soldi si stanno spendendo in Arabia Saudita? Un pozzo senza fondo che attrae campioni in quantità

L’Arabia Saudita sta cercando di costruire un proprio modello che tenga conto degli errori commessi da Paesi come Qatar e Cina e lo sta facendo a suon di investimenti.

Saudi soccer team Al Ittihad player Karim Benzema greets Saudi fans during his presentation ceremony at King Abdullah Sports City Stadium in Jeddah, Saudi Arabia, Thursday, June 8, 2023. Benzema, who left Real Madrid after 14 years and 648 games, is set to play against his former Madrid teammate Cristiano Ronaldo, who joined Al-Nassr in January. (AP Photo)

In principio fu Cristiano Ronaldo, poi la scelta di trasferirsi in Arabia Saudita sta diventando sempre più frequente, anche per giocatori ancora nel prime della propria carriera.

SEGUACI

Calciatori come Ruben Neves, centrocampista di 26 anni ingaggiato per 55 milioni di euro dall’Al-Hilal e in qualche modo anche Kevin Agudelo (24 anni, ad un passo dall’Al-Nassr) certificano come l’intenzione dei sauditi sia quella di non ingaggiare solo professionisti a fine carriera.

FUGA DA LONDRA

In molti sono in uscita dal Chelsea. Giocatori come Kalidou Koulibaly approdato al’Al-Hilal, ma anche il portiere Edouard Mendy (Al-Ahli) e N’Golo Kanté (Al-Ittihad) sono ancora competitivi in Europa. Presto inoltre potrebbe arrivare in Arabia Saudita anche Hakim Ziyech, cercato dall’Al-Nassr.

COLPO DA 90

Certamente il colpo da 90 è stato assicurarsi la firma del Pallone d’Oro in carica: Karim Benzema. Per convincerlo un biennale da 200 milioni di euro complessivi.

AVANCES

Altri, però, sono in arrivo: il calciomercato è solo all’inizio, ma le avances saudite cercheranno di irretire anche altri giocatori come Roberto Firmino (verso l’Al-Ahli) e Marcelo Brozovic (cercato dall’Al-Nassr).

GUIDA

Da questo ragionamento non sono esclusi nemmeno gli allenatori: anche se con ogni probabilità non arriverà Massimiliano Allegri, l’obiettivo è quello di portare anche tecnici di fama internazionali sulle panchine del campionato saudita.

MODELLO

Le 4 principali squadre sono state di fatto nazionalizzate, con le trattative che vengono gestite a livello centrale per poi indirizzare i singoli giocatori nei diversi club. Senza dimenticare che il fondo PIF è proprietario del Newcastle in Premier League.

AMBIZIONE

L’ambizione dell’Arabia Saudita è infatti quella di creare un prodotto che possa essere appetibile anche all’estero e diventare quindi anche commercialmente interessante.

STRATEGIA

Se ad un livello più alto, il governo saudita vuole in qualche modo diversificare rispetto alla dipendenza dal petrolio oltre che “ripulire” la propria immagine a livello internazionale, anche solo da un punto di vista sportivo gli investimenti sono sempre più massicci, dalla Formula Uno al golf.

MONDIALI

Il fine ultimo sembra quello di arrivare ad organizzare un Mondiale che non sarà però quello del 2030 per il quale c’è stato il passo indietro del Paese che ha ritirato la propria candidatura.

CATTIVI MAESTRI

L’Arabia Saudita sta cercando di costruire un proprio modello che tenga conto degli errori commessi da Paesi come Qatar e Cina e lo sta facendo a suon di investimenti.

Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *