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Il centrocampo non è più un punto di forza per l’Italia: pesa la squalifica di Tonali, uomini contati per Spalletti

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Tonali
Foto: LaPresse

La vita, si sa, è fatta di certezze. Per quanto riguarda il calcio italiano questo assunto era mirato specialmente su un aspetto: il centrocampo della Nazionale. L’Italia, specialmente in questo periodo storico, non brilla (come suo solito) per difensori o attaccanti di livello internazionale. Sono lontanissimi i tempi nei quali avevamo a disposizione Baresi, Maldini, Cannavaro, Chiellini solo per citarne alcuni, oppure là davanti poggiavamo sulle spalle dei vari Baggio, Vieri, Totti o Del Piero. No, ora il nostro fiore all’occhiello è il centrocampo.

Oppure, per meglio dire, “era” il centrocampo. Per un motivo o per un altro, infatti, il settore del campo che più ci dava sicurezze, è diventato un grosso punto interrogativo. Per il doppio impegno contro Macedonia del Nord e Ucraina, il commissario tecnico Luciano Spalletti ha scelto i seguenti giocatori nel reparto mediano: Nicolò Barella (Inter), Giacomo Bonaventura (Fiorentina), Andrea Colpani (Monza), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), mentre Manuel Locatelli (Juventus) è tornato a Torino per una frattura al costato.

Come si può notare pesano le assenze di giocatori come Sandro Tonali (squalificato per il caso-scommesse come Nicolò Fagioli), oppure Lorenzo Pellegrini (ai box per infortunio), senza dimenticare Marco Verratti o Mattia Zaccagni. Laddove c’era estrema abbondanza, e soprattutto qualità, ora bisogna fare i conti in maniera quanto mai accurata. Specialmente in occasione di un doppio confronto di importanza simile.

Contro Macedonia del Nord e Ucraina il centrocampo azzurro sarà chiamato alla grande prestazione, con la consapevolezza di dover gestire lo sforzo e, quindi, sono attesi cambiamenti tra un match e l’altro. Barella e Cristante, molto probabilmente, saranno chiamati ad un super-lavoro per far fronte alle assenze, con Bonaventura, Colpani e Frattesi che dovranno garantire qualità e inserimenti. Non un compito semplice in assoluto, figuriamoci quando c’è in palio la qualificazione agli Europei 2024…

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