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Dall’autogol imbarazzante ai gol decisivi con Monza e Napoli: Gatti rinasce e trascina la Juventus

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Federico Gatti LaPresse
Foto: LaPresse

“Nella vita non importa quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi”. Questa celebre frase va assolutamente scolpita sulle tavole dello sport e della vita in generale. Mai abbattersi, mai pensare che un errore sia troppo grave, mai darsi per vinti. Lo diceva Vince Lombardi, leggendario coach degli ancor più leggendari Green Bay Packers della NFL degli anni ’60 e lo sta applicando in maniera evidente Federico Gatti.

Un momento magico per Federico Gatti

Il difensore centrale anche della Nazionale, inutile girarci attorno, è il grande protagonista di questo momento della stagione bianconera e, più nel complesso, di questo primo scorcio di campionato 2023-2024. Un giocatore che, come ben sappiamo, fino a 3 anni fa giocava ancora in Lega Pro e che ora sta trascinando la sua Juventus al comando della classifica (in attesa della risposta dell’Inter che deve ancora giocare il suo match contro l’Udinese) con pieno merito.

3 aspetti che fanno la differenza

Federico Gatti ha un triplice ruolo nella formazione di mister Max Allegri. In primis contribuisce in maniera importante alla clamorosa solidità del pacchetto arretrato (appena 9 gol subiti in 15 turni) assieme a Bremer e Danilo (ma anche con Rugani l’affinità era elevatissima). In secondo luogo sta segnando con ottima regolarità (3 reti complessive da difensore, non sono cosa da poco) e, soprattutto, tutte pesanti. Dopotutto, solamente nell’ultima settimana, il nativo di Rivoli ha realizzato il gol della vittoria in pieno recupero in casa del Monza e, proprio ieri sera, la rete che ha deciso il big match contro il Napoli. 4 punti portati. Numeri alla mano.

Il dettaglio più importante

Ultimo aspetto, non meno importante dei due precedenti, la carica emotiva che Federico Gatti sta infondendo alla squadra. Un elemento che sta trascinando il gruppo con la sua grinta e che, come ha dimostrato ampiamente, sa reagire alle difficoltà. Come non ricordarsi della stagione passata? Dopo un girone d’andata vissuto molto spesso di fianco al mister livornese in panchina, l’ex Frosinone dopo la pausa per i Mondiali ha saputo prendersi la maglia da titolare, senza più mollarla, se non per rarissimi casi.

Dal momento più basso alla svolta

Non solo, se ci fosse stata la necessità di una ulteriore dimostrazione della sua tenacia, è sufficiente tornare al match contro il Sassuolo. Mapei Stadium di Reggio Emilia. 23 settembre scorso. Rovinosa sconfitta per la Juventus, schiantata con un pesante 4-2 dai nero-verdi di mister Alessio Dionisi. In quel match, come ben ci ricordiamo, lo stesso Federico Gatti si era reso protagonista, suo malgrado, di un goffissimo autogol, che aveva chiuso ogni discorso. Un errore che avrebbe potuto azzoppare tanti giocatori (in un match nel quale i bianconeri hanno subito quasi la metà dei gol stagionali in soli 90′) ma che, invece, ha dato la svolta al difensore classe 1998. Prestazioni e gol. Lui è il primo a saperlo, ma anche Vince Lombardi, da lassù, non potrà che approvare con un sorriso.

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