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Pagelle Milan-Monza 3-0, voti Serie A: Simic, che favola! Reijnders migliore in campo, Leao altalenante

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La domenica della 16ma giornata della Serie A 2023-2024 si è aperta con la sfida tra il Milan di Stefano Pioli e il Monza di Raffaele Palladino, match molto interessante che dava il via al programma di gara odierno. I rossoneri erano reduci, in campionato, dalla sconfitta bruciante di Bergamo con l’Atalanta per 3-2, i brianzoli venivano invece dal successo sofferto in casa con il Genoa. Match senza storia quello disputato a San Siro, con il Diavolo che ha conquistato i tre punti con un netto 3-0: Reijnders, Simic e Okafor i nomi dei marcatori odierni. Vittoria importante per i rossoneri che si avvicinano alla Juventus, ora distante solamente cinque lunghezze, mentre il Monza rimane inchiodato all’undicesima posizione.

PAGELLE MILAN-MONZA 3-0

MILAN

Mike Maignan: 6,5. I suoi riflessi ce li hanno in pochi in questo periodo storico. La sua parata sul tiro di Colpani è la dimostrazione delle doti atletiche e reattive del portiere francese.

Alessandro Florenzi: 6,5. Nasce come esterno offensivo, perciò le sue qualità con il pallone sono note a tutti. C’è sempre sulla destra quando il Milan attacca, provando svariate volte a cercare la gloria personale.

Simon Kjaer: 6,5. Torna al centro della difesa dopo un lunghissimo stop. Il danese giganteggia in area di rigore, arrivando sempre per primo nei contrasti aerei. L’ex Palermo e Roma può essere la chiave di volta per il rilancio difensivo dei rossoneri. Dal 67′ Davide Bartesaghi: s.v.

Fikayo Tomori: 6. Si nota meno in fase difensivo, lasciando la maggior del compito a Kjaer. L’inglese è sempre attento sulle seconde palle, intervenendo sempre con i tempi giusti per evitare guai in area di rigore.

Theo Hernandez: 6,5. Mette in mostra la sua versione migliore. Ritrova sulla sua fascia Leao, e ciò lo agevola nelle incursioni offensive, dove il terzino francese oggi è sempre incisivo. Ogni tanto commette qualche imprecisione col pallone in impostazione.

Ruben Loftus-Cheek: 6. Oggi l’uomo di copertina nel centrocampo rossonero è Reijnders. Gioca una partita di sostanza, andando spesso a spezzare o rallentare le possibili avanzate avversarie, rimanendo più coperto rispetto al solito. Dal 67′ Ismael Bennacer: s.v.

Tijjani Reijnders: 7,5. Senza dubbio il migliore in campo. Trova il secondo centro in Serie A con un’ottima giocata in solitaria, prima di piazzare il pallone in rete. Il gol è un premio per la prestazione di qualità e quantità espressa in mezzo al campo.

Tommaso Pobega: 6. Non aveva fatto male prima dell’infortunio. Fa molta più legna in mediana, lottando su ogni pallone che gli capita sotto tiro. Dopo uno dei tanti contrasti accusa un problema muscolare. Dal 26′ Jan-Carlo Simic: 7. Debutto con gol. Neanche nelle favole più liete ci sono storie di questo tipo. Il suo compito lo svolge alla perfezione, rimanendo lucido e tranquillo in area di rigore. Spinge in rete un pallone messo in mezzo alla perfezione da Leao, siglando la prima rete tra i professionisti.

Christian Pulisic: 6,5. Offre rapidità, qualità e pericolosità sulla destra, cercando sempre di compiere la giocata decisiva. Centra una traversa clamorosa con un’insidiosissima conclusione a rientrare, sulla quale Di Gregorio poteva soltanto guardare e sperare.

Olivier Giroud: 6. Caldirola lo tiene sotto scacco per quasi tutta la durata dell’incontro. Quando si libera dalla marcatura, partecipa attivamente alle azioni d’attacco con le sue caratteristiche sponde da centro-boa. Non trova il modo per iscriversi al tabellino dei marcatori.

Rafael Leao: 6,5. Si accende e si spegne continuamente. Quando è concentrato non si può bloccare, al contrario se non è ben focalizzato sbaglia anche il più semplice dei passaggi. Per alzare il livello delle sue prestazioni, ha bisogno di maggior costanza. Bella l’imbucata per Simic in occasione del 2-0 milanista. Dal 67′ Noah Okafor: 7. Va vicino al gol subito dopo il suo ingresso in campo, poi finalizza un’azione splendida della sua squadra con una precisa conclusione che si insacca alla sinistra di Di Gregorio. E’ costretto a uscire per l’ennesimo fastidio muscolare accusato da un giocatore rossonero. Dal 80′ Samuel Chukwueze: s.v.

All. Pioli: 7. Al suo Milan serviva una prestazione dominante come quella offerta quest’oggi. Pressing costante, accelerazioni improvvise e controllo del possesso, queste sono i tre pilastri su cui i rossoneri dovranno costruire il prossimo futuro per rilanciarsi in campionato.

MONZA 

Michele Di Gregorio: 6,5. Si fa sorprendere dalla conclusione ravvicinata di Reijnders, con il pallone che gli passa sotto le gambe. Si riscatta con un paio di interventi da urlo, specialmente quello compiuto sulla sassata di Florenzi dalla destra. Non può nulla sui due gol rossoneri nella ripresa.

Andrea Carboni: 5,5. Va in difficoltà insieme agli altri compagni di reparto. Fa fatica a leggere le situazioni nelle battaglie fisiche e in velocità con gli avversari, specialmente con Pulisic che non trova alcun tipo di resistenza. Dal 80′ Armando Izzo: s.v.

Luca Caldirola: 5,5. Si impegna come può per tenere a bada un mastino come Giroud, compito che svolge senza commettere gravi errori. E’ mal posizionato nell’occasione della rete di Reijnders, non andando a coprire l’olandese dopo l’entrata in area di rigore.

Danilo D’Ambrosio: 5,5. Dalle sue parti agiscono Leao e Theo Hernandez, non due uomini semplici da contenere, perciò va in affanno. Quando però il Monza attacca, l’ex Inter si libera dei compiti difensivi, offrendosi sempre sulla fascia destra con buona applicazione.

Pedro Pereira: 5. Viene ubriacato dalle galoppate di Leao e Theo Hernandez. Non offre la copertura necessaria in fase difensiva, perciò dalla sua parte il Milan viaggia a meraviglia. In avanti non fa la differenza.

Roberto Gagliardini: 5,5. Viene colto di sorpresa dall’avvio dirompente del Milan. Insieme a Pessina non riesce a prevalere in mezzo al campo contro la mediana rossonera, facendosi sempre prendere sul tempo dalle accelerazioni avversarie.

Matteo Pessina: 5,5. Accoppiato con Gagliardini in mediana, non dà alcun reale apporto in fase difensiva, esponendo la sua squadra alle pericolosi azioni avversarie. La loro leggerezza ha pagato in negativo rispetto al vigore dei centrocampisti rossoneri. Dal 64′ Jean-Daniel Akpa Akpro: 6. Salva un gol già fatto con un super intervento in scivolata su Theo Hernandez. Forse quest’oggi serviva un giocatore con le sue caratteristiche sin dall’inizio in mezzo al campo.

Georgios Kyriakopoulos: 5,5. In fase offensiva non è neanche così malvagia la sua prova, ma non tiene minimamente Pulisic e Florenzi quando il Milan contrattacca. Passo indietro rispetto alle ultime partite. Dal 54′ Patrick Ciurria: 6. Ingresso in campo positivo per l’esterno invertito dei biancorossi. Cerca spesso l’iniziativa personale, calciando varie volte verso la porta senza mai centrarla.

Dany Mota: 5,5. Non è facile per un trequartista giocare così pochi palloni, e il portoghese accusa tantissimo questo fattore. Sempre preso in anticipo dagli avversari, non entra mai realmente in partita.

Andrea Colpani: 5,5. Ultimamente è calato di rendimento. Il fantasista dei brianzoli non ha molte chance per poter mettersi in mostra, e se viene costantemente pressato va un po’ in difficoltà, cosa che è accaduta spesso oggi. Dal 64′ Valentin Carboni: 6,5. Ha numeri e qualità, e lo dimostra con un paio di finezze da capogiro. Ottimo ingresso il campo per l’argentino, che merita più spazio all’interno di questa squadra.

Lorenza Colombo: 5,5. Non riesce a mettersi in mostra contro la squadra che lo ha lanciato. Viene asfissiato dalle marcature di Kjaer e Tomori. All’inizio regge bene il confronto, poi viene travolto dalla forza ed esperienza dei due centrali rossoneri. Dal 54′ Mirko Maric: 5,5. Non fa meglio del compagno, anzi. Per gli stessi motivi di Colombo non ha modo di potersi mettere in mostra, con la differenza che il croato non prova mai a calciare in porta.

All. Palladino: 5. Il suo Monza viene travolto da un Milan in fiducia dopo il successo di Newcastle. Disposta non benissimo in campo, la squadra brianzola subisce un gol a freddo che compromette l’andamento del match. Anche con le soluzioni dalla panchina, il tecnico campano non riesce a cambiare la storia dell’incontro.

Foto: Lapresse

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1 Commento

1 Commento

  1. Simeon Bildiroglou

    17 Dicembre 2023 at 15:09

    Mi sorprende che, anche in presenza di tanti infortuni, Pioli non mette in campo Adli che, nelle rarissime presenze, ha mostrato qualit6e visione di gioco. Siamo in presenza di un altro Montolivo?

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