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Calcio estero

Quali sono le squadre italiane che avevano creato la Superlega? Juventus capofila, ora si può giocare

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La tanto attesa sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso Superlega è arrivata nella mattinata odierna. Decisione che lascerà parecchi strascichi quella presa dall’organo giudiziario dell’Unione Europea, la quale ha dichiarato come FIFA e UEFA abbiano abusato del proprio potere, e che non possano vietare nuove competizioni create da altri organizzatori. Nei fatti, la Corte UE ha dato la disponibilità alla formazione di tornei paralleli che andrebbero a inficiare fortemente sul sistema calcistico attuale del Vecchio Continente.

Quando è stata annunciata la creazione della versione “embrionale” della Superlega, ormai due anni e mezzo fa, erano dodici le formazioni che avevano dato l’ok per partecipare nel torneo. Il nuovo format della competizione prevederebbe molte più squadre in gioco (64), le quali verrebbero smistate in tre divisioni, in modo tale da creare un vero e proprio campionato europeo, consistente di promozioni e retrocessioni. Tra i dodici club progenitrici, tre erano italiani, Juventus, Inter e Milan.

In particolare, i bianconeri avevano recitato un ruolo molto importante nell’idealizzazione della competizione. Sotto la guida dell’allora presidente Andrea Agnelli, la Juventus era rimasta l’unica, insieme a Barcellona e Real Madrid, a non tirarsi indietro quando la maggior parte delle squadra avevano cambiato opinione e lasciato la lega, fino a quest’estate quando la società torinese ha lasciato la Superlega. Le posizioni di Inter e Milan, invece, sono cambiate solamente qualche giorno dopo l’annuncio ufficiale del 18 aprile 2021.

Il nuovo chairman dell’organigramma juventino, Gianluca Ferrero, aveva rilasciato delle dichiarazioni su quest’aspetto un mesetto fa, lasciando intendere che la società avrebbe aspettato la decisione della Corte UE per poi procedere in base a ciò che sarebbe stato enunciato dalla sentenza. Un no alla Superlega, non avrebbe prodotto alcun effetto, ma ciò che è uscito dalla CURIA di Lussemburgo ha di fatto aperto uno scenario nel quale molte società, in primis quella bianconera, potrebbero farne parte per dare inizio a un nuovo capitolo della storia calcistica europea.

Foto: Lapresse

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