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Pagelle Roma-Lazio 1-0, voti Serie A: Mancini eroico, Dybala prova ad illuminare, Immobile spento

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Castellanos Mancini
Castellanos-Mancini / LaPresse

Alle 18.00 di quest’oggi, la Roma di Daniele De Rossi ha ospitato la Lazio di Igor Tudor per il terzo atto stagionale del derby della Capitale, match valevole per la 31ma giornata della Serie A 2023-2024. I giallorossi venivano dal deludente pareggio di Lecce per 0-0, i biancocelesti erano reduci dalla sconfitta in Coppa Italia contro la Juventus per 2-0. Dopo oltre due anni, la Roma torna al successo nel derby. I giallorossi si sono imposti con il punteggio di 1-0 grazie alla rete di Gianluca Mancini. La Lupa si porta a -2 dal Bologna quarto, le Aquile rimangono a quota 46 punti.

PAGELLE ROMA-LAZIO 1-0

ROMA

Mile Svilar: 6. Derby da quasi spettatore per il serbo. La Lazio muove parecchio il pallone nell’ultimo quarto di campo, ma al tiro ci va poco, non concludendo quasi mai verso lo specchio della porta. Viene beffato da Kamada da distanza ravvicinata, ma il giapponese si trovava in offside.

Zeki Celik: 6. Entra in campo male, facendosi saltare un paio di volte e apparendo molto timido nei contrasti. Prende coraggio dalla seconda metà del primo tempo, allargando il raggio d’azione e facendosi vedere con insistenza sulla destra.

Gianluca Mancini: 7. Ha giocato questa partita con un malessere che lo ha condizionato per tutta la partita. Sbaglia un passaggio elementare ad inizio match, poi è bravo a presidiare la sua zona senza scoprirsi più di tanto. Sembrava sul punto di esser sostituito, sblocca il match con una zuccata delle sue, sfruttando l’angolo battuto alla perfezione da Dybala.

Diego Llorente: 6,5. Prestazione imperiosa per il centrale ex Leeds. Mancini non è al meglio, perciò è lo spagnolo a caricarsi sulle sue spalle la difesa giallorossa. Ottimi i suoi interventi in pressing, attento anche in area di rigore.

Angelino: 6,5. Molto attento in fase difensiva lo spagnolo. Al contrario di altre occasioni, l’ex Galatasaray riesce a rimanere compatto con il resto della linea di difesa, opponendosi con coraggio in un paio di conclusioni biancocelesti. Si fa vedere anche in avanti. Dal 78′ Chris Smalling: 6. Utilissimo il suo apporto in area di rigore sulle palle alte negli ultimi minuti del finale.

Bryan Cristante: 6. L’equilibratore della formazione giallorossa. Non sarà un fulmine di guerra, ma il suo lavoro sporco è utilissimo. Trova sempre la posizione corretta per recuperare il pallone e bloccare le azioni d’attacco biancocelesti.

Leandro Paredes: 6,5. Da interditore copre bene la sua zona, recuperando un paio di palloni preziosi nella propria trequarti. Detta i tempi della manovra giallorossa, anche se rispetto alla sua miglior versione è poco preciso nel servizio dei compagni. Dal 81′ Edoardo Bove: s.v.

Lorenzo Pellegrini: 6,5. Nei primi minuti non è coinvolto. Pian piano riesce a trovare le misure ed inizia a giocare di più. Nel primo tempo è pericoloso con un paio di conclusioni dalla distanza, nella ripresa sfiora il raddoppio con una punizione ben calciata.

Paulo Dybala: 6,5. Poco appariscente l’argentino nelle prime fasi dell’incontro, ben coperto dagli avversari. Prova a trovare spazio tra le linee difensive avversarie, ma di palloni gliene arrivano pochi. Pennella il corner con cui Mancini trova il vantaggio per i suoi. Alla lunga esce con la sua qualità funambolica con il pallone tra i piedi. Dal 78′ Tammy Abraham: 6. Ciò che conta di più è il suo rientro in campo dopo quasi un anno di assenza. Comprensibilmente non è ancora al meglio della forma.

Romelu Lukaku: 6. Lotta come un toro contro i difensori avversari. Il suo lavoro da centroboa è utilissimo per dare un punto di riferimento alla propria squadra. Pecca in fase realizzativa, dove arriva stanco anche per la mole del carico di lavoro svolto in precedenza.

Stephan El Shaarawy: 6. Alterna giocate di qualità ad errori elementari. Nel primo tempo sbaglia una quantità innumerevoli di palloni, regalando delle potenziali chance ai ragazzi di Tudor. Cresce di tono nella ripresa, colpendo anche un palo in contropiede. Dal 70′ Leonardo Spinazzola: 6. Non sale mai verso la porta, rimanendo in copertura per tenere compatta la linea difensiva e presidiare la sua zona al fine di conservare la rete di vantaggio.

All. De Rossi: 6,5. Al primo derby da allenatore, centra subito la vittoria che ai giallorossi mancava da oltre due anni nella stracittadina. Il tecnico della Lupa opta per un atteggiamento più conservativo, alla stregua del suo predecessore, riuscendo tuttavia a trovare il modo di passare in vantaggio su palla inattiva e poi mantenere il gol che vale i tre punti.

LAZIO

Christos Mandas: 6. Un derby lo aveva già giocato, quello vinto in Coppa Italia a gennaio. Si fa beffare dal colpo di testa di Mancini, toccando il pallone ma non riuscendo a respingere la sfera di gioco.

Nicolò Casale: 5,5. Il centrale ex Verona, come tutta la linea difensiva biancoceleste, pecca di coraggio. Commette un errore di posizione molto importante in occasione del palo colpito da El Shaarawy. Per il resto nulla da segnalare.

Alessio Romagnoli: 5,5. Non aveva avuto un cattivo impatto con il match, facendo attenzione specialmente a limitare la forza di Lukaku. Si perde clamorosamente Mancini in occasione del vantaggio giallorosso, errore da matita rossa per un centrale esperto come l’ex Milan. Dal 46′ Patric: 5,5. Lukaku è un avversario durissimo, e lo spagnolo paga fortemente il mismatch fisico con il belga, specialmente in occasione della ripartenza conclusasi con il palo di El Shaarawy.

Mario Gila: 5,5. Più impreciso rispetto alle ultime uscite. Ci mette molta energia, ma forse sente la tensione e non è perfetto nei suoi interventi. Rischia un clamoroso autogol nel primo tempo, buttando malamente e concedendo l’angolo che porta al vantaggio giallorosso.

Adam Marusic: 6. Da quando Tudor è arrivato a Roma, il montenegrino si è scoperto molto adatto anche al ruolo d’esterno a tutta fascia. Dietro non si segnalano errori, mentre in fase offensiva è bravo a inserirsi spesso sul secondo palo. Dal 79′ Luca Pellegrini: s.v.

Mateo Guendouzi: 6. Da uno come lui ci si può aspettare di più. Non ha molti palloni per incidere. Manca anche il suo apporto in area di rigore negli inserimenti senza palla. Nella ripresa cresce molto, dando energie nel finale ai suoi per cercare il pareggio.

Matias Vecino: 6. Molto aggressivo sin dai primi minuti, l’uruguagio è uno dei più convincenti della sua squadra. Pressa con coraggio e insistenza, facendosi valere nei contrasti il più delle volte. Non ha l’occasione per andare alla conclusione. Dal 70′ Luis Alberto: 5,5. Lo spagnolo non è ancora entrato a pieno nei meccanismi di Tudor, come si evince anche dall’ennesima esclusione dai titolari. Non riesce a dare pulizia al gioco biancoceleste negli ultimi istanti del match.

Felipe Anderson: 5,5. Non positiva la sua prova. Ha bisogno di campo per poter dare il meglio di sé, ma la Roma si richiude compatta in fase difensiva. Il brasiliano perciò sparisce, non cercando mai uno spunto vero e proprio sulla sinistra.

Gustav Isaksen: 6. Tra gli uomini d’attacco di Tudor è quello che prova a fare qualcosa in più. Crea un po’ di movimento nei primi minuti sulla destra con un paio di sgasate interessanti. Si affianca ad Immobile quando la Roma è molto abbassata con il baricentro, cercando di creare densità in area di rigore. Dal 46′ Pedro: 5,5. Prova a dare qualità alla manovra biancoceleste, ma il catalano non ha spazio per incidere. Nel finale è uno dei più caldi nelle classiche azzuffate da derby.

Daichii Kamada: 5,5. Da trequartista ha conquistato i tifosi di Francoforte. Finora, l’avventura nella capitale non è sbocciata, neanche nel suo ruolo preferito. Anche quest’oggi il giapponese si nasconde, toccando tanti palloni ma non rischiando mai la giocata.

Ciro Immobile: 5,5. Spento. Ha una buona chance nei primi minuti ma nulla più. Il capitano biancoceleste non riesce a crearsi quel numero di occasioni che gli permetterebbero di avere più tentativi a disposizione per andare a segno. Dal 46′ Valentin Castellanos: 6. La Lazio alza il baricentro nel secondo tempo, perciò ha più palloni giocabili in area di rigore rispetto a Immobile. Non ha però modo di concludere verso la porta, se non dalla lunga distanza.

All. Tudor: 6. I biancocelesti devono ripartire dalla seconda parte della ripresa. Le Aquile, dopo aver vinto gli ultimi derby di misura, sono stati ripagati in negativo con la stessa moneta. Le idee di gioco offerte nel secondo tempo devono essere sviluppate per chiudere al meglio la stagione.

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