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Pagelle Udinese-Inter 1-2, voti Serie A: Frattesi avvicina i nerazzurri al titolo, Thuram delude, Okoye fa e disfa

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Roberto Pereyra Benjamin Pavard
Pereyra-Pavard / LaPresse

A partire dalle 20.45, l’Udinese di Gabriele Cioffi ha ospitato l’Inter di Simone Inzaghi per l’ultima sfida della 31ma giornata della Serie A 2023-2024. I bianconeri erano reduci dal pareggio per 1-1 di Reggio Emilia con il Sassuolo, mentre i nerazzurri venivano dal successo per 2-0 con l’Empoli. L’Inter in rimonta conquista la 26ma vittoria stagione, battendo l’Udinese per 2-1. I meneghini si riportano a +14 sul Milan, mentre i friulani rimangono in 15ma posizione.

PAGELLE UDINESE-INTER 1-2

UDINESE

Maduka Okoye: 6,5. Nel primo tempo è autore di un paio di interventi spettacolari su Calhanoglu e Lautaro che salvano il risultato. Nella ripresa, invece, commette un errore di valutazione in uscita, centrando in volto Thuram e concedendo il rigore poi trasformato da Calhanoglu. Nel finale viene beffato da Frattesi dopo aver compiuto un autentico miracolo su Lautaro.

Nehuen Perez: 6. Prova discreta. Ogni tanto si fa prendere un po’ dalla foga, ma l’argentino si applica al meglio in fase di copertura. L’ex Atletico rischia poco nei suoi interventi, preferendo spazzare via il pallone il più lontano possibile.

Jaka Bijol: 6,5. Sapeva sin da subito che oggi sarebbe dovuto ricorrere agli straordinari. Lo schieramento ultra-difensivo dei suoi lo costringe a lavorare il triplo in area di rigore. Non sembra subire più di tanto la pressione nerazzurra, coprendo con attenzione la sua zona di competenza.

Thomas Kristensen: 5,5. Tra i tre centrali titolari è quello che potrebbe rischiare qualcosa in più. Tutto sommato il giovanissimo danese se l’è cavata, mostrando di avere un’ottima propensione alla copertura. Manca qualità in uscita con il pallone. Si addormenta in occasione del 2-1 firmato da Frattesi.

Kingsley Ehizibue: 5,5. Viene travolto dalla locomotiva Dimarco. Non riesce a garantire una copertura adeguata sulla destra, facendosi scappare in varie occasioni il laterale nerazzurro. Davanti non si fa vedere quasi mai. Dal 63′ Joao Ferreira: 6. Inizia sbagliando totalmente l’uscita su Dimarco, concedendogli una prateria sulla fascia. Poi il portoghese si risistema e si unisce alla barricata friulana nel finale.

Oier Zarraga: 5,5. Non benissimo. Deve sacrificarsi molto in fase di non possesso, mettendo molto impegno in un compito non adatto alle sue caratteristiche. Nelle poche occasioni in cui può giocare il pallone, però, è spesso impreciso. Dal 70′ Martin Payero: 6. Sarebbe una mezzala, si trasforma in un centrale difensivo nel finale, aiutando la sua squadra nella difesa del risultato.

Walace: 5,5. Il capitano bianconero è apparso molto in difficoltà quando l’Inter ha alzato fortemente il ritmo della manovra di gioco. Non riesce a trovarsi un avversario da marcare, vagando quindi un po’ in mezzo al campo e non schermando la propria difesa.

Lazar Samardzic: 6,5. Dopo le vicissitudini estive è uno dei protagonisti principali del match. Tocca pochi palloni, ma è il più coraggioso degli uomini di Cioffi nell’ultimo quarto di campo. La sua sfrontatezza viene premiata con il gol, arrivato con un cross deviato da Carlos Augusto, la cui traiettoria è stata valutata male da Sommer e Dumfries. Dal 63′ Sandi Lovric: s.v. La sua partita dura meno di 20′, si teme un infortunio serio per lo sloveno. Dal 81′ Festy Ebosele: s.v.

Hassane Kamara: 6,5. Difficilmente si fa trovare in una posizione differente da quella corretta. Se Dumfries non è un fattore in questa partita, buona parte del merito va data al laterale dei friulani. Quando si fa vedere in avanti mette in allarme la retroguardia avversaria. Dal 70′ Jordan Zemura: 6. E’ attento a non scoprirsi, prolungando la muraglia friulana anche sulla fascia sinistra.

Roberto Pereyra: 6. Dovrebbe dare qualità ai contropiedi bianconeri. Il centrocampista argentino però si accende a sprazzi, non rischiando la giocata e preferendo smistare il pallone al compagno più vicino. Si impegna molto in fase di non possesso.

Florian Thauvin: 6. Cioffi lo schiera a sorpresissima come falso nove. Il transalpino avrà anche grande esperienza, ma non ha le caratteristiche per giocare da punta, soprattutto se all’Udinese serviva un centravanti più fisico per far salire meglio la squadra. Nonostante ciò, corre a per di fiato

All. Cioffi: 6. Con il reparto offensivo in emergenza, poteva preparare solamente questo tipo di partita. Il tecnico friulano è andato vicino a strappare un risultato che ai fini della classifica avrebbe pesato e non poco, non riuscendo però a reggere l’urto della capolista nel finale di gara.

INTER

Yann Sommer: 5,5. L’Udinese calcia pochissimo in porta, perciò il suo match non prevede grossi pericoli. Nell’unica grande chance per i friulani, però, si fa sorprendere dal cross deviato di Samardzic, ingannato probabilmente dal movimento di Dumfries.

Benjamin Pavard: 6. Tra i centrali nerazzurri, è colui che si è comportato meglio. Molte volte riesce a sovrapporsi sulla destra, dando la possibilità ai compagni di scaricare il pallone sul francese. Dalla sua parte l’Udinese non riesce a costruirsi azioni da gol.

Francesco Acerbi: 6. Non benissimo. Più che in marcatura, dove l’ex Lazio non ha difficoltà a contenere Thauvin, l’esperto centrale nerazzurro oggi ha deluso in fase di impostazione, perdendo parecchi palloni nella propria trequarti.

Carlos Augusto: 6. Nonostante sia in qualche modo protagonista della rete dell’1-0 bianconero, la sua prova è sufficiente. Sulla deviazione del cross di Samardzic è stato piuttosto sfortunato, vista la breve distanza che divideva i due giocatori. Davanti prova a salire e sovrapporsi sulla sinistra.

Denzel Dumfries: 5,5. Per mantenere un equilibrio di squadra, deve rimanere un po’ più coperto rispetto a Dimarco. Nella massima spinta offensiva dei nerazzurri, alza il proprio baricentro, anche se non riesce ad essere incisivo. Insieme a Sommer partecipa in modo negativo al gol del vantaggio friulano. Dal 68′ Matteo Darmian: 6. Prova a dare quel qualcosa in più nell’ultima parte di gara, sovrapponendosi con insistenza sulla destra.

Nicolò Barella: 6,5. Quando parte palla al piede si fa fatica a prenderlo. Ottime le sue cavalcate che permettono di velocizzare le ripartenze dei nerazzurri nelle poche situazioni con la difesa avversaria scoperta. Cerca di trovare spazio in area, senza aver fortuna.

Hakan Calhanoglu: 7. Nel primo tempo è quello che ci prova di più. L’Udinese si chiude a riccio, perciò le sue doti balistiche dalla distanza sono un’arma per far male, solamente un ottimo Okoye gli nega la gioia del gol. Da un suo cambio gioco errato nasce l’azione del vantaggio bianconero, si riscatta siglando il 15mo rigore in carriera con l’Inter. Dal 74′ Alexis Sanchez: 5,5. Viene utilizzato quasi come un palleggiatore a centrocampo. Il cileno tocca tanti palloni, ma si limita al compitino senza cercare soluzioni d’inventiva per scardinare la difesa avversaria.

Henrikh Mkhitaryan: 6,5. Si accende e si spegne in continuazione. Spesso è lui a trovare la giocata illuminante per dare il via alle ripartenze dei nerazzurri, ma al contempo molte volte è autore di errori tecnici certamente non usuali per un giocatore delle sue qualità. Da segnalare un salvataggio strepitoso su Thauvin in piena area di rigore nella ripresa. Dal 68′ Davide Frattesi: 6,5. Inzaghi lo butta nella mischia per sfruttare le sue doti in inserimento, ma il centrocampista ex Sassuolo non riesce a capitalizzare due buone occasioni in area di rigore. Come con il Verona si trasforma nell’uomo decisivo che regala i tre punti all’Inter, deviando in porta il pallone dopo la conclusione di Lautaro respinta da Okoye sul palo.

Federico Dimarco: 6,5. Sulla sinistra viaggia a velocità sensazionali. Spinge a profusione, non dando modo agli avversari di poterlo fermare. Spesso si fa vedere anche tra le vie centrali del campo, provando sempre a inserirsi in area per portare un uomo in più in zona gol. Dal 81′ Tajon Buchanan: s.v.

Marcus Thuram: 5,5. Continua il suo periodo no. I movimenti con Lautaro si completano, ma il francese quest’oggi ha deluso nel legare il gioco: molti errori per l’ex Gladbach con il pallone. Non basta aver guadagnato il rigore del pareggio per strappare la sufficienza. Dal 81′ Marko Arnautovic: s.v.

Lautaro Martinez: 6,5. Buona prestazione per il capitano nerazzurro. Al di là del suo apporto realizzativo non all’altezza in quest’ultima fase, l’argentino ha disputato un’ottima partita, giocando tanti palloni spalle alla porta e dando spesso modo ai compagni di arrivare comodamente al tiro.

All. Inzaghi: 6,5. La sensazione è che lo Scudetto sia ormai cosa fatta. La sua squadra, dato il largo vantaggio su cui può contare nei confronti del Milan, avrebbe potuto accontentarsi del pareggio. La mentalità vincente dei nerazzurri, però, ha fatto sì che l’Inter si potesse imporre anche quest’oggi, compiendo un altro passo verso la seconda stella.

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