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Nazionale italiana tutto l’anno: chi sale e chi scende tra i convocabili di Spalletti. El Shaarawy jolly per l’attacco

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Stephan El Shaarawy
El Shaarawy / LaPresse

Un’altra settimana di gara della stagione 2023-2024 è andata in archivio. Negli ultimi sette giorni, abbiamo assistito ad incontri emozionanti in giro per l’Europa, sia per le coppe continentali che per i campionati nazionali. I giocatori potenzialmente convocabili per l’Europeo, oltre a voler far bene con i propri club, sperano di convincere i rispettivi CT per poter strappare una maglia per la Germania. Andiamo a vedere chi sono stati i giocatori azzurri più convincenti dell’ultima settimana, e chi invece ha perso posizioni nelle gerarchie di Spalletti.

CHI SALE 

LUCA RANIERI (Fiorentina) – Considerata l’abbondanza di centrali difensivi di cui l’Italia può disporre, difficilmente avrà spazio nel recente futuro, ma la crescita del difensore viola non è da sottovalutare. Spesso decisivo con gol dal peso specifico importantissimo, nell’ultima sfida di campionato con la Salernitana si è trasformato in uomo assist, confezionando il cross perfetto per la testa di Kouamé, ciliegina sulla torta di una prestazione solida in fase difensiva.

GIANLUCA GAETANO (Cagliari) – Se i sardi dovessero chiudere la stagione con il botto, occhio al loro fantasista in ottica Europeo. Nell’ultima sfida con la Juventus ha messo in mostra ottime qualità in fase di raccordo tra centrocampo e attacco. Con dei giocatori più puliti tecnicamente al suo fianco, potrebbe risultare ancor più incisivo nell’ultimo quarto di campo. Spalletti lo conosce già, sarà lui l’uomo a sorpresa della lista dei convocati del tecnico di Certaldo per la Germania?

STEPHAN EL SHAARAWY (Roma) – E’ il simbolo della qualificazione dei giallorossi in semifinale di Europa League. De Rossi lo ha schierato sulla destra, fascia in cui non giocava da tempo immemore, più per esigenze difensive che offensive. Il classe 1992 ha dato tutto sé stesso con il Milan, lottando su ogni pallone e correndo a perdifiato in ogni zona del campo. Spalletti deve portarlo all’Europeo: un elemento con la sua duttilità non è presente in Italia in questo momento nel reparto offensivo.

CHI SCENDE

GIOVANNI DI LORENZO (Napoli) – Difficilmente Spalletti rinuncerà al suo ex capitano a Napoli ma, a dirla tutta, se il tecnico toscano non avesse avuto a che fare nelle ultime stagioni con gli elementi militanti all’ombra del Vesuvio, difficilmente gli avrebbe tenuti in considerazione. L’esempio lampante è l’involuzione del laterale dei napoletani: da leader tecnico ed emotivo a un giocatore che sembra perso e demotivato, lontano parente della sua versione migliore.

MANUEL LOCATELLI (Juventus) – Cambiano gli avversari, non le prestazioni. Ormai il mediano bianconero è entrato in un circolo vizioso dal quale difficilmente può riprendersi in tempi brevi. A Cagliari le sofferenze del primo tempo della Juventus si notano anche per via delle problematiche dell’ex Sassuolo ad entrare in partita. Impostazione lenta e prevedibile, copertura poco solida e una fiacchezza generale caratterizzano il momento poco felice che sta passando.

LORENZO LUCCA (Udinese) – I friulani sono sempre più invischiati nella lotta salvezza, e la pochezza offensiva della proposta dell’ormai ex allenatore Cioffi di certo non lo ha aiutato. In una sfida delicatissima come quella con il Verona, però, ci mette anche del suo per complicare la situazione ai bianconeri. Due occasioni sciupate dall’ex Pisa ed Ajax, mai realmente in partita contro gli scaligeri. Vedremo se Cannavaro riuscirà a dare una sterzata al periodo magro in zona gol del classe 2000.

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