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Pagelle Roma-Genoa, voti Serie A: Lukaku la decide, Paredes ingenuo, i grifoni non pungono

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Roma Genoa
Roma Genoa / LaPresse

La Roma mette quasi al sicuro il sesto posto in Serie A. I giallorossi si portano a casa la posta in palio contro il Genoa nella trentasettesima giornata di campionato. Alla squadra di Daniele De Rossi basta il gol nel finale di Lukaku, riuscendo così a non soffrire l’espulsione di Paredes per proteste al 74′.

PAGELLE ROMA-GENOA

ROMA

Svilar 6,5. Nessun intervento degno di nota per ottanta minuti, merito anche dei suoi difensori e dell’imprecisione del Genoa. Nel finale ci mette la manona su Malinovskyi.

Celik 6. Bel duello con Martin, che è uno che corre parecchio. Il turco però tiene.

Llorente 5,5. Il centrale più in difficoltà della Roma, quando Retegui gravita dalle sue parti rischia sempre un po’.

Ndicka 6,5. Prende bene le misure a Retegui, impedendogli sempre di andare al tiro in maniera limpida. Più di una volta si sostituisce a Svilar con un paio di ottime chiusure.

Angelino 6,5. Sfida diligente sulla sinistra, mettendo anche un paio di palle interessanti in mezzo al campo. Cambio motivato per il passaggio alla difesa a tre (All’80’ Mancini SV)

Cristante 6,5. Lì in mezzo combatte come il solito gladiatore, in una partita che ha bisogno anche del suo carattere soprattutto nel finale.

Paredes 4. Partita solita e solida per oltre 70 minuti, andando anche vicino al gol, per poi rovinare tutto quanto facendosi espellere per proteste da Manganiello in maniera ingenua.

Bove 6. Solito dinamismo in mezzo al campo per il canterano giallorosso, che non fa mai mancare il suo apporto da buon portatore d’acqua.

Baldanzi 5,5. Ci prova spesso, sa di giocarsi parecchio in queste ultime settimane. Il più vispo nel primo tempo, ma pecca di precisione non centrando lo specchio. (Al 63′ Dybala 6. Solo la sua presenza infonde fiducia ai giallorossi. Ma poi arriva l’espulsione: De Rossi lo sacrifica nel finale. Al 91′ Kristensen SV)

Pellegrini 5,5. Oggi non appare ispirato, rimanendo intrappolato tra i muscoli e la fluidità di Frendrup e Strootman. (Al 63′ El Shaarawy 6,5. Tutti si attendevano Dybala, invece è lui a cambiare la storia con il cross che porta al gol di Lukaku, oltre a sacrificarsi per tutti dall’espulsione in poi.)

Lukaku 6,5. Primo tempo simile al solito, in cui fa fatica a creare, le cose cambiano dall’ingresso di Dybala. Sfrutta l’arcobaleno di El Shaarawy per il gol numero 13 in campionato, salutando così l’Olimpico. (Al 91′ Abraham SV)

GENOA

Martinez 6,5. Non è chiamato a grossi interventi nel primo tempo, si supera a metà del secondo su Lukaku e Paredes. Non può niente sul gol di Lukaku.

Vogliacco 6,5. Nessuna sbavatura per il centrale, che ha buona cura degli attaccanti che gravitano nelle sue zone.  (All’81’ Vitinha SV)

De Winter 5,5. Un paio di chiusure di alto livello, conferma la sua crescita. Ma si macchia sul gol della Roma in cui appare svagato.

Vasquez 6. In difesa è ruvido, usando tutti i mezzi a disposizione per fermare gli avversari. Un paio di volte sfiora la porta in proiezione offensiva

Spence 5,5. Prova a dare la sua spinta sulla destra, ma ha un brutto cliente in Angelino e difatti perde il confronto con lo scafato spagnolo

Frendrup 6,5. Forse il giocatore che in questa stagione ha più sorpreso in casa Genoa. Prima ti morde sulle caviglie e poi è in proiezione offensiva: ovunque.

Badelj 6,5 In cabina di regia ne sa sempre una più del diavolo. Bravo a tenere botta in ogni situazione. (All’81’ Malinovskyi SV)

Strootman 6,5. Per lui l’Olimpico è uno stadio speciale e non sfigura, correndo su qualsiasi pallone. (Al 67′ Thorsby 5,5. Porta meno sostanza rispetto all’olandese.)

Marin 6. Ci prova sulla sinistra, ma i suoi cross sono un po’ troppo sbilenchi.

Ekuban 5,5. Troppo evanescente. Non riesce mai ad essere una vera e propria presenza in questa partita, fa rimpiangere Gudmundsson. (Al 67′ Gudmundsson 6. L’ingresso della stella dei Grifoni non cambia la faccia della squadra: si fa fatica a creare occasioni.)

Retegui 6. Si ritrova troppo solo per oltre un’ora, con Ekuban che non gli dà una mano e prova infatti a calciare ogni palla che si ritrova tra i piedi. I risultati però non arrivano.

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