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Scamacca può essere l’attaccante rivelazione degli Europei? Stagione a suon di gol, serve lo squillo con la Nazionale

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Gianluca Scamacca
Scamacca / LaPresse

Meno di due settimane al debutto agli Europei per l’Italia e ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. Ma forse quello principale riguarda su chi sarà il numero 9 della spedizione tedesca, il deputato a segnare: il centravanti. Se fino a marzo Mateo Retegui sembrava il prescelto, dalla tournée americana c’è stata una netta inversione ad U in favore di Gianluca Scamacca.

Un po’ di dati riguardanti il venticinquenne dell’Atalanta, vitale per i successi degli orobici. In questo 2023/2024 ha chiuso con 19 reti e 8 assist complessivi in 43 presenze, di queste solo 27 da titolare, con la media di un gol ogni 120 minuti e la ‘partecipazione attiva’ a gonfiare la rete (tenendo conto anche degli assist) ogni 84 minuti. Numeri buonissimi, che però aumentano esponenzialmente da fine marzo in poi: negli ultimi due mesi di stagione sono infatti arrivati 10 gol e 5 assist in tutte le competizioni, in 14 partite e 950 minuti complessivi. Un coinvolgimento in ogni realizzazione atalantina ogni 63 minuti. Questi sì che sono numeri impressionanti.

Una evoluzione che stava iniziando a vedersi già a inizio marzo, con i due gol con lo Sporting Lisbona, ma che è cresciuta esponenzialmente dalla mancata convocazione alla tournée americana dell’Italia. Che ha probabilmente pungolato il giocatore, che poco prima era già finito all’attenzione dei giornalisti quando Gasperini disse di lui che ‘non è un campione’. Un messaggio duro in apparenza, ma che dimostra la voglia di lavorare sul ragazzo, che ha recepito positivamente ed è cresciuto sino a riprendersi la Nazionale.

Ora Luciano Spalletti prova ad utilizzare anche lui la ‘mossa Kansas City’ del Gasp, definendo l’ex West Ham ‘un po’ pigro’ ma di aver voglia di vedere se se la sia scrollata di dosso. Tutto sta in Scamacca, apparso maturato in questi mesi, come calciatore e come uomo. Tecnicamente sarebbe l’opzione giusta grazie anche alla sua capacità di associarsi ai compagni. Ma quella voglia di spaccare la porta deve farla vedere anche in azzurro, con cui ha segnato un solo gol in 15 presenze.

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