A pochi giorni dal derby, Claudio Lotito, ha parlato durante la cerimonia del Premio Bigiarelli nella Sala Protomoteca del Campidoglio. Il presidente della Lazio ha sottolineato l’importanza di celebrare il talento e l’impegno sportivo, portando avanti la tradizione del club. Poi ha punzecchiato velatamente la Roma con una frase sibillina e inserita in un contesto più ampio.
Lotito, lo stadio e i valori della Lazio
Di seguito le parole di Lotito: “Fare il presidente della Lazio è sempre stata una grossa responsabilità civile. Abbiamo messo in campo una fondazione e portiamo avanti iniziative create dai miei predecessori. Siamo stati insigniti di un valore assoluto che prescinde da quelli sportivi ed economici, rivendico con orgoglio che siamo in questa sala perché ci appartiene.
Noi siamo la prima squadra della capitale, siamo nati nel 1900 e rivendichiamo questo ruolo. Il nostro simbolo rappresenta l’aquila imperiale e uno stile di vita. Viviamo lo sport come stile di vita, stiamo costruendo l’academy dove ci sarà anche una chiesa per rispettare i valori che noi portiamo avanti. Noi dobbiamo formare i giovani, non solo nel fisico e nella mente ma anche nello spirito. La Lazio ora è un punto di arrivo, non più di partenza. La gente scappava, adesso c’è un’appartenenza forte. Abbiamo la missione di aiutare le persone che soffrono attraverso lo sport. Trasmettere questi valori è importante.
Noi stiamo parlando dei valori del 1900. Noi vogliamo creare un connubio forte con la città e il sindaco lo sa. Non è un caso che oggi c’è l’aquila Flaminia, come lo stadio Flaminio. Ho lanciato questa idea un anno fa, io sono per la politica del fare. Fatti e non parole, noi vogliamo regalare ai nostri tifosi la loro casa dove si possono ritrovare. Abbiamo presentato al sindaco un documentario dove Gregucci ha detto che il Flaminio era la nostra casa. Vogliamo avere 50 mila persone che si identificano in queste battaglie”.
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