I tifosi del Milan se lo stanno chiedendo dalla notte di Riyad: è tornato il vecchio Rafael Leao? È l’auspicio in cui tanti supporters del Diavolo sperano per la seconda parte di stagione. La vittoria della Supercoppa Italiana ai danni dell’Inter – unita all’effetto Conceiçao – ha dato nuova verve ai calciatori. Su tutti, l’attaccante portoghese (che nella finale araba è subentrato solo al 50esimo) bravo e astuto a procurarsi il calcio di punizione poi realizzato da Theo. E nel finale a confezionare un assist perfetto valso il 3-2. In una lunga intervista, il numero 10 rossonero ha ripercorso gli ultimi mesi, non nascondendo un pizzico di difficoltà.
CASSANO SI SCAGLIA CONTRO LEAO: “DOVREBBE VERGOGNARSI”. E IL PORTOGHESE RISPONDE
Conceiçao al Milan, Leao: “Energia e nuova mentalità”
Il primo step, è stato la rinascita sotto l’effetto Sergio Conceiço su cui Rafa ha pochi dubbi. “Ha portato energia e una nuova mentalità – ha dichiarato Leao in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Così siamo arrivati a vincere la Supercoppa e farlo è sta- to importante per tutti. Per noi che siamo qui da tanto tempo e per i nuovi, che così hanno capito cosa significhi alzare un trofeo con il Milan. Io qui ho già conquistato uno scudetto, che è la cosa più grande da vincere dopo la Champions, ma con le parole non sono mai riuscito a descrivere cosa avevo provato. Adesso certe sensazioni le hanno provate tutti e dobbiamo andare avanti su questa strada. Vincere un derby in quel modo è stato stupendo: ci ha ricordato che siamo sulla strada giusta per mettere in bacheca altri titoli importanti”.
Un sogno chiamato Pallone d’Oro
Sogni e consapevolezze che si legano anche alle ambizioni personali. E per un attaccante l’ambizione non può che essere la vittoria del Pallone d’Oro. “Ovvio, ma per me la cosa più importante è vincere un grande trofeo con la squadra – ha precisato Leao –. Il Pallone d’oro è una conseguenza dei risultati con il tuo club. Per questo la mia prima ambizione è conquistare la Champions. E per riuscirci so di dover fare la differenza in ogni incontro, di dover essere importante per il Milan”. E sul vincitore dell’edizione 2024, l’attaccante portoghese non ha dubbi: “Vinicius”.
Leao, tra Fonseca e futuro al Milan
Ma il tema caldo delle ultime settimane è stato senza dubbio il rapporto turbolento con Fonseca. Anche in questo caso Leao non ha voluto sbilanciarsi: “Sulla nostra relazione allenatore-giocatore non ho nulla da dire, anche se all’inizio un paio di situazioni – e non dico problemi, ma situazioni – abbiamo dovuto risolverle. Ha cercato di fare il suo lavoro, di applicare le sue idee e io credo che ci sia sempre da imparare. Ma non ha funzionato e se doveva rimanere o meno, non lo decido certo io. Posso però dire che tutti hanno provato a dare il massimo e che a Fonseca auguro il meglio”.
Parole non scontate, anche se le tre panchine consecutive risuonano e come nella mente del numero 10: “Credo che una spiegazione per tre panchine di fila si possa dare, però a volte gli allenatori fanno così… Era la prima volta che mi succedeva al Milan e ho anche imparato. Se mi ricapiterà, e spero di no perché voglio stare sempre in campo, sarò più consapevole di cosa devo fare ovvero rimanere concentrato, non buttarmi giù o perdere la fiducia in me stesso, che è la cosa più importante per rendere al meglio nel nostro lavoro. In ogni caso il passato è passato e io guardo con fiducia al futuro”. Un futuro ancora a tinte rossonere? “Sì, speriamo”.
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook