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Nations League, i dubbi di Spalletti: certezze e sorprese dell’Italia del domani

Luciano Spalletti alle prese con le convocazioni per i quarti di finale di Nations League: tante certezze, qualche sorpresa e diversi talenti dell’Italia del domani per il Ct azzurro

Luciano Spalletti
Spalletti / LaPresse

L’Italia tornerà in campo a marzo per i quarti di finale della Nations League. Gli azzurri sfideranno la Germania con l’obiettivo di qualificarsi alla semifinale, che da un lato garantirebbe alla Nazionale di Spalletti un girone eliminatorio più semplice, almeno sulla carta, verso i Mondiali 2026 (Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo invece di Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia); dall’altro, la vincitrice del duello ospiterà le Final Four di Nations League, in programma a giugno 2025. A meno di due mesi da questo importante appuntamento, per mister Luciano Spalletti è già tempo di valutare le possibili convocazioni.

Luciano Spalletti / Lapresse

Certezze

Sul portiere titolare ci sono pochi dubbi: in porta andrà Donnarumma, con Meret a fare da secondo. Considerando l’infortunio alla caviglia di Vicario, la sorpresa potrebbe riguardare il ruolo di terzo portiere. La difesa è probabilmente il reparto con le maggiori certezze per mister Spalletti, che difficilmente rinuncerà al duo nerazzurro composto da Bastoni e Dimarco, oltre al suo ex capitano al Napoli, Giovanni Di Lorenzo, tornato protagonista sotto la guida di Antonio Conte. Tra gli altri intoccabili delle retrovie dovrebbero esserci Buongiorno, Cambiaso, Gatti e Calafiori, quest’ultimo rientrato dall’infortunio che lo aveva fermato a novembre.

Nazionale Italiana (Lapresse)

A centrocampo, rispetto alla penultima convocazione, dove era stato inserito solo in un secondo momento per sostituire l’infortunato Ricci, Manuel Locatelli stavolta non dovrebbe essere in dubbio. Insieme al centrocampista della Juventus, delle poche note liete della stagione bianconera, ci saranno con ogni probabilità Sandro Tonali, tornato in pianta stabile nello scacchiere del Newcastle, e l’intramontabile Barella.

Possibile conferma per Niccolò Rovella, mentre gli interrogativi riguardano  Pellegrini e Pisilli, con il giallorosso favorito sul giovane compagno. Incerta anche la posizione di Fagioli, poco utilizzato da Thiago Motta, e di Ricci, in ombra rispetto alla prima parte di campionato. In attacco è quasi impossibile criticare Mateo Retegui e Moise Kean, rispettivamente primo e terzo nella classifica cannonieri della Serie A con 14 e 12 reti.

Marco Carnesecchi

Marco Carnesecchi (Lapresse)

Le possibili sorprese tra i convocati

La prima sorpresa potrebbe riguardare la porta. Accanto a Donnarumma e Meret, il candidato principale per il ruolo di terzo portiere è Marco Carnesecchi, protagonista di una stagione straordinaria con l’Atalanta, dove si è spesso rivelato decisivo con interventi salva-risultato. Per quanto riguarda la difesa, potrebbe esserci spazio per il ritorno di Scalvini o, in alternativa, per il debutto di due ex talenti delle giovanili nerazzurre che hanno proseguito la loro carriera altrove.

Enrico Delprato, capitano e leader del Parma, con già tre gol all’attivo, e Nadir Zortea, una delle rivelazioni della attuale Serie A, autore di cinque reti, tre messe a segno di recente contro Lecce, Milan e Monza. Novità potrebbero emergere anche in attacco, con Mattia Zaccagni in lizza per un ritorno in azzurro al posto di Raspadori.

Enrico Delprato (Lapresse)

La posizione di Frattesi a centrocampo appare meno solida: il giocatore è più al centro delle voci di mercato e meno di quelle di campo, avendo accumulato poche presenze stagionali. Tra i candidati per un posto in attacco spiccano Lucca, Pinamonti e Orsolini, con il centravanti friulano particolarmente favorito. Federico Chiesa resta un’incognita, penalizzato dal poco minutaggio concessogli dal tecnico del Liverpool, Arne Slot. Più probabile invece il ritorno di Nicolò Zaniolo, che sembra aver superato i suoi problemi fisici, trovando nuova linfa sotto la guida di Gasperini.

Zortea Cagliari

Zortea, Cagliari (Lapresse)

L’Italia del domani

Abbracciare il presente per costruire un futuro radioso: questo è il percorso che la Nazionale italiana deve seguire. I talenti non mancano, bisogna solo avere il coraggio di farli giocare, buttarli nella mischia, ma allo stesso tempo gestirli per evitare che possano bruciarsi. Tra i prospetti più interessanti spiccano i fratelli Esposito: Francesco Pio (classe 2005), capocannoniere della Serie B con lo Spezia; Sebastiano (classe 2002), autore di 8 gol con l’Empoli.

A centrocampo, oltre al già noto Pisilli, si distingue Cher Ndour, talento cresciuto nell’Atalanta, con diverse esperienze in Europa sul groppone nelle file di Benfica, Braga, PSG e Besiktas. Le voci di mercato parlano di un interessamento della Fiorentina che potrebbe restituire al calcio italiano un talento di sua proprietà. Discorso simile riguarda anche Cesare Casadei, nel mirino di Lazio e Torino, che ha già avuto modo di mettersi in mostra con la maglia della Nazionale al Mondiale Under-20 del 2023 in cui l’Italia perse la finale con l’Uruguay, ma il 2003 ravennate conquistò il Pallone d’Oro come miglior giovane del torneo.

Marco Palestra, Atalanta

Marco Palestra, Atalanta (LaPresse)

Da Casadei ai vari Okoli, Udogie, Savona, giovani difensori che Spalletti ha già notato e convocato di recente, magari i prossimi potrebbero essere Marco Palestra, martedì in campo dal 1’ in Champions nella sfida tra Atalanta e Sturm Graz o Mattia Liberali, classe 2007 del Milan che Fonseca ha lanciato nella mischia contro il Genoa: una partita che ha decretato la sua condanna a “morte”, ma che rischia, in senso positivo, di diventare il trampolino di lancio del calciatore che solo il prossimo 6 aprile diventerà maggiorenne. 

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