“Sappiamo di avere un’occasione irripetibile”. Questa frase secca e limpida come nello stile di Luciano Spalletti è una mezza rivoluzione per il Napoli, una rivoluzione che segue quelle che l’allenatore toscano ha messo in mostra in campo e anche nella gestione dei media.
Basta ritrosie, mezze verità, scongiuri, parole sussurrate, le tipiche manfrine dialettiche e linguistiche italiane e ancora di più napoletane (e stranamente non usiamo più il politichese degli anni ’70 per parlare di calcio). Finalmente parole oneste, oggettive, chiare: il Napoli ha un grande obiettivo e una grande possibilità. Ha dimostrato di essere più forte di tutte le squadre che lo inseguono e adesso tocca semplicemente a una società, una squadra e un ambiente andarsi a prendere quello che meritano.
Osare e non nascondersi
Sono parole che in altri luoghi calcistici sembrano quasi ovvie. In USA ad esempio, rimanendo sempre nel cortile del rispetto per gli avversari e per il gioco che ti può presentare un momento sfortunato, il talento, le competenze e le capacità non devono essere dissimulate dietro la cortina fumogena del “vediamo come si mette”. Lì, così come Spalletti ieri in conferenza stampa, si osa, ci si espone e si dimostra anche a parole di essere i migliori.
Come andrà a finire questo campionato ancora nessuno lo sa e anche se il Napoli è nettamente migliore delle altre squadre non è sicuramente detto che possa vincere il campionato. Ma che questo accada o non accada, importante è ripartire da queste parole di Spalletti. La bravura e la forza non devono essere sussurrate a mezza voce dai napoletani. Per uscire dal cono d’ombra ormai indorato dal “turismo di massa degli americani” bisogna osare, proprio come Sofia Goggia ci insegna ogni volta che mette gli sci. Il Napoli deve prendersi la sua occasione. Speriamo lo faccia anche Napoli. Per non restare eternamente un’appendice.
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