Ricordate i fischi che lo stadio di San Siro ha riservato a Gianluigi Donnarumma in occasione di Milan-PSG? La quarta partita della fase a gironi della Champions League 2023-2024 aveva visto una accoglienza ben poco amichevole dei tifosi rossoneri al loro ex-portiere. Il grande “traditore”, secondo la vulgata milanista, che se ne era andato a parametro zero per sbarcare a Parigi e dire “sì” ai tanti soldi offerti dal club che milita in Ligue 1.
Il momento più complicato? Non sembra proprio…
Soldi che, sotto forma di banconote con l’immagine proprio dell’estremo difensore campano, erano stati gettati a centinaia dagli spalti dell’impianto milanese, proprio in occasione della sfida vinta poi 2-1 dalla compagine allenata da mister Stefano Pioli. Ecco, quella contestazione sembrava il momento più complicato dell’anno per il portiere anche della Nazionale. Per sua sfortuna, invece, le maggiori difficoltà le sta vivendo in campo, con una serie di prestazioni ben al di sotto delle attese.
Un periodo decisamente complicato per il numero 1 azzurro.
Gigio Donnarumma non sta attraversando un periodo semplice, specialmente in queste settimane. Dopo la “papera” commessa nel match di Ligue 1 contro il Monaco (con relativo gol di Minamino) e quella in Champions League nella sfida contro il Newcastle (poi per sua fortuna pareggiata da Mbappè su calcio di rigore in pieno recupero), il classe 1999 ha aggiungo un’altra tacca al suo momento negativo. Nell’ultimo impegno di campionato di ieri, infatti, il portiere azzurro è stato espulso dopo soli 10 minuti di gioco. In poche parole, tutto quello che non si sarebbe mai augurato dal suo inizio del mese di dicembre.
L’espulsione di Donnarumma. Un rosso che nasconde altro?
Nel match disputato in casa del Le Havre, infatti, il portiere nativo di Castellammare di Stabia è stato cacciato dal campo con un cartellino rosso dovuto ad un’entrata durissima su Casimir. PSG che rimane in 10 uomini ma che, grazie alle reti di Mbappè e Vitinha riesce comunque a vincere l’incontro. Al netto di tutto ciò, comunque, non può passare inosservato il calo di rendimento di Donnarumma. Una serie di errori pesanti che rischia di minare le sue sicurezze. Mister Luis Enrique riflette sul suo portiere, e di pari passo lo fa anche il CT Luciano Spalletti, che ha diversi ruoli da gestire con estrema accortezza nella sua rosa e che, invece, confidava che quello tra i pali fosse una delle certezze su cui fondare il percorso verso Germania 2024.
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