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Nazionale italiana tutto l’anno: chi sale e chi scende tra i convocabili di Spalletti. Scalvini sta crescendo, Chiesa non è in forma

Giorgio Scalvini

Un altro weekend calcistico di questa stagione è terminato. Negli ultimi giorni, sono andate in scena alcune sfide fondamentali per il prosieguo della maggior parte dei campionati europei: Inter-Juventus in Italia, Arsenal-Liverpool in Inghilterra e Real-Atletico in Spagna, tre incontri da capogiro che hanno fornito ulteriori spunti e indicazioni sulle situazioni di classifica.

Nel fine settimana passato si sono fatti notare anche dei giocatori italiani i quali, oltre a dare il proprio meglio per aiutare il proprio club a raggiungere gli obiettivi prefissati, sono alla ricerca di una maglia per i prossimi Europei, in programma in Germania dal 14 giugno al 14 luglio. Andiamo a vedere chi sono stati gli azzurri più brillanti – e chi invece ha deluso – nell’ultimo weekend di gara.

CHI SALE 

GIORGIO SCALVINI (Atalanta) – Il giovane bergamasco è in forte ripresa dopo un inizio di stagione appannato. Il classe 2003 è stato uno dei migliori in campo contro la Lazio: propositivo, attento e dinamico, il difensore della Dea ha perfino messo a referto un assist per la rete segnata da Pasalic, fatto inconsueto per il 21enne lombardo. Adesso si dovrà confermare nelle prossime settimane, periodo in cui arriveranno anche gli ottavi di Europa League e le semifinali di Coppa Italia.

GIOVANNI FABBIAN (Bologna) – Il suo nome potrebbe sentirsi parecchio fra qualche stagione. Classe 2003 come Scalvini, al suo primo anno in Serie A il talento di scuola Inter è già andato a segno in tre occasioni, bottino pi che discreto visto il poco impiego avuto. A meno di un finale di stagione spettacolare, sarà quasi impossibile vederlo d’azzurro in Germania, ma per gli eventuali Mondiali del 2026 il friulano è un profilo su cui si deve puntare.

STEPHAN EL SHAARAWY (Roma) – Il Faraone sta vivendo un buon periodo di forma. Nell’idea di calcio di De Rossi l’ala giallorossa si incastra alla perfezione: anche se non sono arrivati gol o assist, l’ex Milan ha fornito ottimi segnali nella larga vittoria dei capitolini contro il Cagliari, facendosi valere con diverse galoppate delle sue. In chiave Nazionale bisogna tenere conto del classe 1992, uomo che potrebbe dare il meglio di sé nel 4-3-3 del CT Spalletti, il quale ha già avuto modo di allenare il ligure nella seconda esperienza a Trigoria.

CHI SCENDE

ALESSIO ROMAGNOLI (Lazio) – Dov’è finito il baluardo della difesa biancoceleste della passata stagione? Il centrale di Anzio sta faticando parecchio nella stagione corrente, anche per via di vari problemi fisici che lo hanno costretto a saltare un numero considerevole di partite. Nell’uscita di Bergamo, si è visto quanto l’ex Milan non sia in condizione, soffrendo l’alta intensità messa in campo dai nerazzurri.

MATTEO POLITANO (Napoli) – Nelle prime dieci partite di campionato, l’esterno d’attacco partenopeo era riuscito a prender parte a ben otto reti con cinque gol e tre assist, mentre nelle restante tredici si annovera solo un penalty trasformato. L’ala azzurra, oltre ad aver perso la finalizzazione d’inizio stagione, sta sottoperformando in questo periodo. Urge un cambiamento repentino per difendere la titolarità, attaccata da Lindstrøm e Ngonge.

FEDERICO CHIESA (Juventus) – E’ forse uno dei periodi più complicati della carriera dell’ex Fiorentina se escludiamo l’infortunio gravissimo rimediato un paio di anni fa. Proprio i continui fastidi al ginocchio, più la crescita esponenziale di una stellina come Kenan Yildiz, stanno bloccando l’ascesa dell’attaccante azzurro. Neanche nella sfida scudetto con l’Inter è partito titolare, fatto comune nell’ultimo periodo: la sua precaria situazione tra i bianconeri minaccerà la convocazione agli Europei?

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