Due mesi fa, eravamo ad interrogarci se l’Italia potesse tornare in tempi brevi a esprimersi ad un livello decente per difendersi contro le big del calcio internazionale. La scoppola dell’Europeo sembrava aver sentenziato la selezione azzurra, la quale non avrebbe più potuto competere per qualcosa di importante, almeno nel breve periodo. In soli 90′, tutto ciò che si è detto è stato spazzato via, almeno all’apparenza. Con il 3-1 rifilato alla Francia al Parco dei Principi per la prima sfida del girone 2 della Nations League, il nuovo corso di Luciano Spalletti è ufficialmente iniziato.
Tra i meriti del CT toscano per la grande prestazione offerta troviamo sicuramente l’impiego di giocatori determinati, fisicamente pronti e, soprattutto, schierati nelle posizioni giuste. Tra le novità presentate dall’ex Napoli, va citato Sandro Tonali. Non stiamo parlando di un giocatore sconosciuto alla Nazionale, sia chiaro, tant’è che già con Roberto Mancini il bresciano ha visto il campo con continuità fino alla passata stagione. L’ascesa dell’ex Milan sembrava in divenire, ma la squalifica per il caso scommesse di un anno fa ne ha tranciato di netto la crescita.
Dopo 363 giorni dall’ultima presenza in azzurro, quindi, Tonali è tornato in campo. Spalletti, che di certo non ha un occhio calcistico di cattivo gusto, lo ha gettato immediatamente nella mischia, nonostante abbia poche partite sulle gambe dal rientro. Il CT ha puntato le sue fiches sul classe 2000, non sbagliando il colpo. Tonali lo ha ripagato con una prestazione degna di nota, sia per l’intensità messa sul terreno di gioco, sia per quel tocco delizioso di tacco che ha finalizzato l’uno-due con Dimarco nell’azione del primo gol azzurro.
Adesso rinunciare a Tonali apparirebbe una scelta fuori da ogni logica. Probabilmente con Israele non lo vedremo in campo per tutta la partita, considerando che fisicamente potrebbe pagare qualcosa sul lungo periodo, ma dal primo minuto crediamo convintamente che ci sarà. Spalletti ha trovato un centrocampista che probabilmente mancava per caratteristiche all’Europeo. Un giocatore di livello internazionale, già esperto ma con margini di crescita non indifferenti, pronto a fare le fortune dell’Italia nel prossimo futuro.
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