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Pagelle Monza-Bologna 1-2, voti Serie A: Castro trafigge da lontano, Urbanski realizza alla prima da titolare

AC Monza's Armando Izzo during fifth Serie A soccer match between Monza and Bologna, at the U-Power Stadium in Monza, Italy - Sunday, September 22, 2024. Sport - Soccer (Photo AC Monza/LaPresse by Studio Buzzi)

Monza e Bologna sono ancora a caccia del primo successo in campionato e l’occasione per sbloccarsi potrebbe esser rappresentata dalla sfida dell’U-Power Stadium, valida per la quinta giornata di Serie A. I felsinei sono reduci dall’esordio in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk, mentre gli uomini di Alessandro Nesta si presentano al match casalingo forti del pareggio contro l’Inter.

PAGELLE MONZA-BOLOGNA 1-2

MONZA 

Turati 6,5 – A differenza del collega di reparto, non è molto impegnato, tuttavia il Bologna non si ferma mai e punge soprattutto da lontano. L’ex estremo difensore del Sassuolo non perde l’attenzione e su Castro esce con precisione oltre a chiudere la porta all’attaccante argentino a inizio secondo tempo.

Izzo 5 – E’ un po’ il ritratto della retroguardia monzese, in balia degli attacchi del Bologna. Mai in grado di leggere le triangolazioni dei giocatori felsinei, mette più volte a rischio la tenuta della difesa rispetto a quanto dica il tabellino. (82′ Bondo SV)

Mari 5,5 – Lui ci prova a tenere in piedi la difesa, ma da solo non può fare tutto. Metteteci i limiti del collega Carboni e le sue difficoltà e la descrizione è completa.

Carboni 4 – Ha licenza di attaccare, ma non appena il Bologna riparte, lui è in completa confusione. Quando parte il tiro di Urbanski si perde il giocatore del Monza, inoltre è sempre in balia della velocità degli uomini di Vincenzo Italiano.

Pereira 6 – Se la fase difensiva del Monza è da rivedere, c’è tanto coraggio in quella offensiva dove lui prova a volare sulla fascia destra inserendo alcuni tagli preziosi che provano a stimolare Djuric e compagni. Preziosa l’occasione nel primo tempo che vede Ravaglia negargli un gol di testa.

Bianco 6,5 – Se si considera che lui è alla stagione d’esordio in Serie A, probabilmente lo si potrebbe definire un veterano. Il suo inizio di match è brillante, quasi sgusciante, tuttavia cala un po’ come tutta la squadra quando il Bologna prende il largo.

Pessina 4,5 – E’ praticamente inesistente lì al centro al campo. Non offre opportunità in fase d’attacco, fa ancor meno in ambito difensivo mostrando una prestazione ben lontana da quella a cui siamo abituati.

Kyriakopoulos 6,5 – Si alterna con Dany Mota sulla fascia sinistra dove spesso parte da lontano e ci finisce pure, non venendo frenato dagli avversari. I suoi cross sono un’arma in più.

Dany Mota 6,5 – Se c’è da far ubriacare con i suoi dribbling Casale, lui è sempre presente. Forse è un po’ meno incisivo al centro dell’area rispetto ad altre occasioni, ma il suo compito è quello di creare spazi sulle fasce e lo fa doverosamente. (71′ Caprari SV)

Maldini 7,5 – Quando parte, incanta. Crea magie e fa impazzire gli avversari. E’ l’anima del Monza grazie a una classe che lo rende immarcabile. Peccato che non sia sempre continuo. (71′ Forson 6 – Sa tenere la palla forte della sua tecnica, soprattutto quando è necessario fraseggiare. Al tempo stesso sa però rientrare e dare copertura anche in difesa)

Djuric 6,5 – Se non fosse per il gol, non appare completamente imprevedibile, puntando come al solito a sfruttare le sue doti da ariete. Dopotutto quello è il suo compito e infatti, quando Ravaglia non trattiene il tiro di Maldini, la mette dentro con grande opportunismo. (83′ Maric SV)

All. Nesta 6 – A differenza della sfida con l’Inter, ci sono grandi passi indietro in fase difensiva, ma visto il materiale a disposizione, forse non è nemmeno colpa sua. Davanti si conferma geniale l’intuizione di lasciare Maldini libero di muoversi e creare, mentre Djuric si ritrova come un ariete davanti alla porta.

BOLOGNA 

Ravaglia 6 – Il voto sarebbe anche più alto per il portiere bolognese se non fosse per quella sbavatura sul tiro di Maldini dove arriva in ritardo e non trattiene. Alla prima stagionale l’estremo difensore rossoblù sfodera però grandi parate che tengo in vita i suoi soprattutto nelle prime fasi di gioco.

De Silvestri 5,5 – Parte bene, sulle ali dell’emozione dell’esordio stagionale da titolare. Quella intraprendenza da vecchio terzino di provincia si spegne però con il passare dei minuti e soprattutto con le corse di Kyriakopoulos che lo stroncano. (78′ Posch SV)

Lucumì 5,5 – Là dietro sembra spaesato, rallentato. Viene bruciato da Maldini quando quello parte e per questo è costretto a intervenire in maniera rude per evitare esiti peggiori.

Casale 5 – Qualcuno potrebbe appuntare che l’ex laziale non era in ottime condizioni fisiche, ma questo non può bastare per giustificare una prestazione insufficiente. Sul gol di Djuric è lui che si perde Maldini, ma non è la prima volta che si fa beccare in contropiede. (45′ Beukema 6: Il suo compito non è complicato visto che è chiamato a sostituire Casale, soprattutto se si considera che il Monza si spegne nel secondo tempo e diventa gradualmente meno pericoloso).

Lykogiannis 7 – L’assist per Urbanski è solo la ciliegina sulla torta di una partita eccellente. I suoi cross sono sempre taglienti per la difesa del Monza e non poteva che arrivare un bonus da lui.

Aebischer 6,5 – Duetta con Ndoye come se fosse una canzone tutta in salsa svizzera. La melodia fa danzare la difesa del Monza e porta la squadra felsinea a essere più propositiva rispetto agli avversari.

Freuler 6,5 – E’ il regista di questa formazione, forte della sua grande esperienza raccolta in giro per l’Europa. Lo svizzero ispira e mette a punto una macchina che, dal centrocampo in su, funziona benissimo.

Ndoye 7 – Per fermarlo servono veramente le maniere forti perchè l’elvetico è molto veloce. Ha sui piedi anche un’ottima occasione, ma Turati dice no, tuttavia rimane uno dei giocatori simbolo del gioco di Italiano.

Odgaard 5,5 – Rispetto agli altri è facile sfigurare visto che il danese non viene coinvolto particolarmente su quella fascia. Qualche sgroppata, ma niente di più. (71′Iling Junior 6,5: Entra in campo in un momento propizio per il Bologna che di lì a poco trova il pareggio. Per questo non è molto coinvolto, ma quando viene chiamato in causa, risponde subito presente con classe)

Urbanski 7,5 – Da debuttante è facile sbagliare, ma alla prima da titolare il polacco è tanto cinico quando preciso. All’inizio fatica a prendere le misure del Monza e soprattutto di Bianco che si prende beffe di lui. Quando però ha spazio per tirare, è un cecchino e porta così in vantaggio il Bologna. (78′ Moro SV)

Castro 8 – L’unica cosa che lo separa dalla gioia del gol è Turati perchè l’argentino ci prova diverse volte, sempre in maniera precisa, ma puntualmente l’estremo difensore brianzolo è pronto su di lui. Una sorta di “criptonite” che lo blocca davanti a due passi dalla porta avversaria. A dieci minuti dalla fine fa però partire un tiro da lontano che trafigge la porta di Turati.

All. Italiano 6 – C’è grandissimo rammarico per il tecnico degli emiliani che, per l’ennesima volta in questo inizio di stagione, si ritrova a costruire gioco, ma a concretizzare poco. La vittoria è linfa vitale per consentire al Bologna di smuovere la casella della classifica dedicata ai tre punti.

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