Fabio Quagliarella bomber della Sampdoria, nella giornata di oggi 31 gennaio, compie 40 anni. Un traguardo importante per il giocatore che adesso punta a dare il massimo per aiutare la propria squadra. Il Doria quest’anno fatica e si trova dopo venti giornate al penultimo posto. La squadra di Stankovic ha bisogno di ingranare il prima possibile per evitare la retrocessione in Serie B. Per farlo ha anche bisogno dei gol dell’attaccante nativo di Castellammare di Stabia che in 14 partite giocate in stagione non ha ancora timbrato il cartellino nemmeno in un’occasione.
Quagliarella in occasione del suo compleanno ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport parlando della situazione attuale che la Samp sta vivendo; ha inoltre elogiato la tifoseria blucerchiata ed ha parlato del proprio futuro nel mondo del calcio. La sua intenzione appare evidente: salvare a suon di gol la squadra con cui lotta oramai da 7 anni. Ecco di seguito le sue dichiarazioni.
Le parole di Quagliarella
“Quaranta è un numero importante. Quelli più difficili sono quelli più importanti, hanno un posto speciale quelli da fuori area, da metà campo o di tacco, come quello contro il Napoli. Per fare gol così serve soprattutto l’istinto, l’attaccante vive di quello. Quest’anno sto aspettando il gol, la Samp ha bisogno dei miei gol per salvarsi. Devo essere decisivo, questo è uno dei miei obiettivi anche a 40 anni. Ho avuto un infortunio, sono rimasto fermo 40 giorni durante la preparazione e questo ha condizionato la stagione. Spero di dare il mio contributo e di far gol il prima possibile, abbiamo bisogno di fiducia in attacco. C’è ancora tempo e bisogna crederci“.
“Vorrei festeggiare la salvezza qui a Genova. Non ho ancora deciso il futuro, ne parlerò tra qualche mese. Dovrò mettere tutto in tavola e decidere a 360 gradi, lo farò in totale autonomia. Ora penso solo ad aiutare la squadra, che è in una situazione complicata. Abbiamo tifosi pazzeschi che ci incitano sempre, dobbiamo farne tesoro per salvarci. La tifoseria è eccezionale. Come giocatori non possiamo dire nulla, ci sostengono perchè vedono quanto lottiamo in campo. E’ una situazione complicata, ci sono state dinamiche che ti portano in basso. Non posso che ringraziarli, non ci fanno mai pesare errori e classifica e vorremmo regalargli una gioia meritata”.
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