E’ soddisfatto, ma calmo, senza farsi prendere dall’entusiasmo Luciano Spalletti al termine di un match vinto 3-0 contro la Cremonese che proietta il Napoli a +16 sulla seconda in classifica, l’Inter, che però giocherà questa sera, lunedì 13 febbraio, la gara del suo 22mo turno a Genova contro la Sampdoria.
Già a caldo, ai microfoni di DAZN, getta acqua sul fuoco: “La chiave è il modo di allenarsi, e se nell’allenamento si impegnano, viene più alto il livello di qualità, ci si abitua e non ci sono sorprese quando si va contro gli avversari, soprattutto in Europa. Dobbiamo procedere partita dopo partita senza pensare che abbiamo già vinto. Conta l’attenzione al dettaglio giorno per giorno perchè si mangia con il presente e non con il futuro”.
Un successo arrivato grazie ad un vantaggio del primo, sostanziato dal raddoppio di Osimhen dopo un’ora di gioco che ha chiuso con 30′ di anticipo la contesa prima che Elmas fissasse il punteggio sul 3-0 finale. Questa l’analisi di Spalletti: “All’inizio i ragazzi non sono stati così tranquilli nel far girare la palla come facciamo solitamente. Ci siamo un po’ innervositi su qualche palla persa e la Cremonese ha usato la sua tattica e ci ha fatto perdere energie. Poi nel secondo tempo è andata molto meglio perchè abbiamo avuto più tranquillità, più ordine e quello è il modo di giocare della nostra squadra”.
Nonostante un contatto sospetto nell’area grigiorossa, il tecnico azzurro non vuole parlare di arbitri spostando invece l’attenzione sulla prestazione dei suoi: “Quel che conta è vincere le partite. Se uno si sofferma anche 20 secondi a perdere tempo sono secondi che possono mancare per la vittoria. Anche con due gol di vantaggio non si è mai tranquilli e bisogna cercare il terzo gol come hanno fatto”.
L’allenatore toscano riconosce come “ci tiene la città, i tifosi che ci danno la possibilità di fare delle cose importanti perché tutti percepiscono la voglia di vincere” e svela una dei segreti di questo suo Napoli che veleggia indisturbato in vetta alla classifica: “La disponibiltià dei ragazzi è totale perchè abbiamo calciatori professionisti, tutti bravi ragazzi che si allenano bene, sono disponibili a correre per aiutare la squadra e debbono essere pronti a distruggersi sl campo per un risultato perchè può fare la differenza”.
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