Kvicha Kvarasktelia in questi mesi è stato raccontato in tanti modi diversi, sotto tante sfaccettature, esaltandone i tanti pregi che ha dimostrato in diversi momenti della stagione. Fa bene infatti vedere la sua corsa pesante, che lascia una scia di forza e leggerezza insieme come poche altre volte vista.
Fa ancora meglio alla squadra e ai tifosi del Napoli vedere la sua capacità realizzativa grazie a un tiro forte, preciso, difficile da leggere. Infine fa impressione la sua personalità, un calciatore che sa già quando deve diventare protagonista e prendere in mano gli altri per fargli superare soprattutto il primo ostacolo, quello del blocco bassissimo con cui l’80% delle squadre in Italia affrontano il Napoli.
Kvara apre tutte le porte
I numeri di questo elemento specifico sono interessanti, al di là di quelli assoluti che fanno già piacere al cuore. Analizziamo partita per per partita. A Verona, alla prima di campionato segna il primo gol della sua squadra e stessa cosa succede anche con il Monza. Contro il Milan prende il rigore dello 0-1, così accade anche a Cremona. Assist per Osimhen per l’apertura del 4-0 al Sassuolo, assist con sponda su Szczęsny verso Osimhen per il gol alla Juve che apre il 5-1, assist questa volta diretto verso Osi per il gran gol che apre Napoli-Roma, infine gol su rigore a La Spezia e gol apribottega contro la Cremonese.
Una capacità di stappare le partite davvero impressionante. Una capacità oltretutto che è andata a risolvere un problema profondo della squadra di Spalletti, che lo scorso anno ha perso punti preziosi in casa con le ultime otto in classifica, perdendo addirittura una partita per un gol di nuca su rimpallo di Cutrone dell’Empoli.
Ma questi sono vecchi ricordi questi, ricordi che i tifosi del Napoli non vogliono che tornino più. Adesso c’è Kvara, l’uomo che stappa le partite.
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