Rinnovo, mercato, quadro dirigenziale. Sono state queste le portate principali della cena consumata ieri sera, venerdì 12 maggio, tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e l’allenatore azzurro Luciano Spalletti, alla presenza dell’ad Andrea Chiavelli.
Spina
La spina della Pec nella pietanza del rinnovo, però, sembra essere stata subito tolta. De Laurentiis aveva infatti fatto scattare unilateralmente – come suo diritto vista la natura della clausola stessa – l’opzione di prolungamento per un’altra stagione per il tecnico toscano.
Insofferenza
Spalletti non ha mai manifestato la volontà di lasciare il capoluogo toscano, ma avrebbe preferito modalità meno formali ed essere avvertito prima, come lasciato trasparire in alcune dichiarazioni.
Rilancio
Il nodo non era tanto la sostanza, quanto la forma. Senza contare che ora si può anche ragionare di un prolungamento con adeguamento per il riconoscimento del lavoro fatto dal tecnico di Certaldo. Anche questo è stato messo sul tavolo durante la cena di ieri sera.
Poteri
In questo quadro si inserisce anche la posizione del direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Spalletti vorrebbe avere più peso nelle decisioni strategiche del club, soprattutto per quanto riguarda il mercato. Giuntoli, d’altro canto, sembra sempre più lontano da Napoli e dal Napoli.
Equilibrio
Per questo andrà trovato un equilibrio tra le parti. Da una parte il decisionismo che da sempre ha contraddistinto la gestione De Laurentiis, le aspirazioni dell’allenatore e il ruolo che avrà il ds, che con ogni probabilità non sarà più l’attuale, ma Pietro Accardi.
Mercato
Anche da questo nuovo equilibrio dipenderanno le scelte di mercato. Spalletti dovrebbe avere incassato la volontà di non cedere tutti i pezzi pregiati, ma qualcuno con ogni probabilità lascerà il Maradona.
Saluti
Victor Osimhen, Kvicha Kvaratskhelia e Kim Min-jae, naturalmente sono i nomi più chiacchierati, ma anche Hirving Lozano e Piotr Zielinski, entrambi in scadenza nel 2024, potrebbero partire già questa estate. In casa Napoli bisognerà quindi decidere chi sostituire e con chi.
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