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Calcio italiano

No Skriniar, no party: come giocherebbe l’Inter senza il colosso slovacco

L’addio del capitano nerazzurro sembra ormai deciso. Ma se dovesse avvenire oggi che soluzioni avrebbe Simone Inzaghi? Poche, scopriamo quali

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Matteo Darmian
Matteo Darmian, jolly di Simone Inzaghi (©LaPresse)

Dieci giorni sono pochi. Anzi, pochissimi. Ma nel calciomercato tutto è possibile. Si sa. E allora cosa succederebbe se il PSG decidesse di provare a prendere subito Milan Skriniar? L’ultimatum al forte difensore slovacco è ormai scaduto. Lui ha deciso di non rinnovare. L’amore per la Beneamata (scusate il gioco di parole) si è dimostrato tutt’altro che reale. Nemmeno la fascia da capitano al braccio pare sia servita a convincere il gigante slovacco. Meglio chiedere oltre 9 milioni e mezzo di euro a stagione ad Al Khelaifi e 25 alla firma. Sopratutto quando è probabile che te li diano. E l’Inter? Con la finestra di mercato invernale in corso potrebbe anche cercare di monetizzare l’operazione. Come dice il detto: “Piuttosto che niente, è meglio piuttosto”.

Tutto vero, tutto giusto. Ma c’è un problema: chi giocherebbe al posto di Skriniar da qui a maggio? Perché se è vero che la quadra economica per la cessione dello slovacco si potrebbe anche trovare (come detto il patron del PSG ha pochi problemi di soldi), è altresì vero che trovare un sostituto all’altezza in soli dieci giorni sarebbe molto complicato. Anche perché i sondaggi fatti da Marotta sui possibili obiettivi nerazzurri non hanno portato a nulla. Troppo esose le richieste dell’Atalanta per Scalvini (40 milioni), troppo legato alla Roma l’inglese Smalling, che alla fine dovrebbe rinnovare. E che comunque non lascerebbe Mourinho a gennaio.

Gli altri nomi circolati in questi ultimi giorni, Becao e Hincapié, parrebbero più abbordabili. L’equadoregno, classe 2002, ora in forza al Bayer Leverkusen, stuzzica parecchio la fantasia. Ma vale già 25 milioni di euro e il club tedesco ne chiederebbe senz’altro tanti di più. Soprattutto per privarsene a metà stagione. Il centrale brasiliano dell’Udinese sarebbe l’usato sicuro già pronto. Ma forse non basterebbe per gli obiettivi interisti, chiamati alla rimonta scudetto e a far bene in Champions League. Con tutto il rispetto.

Insomma, l’impressione è che se Skriniar dovesse partire a Simone Inzaghi non resterebbe altro che arrangiarsi con quello che ha già in casa. Ma sarebbe un bel grattacapo. L’Inter in rosa non ha tante soluzioni. L’Acerbi in grande spolvero delle ultime gare difficilmente potrebbe colmare il vuoto che lascerebbe la partenza di Skriniar. E nemmeno il ritorno di De Vrij ai suoi livelli permetterebbe al tecnico nerazzurro di trovare soluzioni per la sua consueta difesa a 3. L’olandese, per caratteristiche, non potrebbe mai giocare da braccino di destra, costringendo uno tra Andrea Bastoni e Acerbi ad adattarsi sul lato opposto rispetto al loro piede forte (sono entrambi mancini).

A Inzaghi non resterebbe dunque che abbassare Darmian o D’Ambrosio (quest’anno impiegato pochissimo) nei 3 di difesa. Oppure dovrebbe cambiare modulo, passando alla linea a 4. Ma con due treni come Dumfries e Dimarco come esterni, ideali a tutta fascia con limitati compiti di copertura, e visti i precedenti dell’allenatore piacentino che ormai sembra essersi legato indissolubilmente al 3.5.2, l’ipotesi sembra destinata a restare una fantasia. Non resta che sperare che anche l’acquisto di Skriniar a gennaio resti una fantasia.

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