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Nations League 2023, le possibili avversarie dell’Italia. Chi sfideranno gli azzurri in semifinale?

Croazia, Olanda e Spagna. Analizziamo le possibili avversarie dell’Italia in vista del sorteggio per la Final Four

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Ronald Koeman
Ronald Koeman, nuovo allenatore dell'Olanda (©LaPresse)

Croazia, Olanda, Spagna. Sono queste, in rigoroso ordine alfabetico, le possibili avversarie dell’Italia nelle semifinali della Nations League 2023. Avversari ostici a dir poco, visti i rispettivi risultati all’ultimo Mondiale in Qatar. La Spagna è uscita agli ottavi per mano del sorprendente Marocco e, salutato Luis Enrique, sta per intraprendere una nuova avventura con Luis De La Fuente, promosso dall’Under 21. L’Olanda è caduta ai quarti cedendo all’Argentina solamente ai calci di rigore dopo l’incredibile rimonta firmata da Weghorst, oggi centravanti del Manchester United. La Croazia ha sfiorato l’ultimo atto facendosi travolgere in semifinale dall’Albiceleste di sua maestà Messi.

Come dire, ce n’è per tutti i gusti. A prescindere dalla pallina che uscirà dall’urna del sorteggio, in programma mercoledì 25 gennaio a Nyon (ore 11), il Ct Roberto Mancini avrà una belle gatta da pelare. Analizziamo allora le rose di queste tre corazzate del calcio europeo e mondiale, tra pregi (molti) e difetti (pochi).

Croazia: Modric il faro, ma manca un centravanti

Il faro è Luka Modric, centrocampista del Real Madrid. Chi pensava che dopo il Mondiale avrebbe potuto lasciare la Nazionale si è dovuto ricredere. Lo ha detto lui stesso: “Voglio vincere la Nations League”. Visto quanto è forte c’è da preoccuparsi. Il confermatissimo Ct Zlatko Dalic, secondo e terzo negli ultimi due campionati del mondo, può contare su un gruppo affiatato che gioca insieme da anni. A calciatori esperti come Lovren, Vida, Perisic, Brozovic, Orsic e Kramaric, tutti sopra i 30 anni, si aggiungono giovani di grande qualità e prospettiva come il difensore centrale Bosko Gvardiol e il trequartista Luka Sucic, entrambi classe 2002. Nel mezzo tanti giocatori che hanno raggiunto la maturità calcistica come il portiere Livakovic, Borna Sosa, Pasalic, Kovacic e Vlasic.

Se da qui a giugno, quando si disputeranno le semifinali di Nations League, dovessero trovare anche un attaccante di livello (il centravanti titolare oggi è uno tra LivajaPetkovic), allora sarebbero guai per tutti. Il modulo, solitamente, è un 4.2.3.1 che può trasformarsi in un 4.3.3 a seconda degli interpreti.

Olanda: qualità e quantità tranne che in porta

Che dire degli Orange. Il loro calcio non sarà più quello totale di Cruijff e compagni ma la qualità della rosa a disposizione del neo Ct Ronald Koeman è di primissimo livello. “Rambo” è stato scelto come successore di Van Gaal con il compito di proseguire quanto di buono fatto dal suo predecessore. I punti fermi dovrebbero essere De Jong in mezzo al campo, Van Dijk dietro e Depay in attacco, con la rivelazione di Qatar 2022 Cody Gakpò chiamato a confermarsi. Intorno a quest’asse portante Koeman dovrà costruire la “sua” prima Olanda. E avrà l’imbarazzo della scelta in tutti i ruoli tranne che in porta.

A giocatori che militano nella nostra Serie A come Dumfries, De Vrij, De Roon e Koopmeiners si aggiungono infatti gli altri olandesi sparsi nel mondo (Timber, De Ligt, Aké, Malacia, Blind, Frimpong, Klaassen, Berghuis, Lang e Bergwijn), oltre ad alcuni giovani in rampo di lancio come Kenneth Taylor (2002) e Xavi Simons (2003). Di portieri forti, però, non se ne vedono all’orizzonte. Quanto al modulo, la difesa potrebbe essere a 3 come da tradizione Orange. Il resto è un’incognita.

Spagna: la corazzata Roja

Chiusura con le Furie Rosse, l’avversario da evitare più di ogni altro. L’unica incognita, se così la vogliamo definire, è il neo Ct Luis De La Fuente. Promosso dopo le esperienze nelle Nazionali giovanili (le ha allenate praticamente tutte, dall’Under 18 all’Under 21) si ritroverà in mano una rosa con l’età media appena sopra i 25 anni e un valore vicino al miliardo di euro (872 milioni senza considerare Sergio Ramos e Thiago Alcantara, ultimamente fuori dal giro della Roja).

Del resto i calciatori che la compongono sono tra i migliori al mondo. Unai Simon in porta è una certezza, così come in difesa lo sono i veterani Jordi Alba, Azpilicueta, Laporte e Pau Torres. La mediana, poi, fa sognare. Nessuno sul pianeta può contare su una coppia di giovani centrocampisti come Gavi e Pedri, 38 anni e 190 milioni di euro in due. Se poi ci aggiungete uno a caso tra Rodri, Llorente, Koke e Thiago Alcantara il gioco è fatto: la palla tendono a tenerla loro, quando li affronti. Cercando di servire nel migliore dei modi Dani Olmo, Asensio, Nico Williams, Ansu Fati, Yeremy Pino, Ferran Torres, Morata e chi più ne ha più ne metta. Il modulo dovrebbe essere il 4.3.3 ma poco importa. In fondo l’avrete capito: l’avversario da evitare, per l’Italia, è quello vestito di rosso.

 

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