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Pinto: “Mou? Crede nel progetto. Insoddisfatto del mercato, Zaniolo lo ha condizionato”

“In tutte le altre finestre di mercato sentivo che la squadra era migliorata e oggi non posso dire lo stesso”

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Tiago Pinto (© LaPresse)

Il general manager della Roma Tiago Pinto ha parlato in conferenza stampa facendo il punto sul mercato condotto dal club giallorosso. Da Nicolò Zaniolo a José Mourinho, ma anche riflessioni su Fair Play Finanziario e calendari, Pinto ha toccato tutti i temi caldi in casa giallorossa.

Querelle Zaniolo

Rifiutata dal giocatore l’offerta del Bournemouth, l’affare Zaniolo ha condizionato gli ultimi giorni di mercato della Roma. Anche perché un’uscita del classe 1999 prima della deadline italiana avrebbe permesso un nuovo arrivo a Trigoria: “Non mi nascondo dalle mie responsabilità, se pensavo di prendere più soldi, la risposta è che penso di sì. La prova è che avevamo un’offerta considerevolmente più alta, con tutto quello che è successo abbiamo trovato questa soluzione che comunque non è malvagia per nessuna delle parti. Ho però dei dubbi che si potesse fare meglio. Siamo stati un po’ delusi dal suo atteggiamento ed è stata difficile da gestire come situazione. Se avessimo venduto prima, avevamo individuato un giocatore che sarebbe arrivato e sarebbe stata una risorsa importante”.

Il rapporto con Mou

Il gm ammette le riflessioni fatte a fine 2022 dal proprio allenatore, ma è anche convinto che Mourinho sia rimasto perché crede nel progetto-Roma, negando al tempo stesso una diversità di vedute con il connazionale: “Eravamo consapevoli di quello che stava succedendo, ci fa piacere cha abbia deciso di continuare: significa che crede nel progetto. Spesso si cerca conflitto tra me e l’allenatore, ma lavoriamo ogni giorno per il bene della Roma, pranziamo tutti i giorni insieme. Non sarà questa conferenza stampa a far pensare che giochiamo in squadre diverse”.

La costruzione della rosa

Sul fatto che la rosa non sia in grado di reggere l’impatto di giocare ogni tre giorni, Pinto allarga la riflesisone“Non è un caso che le ultime squadre che hanno vinto il campionato è uscito presto dalle Coppe europee. Come calcio italiano abbiamo tanto lavoro da fare sui calendari per tutelare le squadre che giocano in Europa”. Il dirigente giallorosso fa quindi un bilancio complessivo dell’ultima sessione di mercato, senza dimenticare di evidenziare le difficoltà, ma anche assumendosi la responsabilità delle scelte operate: “Non sono soddisfatto, in tutte le altre finestre di mercato sentivo che la squadra era migliorata e oggi non posso dire lo stesso anche perché sono usciti 3 giocatori e ne sono entrati 2. Ci sono due cose importanti da dire: l’effetto Zaniolo e i paletti che siamo costretti arispettare tutto è diventato più difficile. Non c’è nessun giocatore che non sia stato preso senza sentire l’allenatore. Di tutti i giocatori che dite che non sono da Roma, è responsabilità mia al 100%. Abbiamo dei paletti, cerchiamo di fare un lavoro fatto bene”

 

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