Baschirotto vola e segna. La Nazionale si avvicina

Certo che è proprio vero: i sogni sono indecifrabili ed è difficile spiegare anche solo la loro funzione. La sfera onirica è una delle grandi questioni che da sempre affliggono l’uomo…ma non Federico Baschirotto. Il giocatore del Lecce non solo potrebbe dare un significato alla parola, ma potrebbe presto toccare con mano il proprio di sogno: quello di vestire la maglia della Nazionale. E sinceramente guardando specialmente questa stagione, la sua prima in A, come gli si può dar torto o non immaginarlo con la casacca azzurra.
L’approccio del classe ’96 con la massima serie italiana è stato devastante. Da difensore, in 21 partite, ha messo a segno 3 gol. Di certo non pochi per un esordiente che oltre a timbrare il cartellino, difficilmente alla fine di una partita scende sotto la sufficienza. Le prestazioni stanno esaltando il ragazzo, il popolo salentino e anche la società di Sticchi Damiani. Una grande scoperta quella di Baschirotto per la Serie A, ma soprattutto, per la Nazionale di Mancini.

Baschirotto pensa e spera in grande

E chi lo avrebbe mai detto? Appena 6 anni fa, il calciatore nativo di Isola della Scala, giocava tra i dilettanti, in Serie D. Prima con il Legnano, poi con il Seregno. Due parentesi in Lega Pro con Forlì e Cuneo, poi nuovamente D con Vigor Carpaneto e a partire dal 2019/20, la trasformazione. Approdato a Viterbo Baschirotto prima di tutto ha modificato la propria forma fisica: ha iniziato e scolpire i muscoli fino ad arrivare quello che è oggi, un difensore statuario. Poi ha cambiato il proprio rendimento; due stagioni con la Viterbese, poi per la prima volta la B con l’Ascoli e in seguito la scorsa estate, il passaggio al Lecce.
Una crescita smisurata che non sembra frenarsi, tatticamente e tecnicamente Baschirotto sta dimostrando di valere ed anche tanto. Grande exploit da agosto in poi che ha attirato l’attenzione di Mancini. Lo scorso dicembre la chiamata in azzurro. “La cosa che più mi ha colpito? La convocazione per lo stage della Nazionale. Arrivare a Coverciano è inutile girarci attorno è il sogno di qualsiasi ragazzo che fa sport. Rappresenti la tua nazione. Ogni attimo me lo sono goduto.  Non ho ancora indossato ufficialmente la maglia azzurra, ma lavoro per questo”. Queste le sue impressioni rivelate a La Gazzetta dello Sport.
Un ragazzo che ha voglia e tutte le carte in regola per dare un contributo agli Azzurri. A giugno si giocherà la fase finale della Nations League. E se fosse la volta buona per vederlo in campo con i colori dell’Italia? Nell’attesa Mancini con penna e taccuino prende appunti e fa bene.

Puoi seguire OA Calcio su Facebook