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Le pagelle

Mkhitaryan, abnegazione al potere. Dzeko fantasma, Success sprecone

L’armeno è il migliore in campo per distacco, il bosniaco sbaglia tutto. E la classe di Pereyra illumina San Siro

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Martinez e Mkhitaryan
Martinez e Mkhitaryan, entrambi in gol contro l'Udinese (©LaPresse)

INTER (3-5-2)

HANDANOVIC – Impegnato poco o niente. Quando gli si presenta Lovric davanti rimane di sasso, ma il suo connazionale sloveno gli tira una fiondata imparabile da pochi passi. Per il resto urla e guida la difesa come deve. Quello che un portiere capitano deve fare. 6

DARMIAN – Il soldatino questa volta si distrae e commette un errore decisivo, stringendo troppo verso Acerbi in occasione del primo gol di Lovric, al quale lascia troppo spazio. Un piccolo eccesso di foga, per così dire, che costa caro. Anzi carissimo. E non ha il tempo di rifarsi perché nell’intervallo Inzaghi lo lascia sotto la doccia, in quanto ammonito (ancora Simone?). 5

Dal 1′ st D’AMBROSIO – Ritorna in campo dopo tanto tempo e un po’ si vede. Non brilla ma il suo lo fa come sempre. Con le buone o con le cattive. Bravo a pescare con un lancio dalle retrovie Lautaro che chiude la partita a pochi giri di lancette dal 90′. 6,5

ACERBI – Comanda la difesa e lo fa bene. Se Beto non vede mai palla il merito è soprattutto suo. E il portoghese non è un gran bel cliente. Quando si sgancia è sempre pericoloso, sia su azione (sfiora l’assist decisivo per Mkhitariyan) che su palla inattiva (sfiora il gol di testa a fine primo tempo). Sulla sua prestazione, però, c’è una macchia: non aver accorciato in avanti sul gol di Lovric, lasciando troppo spazio alla ripartenza friulana. Epic fail innocuo, sua fortuna. 7

BASTONI – Mezzo voto in più perché fa tutto bene, come Acerbi, e non è lui a dover accorciare la squadra nel frangente dell’1-1. In impostazione sbaglia pochissimo ed è molto coinvolto. La crescita continua. 7,5

DUMFRIES – Quello visto in Qatar, con l’Olanda, è ancora un lontano ricordo. Vero, ha il merito di prendersi il rigore dell’1-0 e di spingere tanto. E in fase difensiva non si fa sorprendere. Però da uno come lui ci si aspetterebbe una continuità d’azione diversa. L’olandese volante è atteso alla biglietteria di San Siro quanto prima. 6

BARELLA – AAA, cercasi il vero Nicolò Barella. L’energia di certo non gli manca ma la qualità sembra essere sparita tutta d’un tratto. E dire che resta il centrocampista più prolifico di questa Inter, con 5 gol e 6 assist. Forse è colpa del Napoli, che vola e non lascia spazio ad eventuali ritorni di fiamma in chiave scudetto. Nic ha perso di forza e di passione. Ma siamo sicuri la ritroverà col Porto. 5

BROZOVIC – Anche Marcelo è tornato. Gli manca ancora qualcosina ma la strada è quella giusta. Detta i ritmi in assenza di Calhanoglu, corre e sbraita con arbitro e avversari. Con il suo ritorno Inzaghi dovrà fare scelte pesanti ogni week end. Un problema che piacerebbe avere a tanti allenatori. Anzi, a tutti. 6,5

Dal 20′ st CALHANOGLU – Entra e dopo pochi minuti mette lo zampino sul gol del 2-1, accompagnando l’azione e servendo coi tempi giusti Dimarco che poi pennella per Mkhitaryan. Momento magico per il turco. 6,5 

MKHITARYAN – L’armeno difficilmente sbaglia una partita, anche per questo non esce mai dal campo. Anche con l’Udinese è tra i migliori. Anzi, il migliore in assoluto. Corre, contrasta, cuce il gioco nonostante abbia ricordato anche alla vigilia quanto gli manchi giocare più vicino alla porta. Così segue l’azione e realizza un gol da vero trequartista, il suo vero ruolo. Benvenuti nel mondo di Mkhi: abnegazione al potere. 8,5

Dal 38′ st GAGLIARDINI Pochissimi minuti per lui. Entra per l’armeno, esausto. SV

DIMARCO – Sprinta molto meno del solito ma ci sta, visto che è affaticato e se Gosens fosse stato meglio non avrebbe nemmeno giocato. Dal suo sinistro nasce comunque qualche occasione, perché con quel piede lì qualcosa succede sempre. E infatti a meno di 20 minuti dalla fine piazza il cross per Mkhitaryan che vale il 2-1. Insomma, super Dimarco si salva sempre. 7

Dal 32′ st GOSENS – Entra e difende con ordine. Ma ha troppo poco tempo per incidere. SV

DZEKO – Si vede poco. Anzi pochissimo. E quando si vede spara su Silvestri. Il bosniaco ha sempre avuto questi periodi di magra, in cui le energie sembrano abbandonarlo. L’Inter spera che non capiti anche in Champions League. Un fantasma a San Siro. 4

LUKAKU – Romelu is back! O quasi. Corre, lotta, scatta. Sul rigore è fortunato, perché il suo primo tentativo è un tiro fiacco che per poco non arriva in porta. Masina entra in area troppo presto e gli concede il riscatto, che arriva prontamente. Non è ancora il vero Lukaku, infatti sbaglia l’appoggio da cui scaturisce la ripartenza dell’1-1  firmato Lovric, ma ci stiamo avvicinando. La San Siro nerazzurra spera arrivi presto il momento del Big Rom dei bei tempi, quello inarrestabile. 6,5 

Dal 20′ st MARTINEZ – Sbattaglia ma non si vede tantissimo all’inizio. Però con la sua energia mette paura all’Udinese che si rintana dietro e alla fine capitola. Insomma è preziosissimo, come sempre. Sciagurato sul pallonetto, abilissimo a difendere palla e segnare il 3-1 un minuto dopo. Del resto parliamo del Toro campione del mondo: Lautaro Martinez. 6,5

INZAGHI – Sorprende un po’ tutti con alcune scelte ma si rivelano giuste, alla fine. Il solito cambio per il difensore ammonito fa un po’ sorridere. Contento lui, contenti tutti. 6,5

 

UDINESE (3-5-1-1)

SILVESTRI – “Gatto” Silvestri c’è sempre. Ed è felino quanto basta per neutralizzare le conclusioni dell’Inter. Parerebbe anche il rigore di Lukaku se non fosse per Masina. Nella ripresa il riflesso sulla botta di Mkhitaryan è da applausi. Su Dzeko è bravo a non andare giù, rimanendo in piedi. Poi capitola sulla perla al volo di Mkhitaryan. Pronto per una grande. 7

BECAO – Efficiente in difesa e sempre pronto ad accompagnare l’azione in avanti, come fa da inizio stagione. Commette un erroraccio che potrebbe costare caro ma Dzeko spara a salve contro Silvestri e lo salva. Per il resto la prova è di sostanza e conferma la crescita del brasiliano. 6,5

BIJOL – Bravo, bravissimo. Di testa sono tutte sue. Dzeko non la sfrega mai, Lautaro poco. E quando lo fa scappando in contropiede sbaglia clamorosamente con un pallonetto altissimo sopra la traversa. Lo sloveno ringrazia, ma un minuto dopo deve arrendersi allo strapotere fisico del Toro pescato in profondità da D’Ambrosio con un lancio dalle retrovie. 6,5

EBOSSE – Si fa male quasi subito. Ginocchio saltato, in bocca al lupo. SV

Dal 17′ pt MASINA – Bisticcia subito con Lukaku e si becca il giallo. Poi fatica un po’ ma considerando che tornava da poco fa una gran partita. Nello stretto si difende alla grande, negli spazi aperti soffre di più. Prestazione comunque sufficiente. 6

EHIZIBUE – Dalla sua parte agisce Dimarco che è un bruttissimo cliente. Gioca una partita più che onesta, soffrendo il giusto. Ed è lui a lanciare Pereyra sul gol dell’1-1. Fisicamente ci sta tutto, tecnicamente deve crescere ancora un po’. 7

PEREYRA – La luce dell’Udinese, orfana di Deulofeu. Suo l’assist dell’1-1 per Lovric, con una palla col contagiri. Dribbla e perde pochissimi palloni. La seconda (se non la terza) vita del Tucumano è davvero bellissima. 7,5

Dal 29′ st ARSLAN – Entra per dare fiato in mezzo, ma non ci riesce. Anzi, sbaglia troppi palloni. 5,5

WALACE – Il brasiliano è l’equilibratore dell’Udinese. Causa il rigore con un intervento scomposto, ma in quel frangente era giusto lanciarsi per cercare il salvataggio disperato. Per il resto è sempre nel vivo del gioco e lega i due reparti con grande sagacia tattica. Bella prova. 6,5

LOVRIC – Corre per quattro, lì in mezzo. E ha il merito di segnare il pareggio. Inserimento coi tempi giusti, destro secco e preciso. E’ l’ennesimo colpaccio friulano, che non sbagliano quasi mai i colpi di mercato. Chissà cosa avrà detto al connazionale Handanovic sotto il tunnel. 7,5

Dal 29′ st SAMARDZIC – Entra ma non si vede. Del resto gioca pochissimo. SV

UDOGIE – Conferma di essere un cavallo di razza. Non teme San Siro, non teme Dumfries. Spinge il giusto ma contro questa Inter era dura. Pare proprio pronto per il Tottenham di Conte. 6,5

THAUVIN – A sorpresa dentro dal 1′, lui risponde con qualche bella giocata e un paio di accelerazioni. La forma migliore però sembra lontana. All’Udinese servirà il vero Thauvin, quello di Marsiglia. Chissà se lo vedremo mai in Italia. 5,5

Dal 15′ st SUCCESS – Se avesse segnato il gol del 2-1 nell’azione che porta alla rete di Mkhitaryan forse saremmo qui a commentare una vittoria friulana a San Siro. Ma come sempre, l’inglese sbaglia il tiro da pochi passi dopo una cavalcata incredibile che meriterebbe ben altra sorte. Fa la barba al palo anche sul 3-1 ma i carri ormai sono passati. Sciupone. 4,5

BETO – Sembra una bestia in gabbia. Lotta con il suo fisico possente e quando può, se non arriva sul pallone, sgancia di quelle botte che stenderebbero un toro. Il gol però non arriva e sta diventando una chimera. Anche se al quarto d’ora della ripresa pianta uno scatto su D’Ambrosio che fa impressione e per poco non va dritto in porta. Sottil lo lascia in campo a lungo perché dal punto di vista tattico è davvero prezioso. 6

Dal 29′ st EBOSELE – Come Samardzic, gioca troppo poco. SV

SOTTIL – Prepara bene la partita e non è troppo fortunato. Perde quasi subito Ebosse, poi subisce il 2-1 subito dopo aver sfiorato il vantaggio. Un gran peccato non uscire da San Siro con un punto vista la prestazione dei suoi. 6,5

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