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Serie A

Diavolo ritrovato, Dea annientata a San Siro. Finisce 2-0

Il Milan batte l’Atalanta con un gol per tempo. Decidono l’autorete di Musso e Messias nel finale. Torna in campo Ibrahimovic

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Theo Hernandez
Theo Hernandez, terzino del Milan (©LaPresse)

Il Diavolo ride, la Dea piange. Il verdetto che arriva da San Siro è netto, senza ombre. La squadra di Pioli è rinata, il periodo più buio è definitivamente alle spalle. E ora, con i rientri di Ibra e Maignan, e la forma ritrovata di Giroud, Leao ed Hernandez, si candida ufficialmente ad arrivare seconda alle spalle del Napoli. L’Atalanta, al contrario, perde ancora dopo il ko interno di Lecce e vede allontanarsi pericolosamente la zona Champions League. Finisce 2-0 per i rossoneri, grazie all’autogol di Musso su tiro di Theo e alla rete di Messias.

Le scelte dei due allenatori

Pioli e Gasperini non sorprendono dal punto di vista tattico: 3-4-2-1 per il Milan, 3-4-1-2 per la Dea. Dietro conferma per Thiaw con Tomori e Kalulu. Messias vince il ballottaggio con Saelemaekers sull’out di destra. In casa Atalanta, invece, Ederson si sistema sulla trequarti alle spalle di Lookman e Hojlund. Zappacosta e Maehle sono gli esterni, Djimsiti il perno centrale della difesa a 3 con Toloi e Scalvini.

Primo tempo rossonero

Il primo squillo è rossonero. Così come tutto il primo tempo. Al 4′ Tonali non trova la porta dal limite su punizione, sparando alle stelle. La pressione del Milan mette in grande difficoltà la Dea, che rischia grosso un minuto dopo sul sinistro di Giroud (fuori di poco) e sulla percussione centrale di Messias, stroncata sul più bello da Ederson.

Il gol è nell’aria e arriva al 25′, anche se in realtà è un’autorete. Lancio su Giroud, sponda perfetta per Theo che da fuori al volo centra il palo: Musso si tuffa ma è sfortunato, la palla gli carambola sulla schiena ed entra in porta. La reazione dell’Atalanta non è granché, anzi è il Diavolo a sfiorare più volte il raddoppio. Leao, però, è impreciso e non trova lo specchio in due circostanze a distanza da pochi minuti. Si va sotto la doccia sull’1-0. Dominio Milan.

Dea annichilita, zero tiri in porta

Nella ripresa ti aspetti al Dea, arrembante e pronta a lanciarsi in avanti a caccia del pareggio. Invece niente, l’encefalogramma dei nerazzurri è piatto. Dopo 10′ di gestione il Milan sfiora due volte il gol con Giroud e Leao, su cui Musso si deve superare: prima con un miracolo di piede sul tentativo a tut per tu del francese, poi con un riflesso sul bolide da fuori del portoghese. A seguire ci prova anche Diaz, ma il portiere argentino è sempre attento.

Gasp prova a mischiare le carte buttando dentro Boga al posto di Ederson. Ma le occasioni sono ancora tutte del Milan. La più clamorosa è quelle che capita sui piedi di Messias che, su assist di Leao, spreca a tu per tu con Musso. Errore incredibile. Passano pochi minuti e San Siro riabbraccia Ibra, che entra per Giroud e ritrova il campo otto mesi dopo l’infortunio al ginocchio. Insieme a lui Pioli si gioca anche la carta De Ketelaere, fuori Diaz.

I cambi di Pioli hanno il merito di permettere al Diavolo di gestire al meglio gli ultimi minuti. E infatti al minuto 86 arriva il raddoppio, con Messias: Leao va incontro e imbuca di prima per il brasiliano, la difesa Dea bergamasca dorme e Musso non può nulla sullo scavetto a tu per tu. Due a zero e partita chiusa. Il Milan ritrova il sorriso, la Dea piange a dirotto e si lecca le ferite.

Il tabellino di Milan-Atalanta 2-0

MILAN (3-4-2-1): Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Messias (44′ st Saelemaekers), Tonali, Krunic, Hernandez; Diaz (28′ st De Ketelaere), Giroud (28′ st Ibrahimovic), Leao (44′ st Rebic). All. Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Scalvini (39′ st Palomino), Djimsiti; Maehle, de Roon, Koopmeiners (39′ st Vorlicky), Zappacosta (39′ st Ruggeri); Ederson (18′ st Boga); Lookman (25′ st Muriel), Hojlund. All. Gasperini

RETI: 25′ pt aut. Musso (M), 41′ st Messias (M)

AMMONITI: Toloi (A), Leao (M), Thiaw (M), Krunic (M)

 

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