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Tra esuberi e il caso Bonucci: la Juventus cambia volto, ma è la scelta vincente?

Nella Torino bianconera sarà rivoluzione totale, ma la permanenza di Massimiliano Allegri lascia intendere una continuità tecnica che potrebbe frenare il nuovo corso

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Leonardo Bonucci in Juventus-Milan della scorsa stagione (© LaPresse)

Non c’è solo la rottura con Leonardo Bonucci, ma certamente l’epurazione del difensore certifica la rivoluzione in atto alla Juventus.

Emblema

Le modalità con cui il calsse 1987 è stato messo da parte inducono a scavare al di là della mera questione tecnica, ma certamente la permanenza di Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera non ha certamente agevolato la permanenza del capitano.

Brexit

Fuori dal progetto anche i calciatori di rientro dalla Premier League: Weston McKennie, dopo aver rifiutato alcune destinazioni è un separato in casa, ma anche Arthur e Denis Zakaria.

Valigie

Out anche Luca Pellegrini che potrebbe tornare alla Lazio o cercare nuove strade, così come Marko Pjaca che è destinato a lasciare Torino. Uno scenario che potrebbe coinvolgere anche Alex Sandro e Daniele Rugani, al momento però regolarmente in gruppo, anche se con la valigia.

Cura dimagrante

Una cura dimagrante per il monte ingaggi che potrebbe vedere coinvolto anche Paul Pogba cui potrebbe venire richiesto di tagliarsi lo stipendio o di togliere il disturbo, con l’Arabia Saudita che potrebbe tornare una pista calda.

Cristianità

È stato questo il primo effetto dell’arrivo di Cristiano Giuntoli che ha sgombrato il campo dall’incertezza entrando a gamba tesa nell’ambiente Juve sia a parole che coi fatti.

Taglio

Al netto delle modalità, è evidente che senza Champions League e dopo le difficoltà gestionali – a livello economico-finanziario – delle ultime stagioni, il club bianconero dovesse intervenire in modo energico.

Insicurezza

Un clima che però lascia tutti sulla graticola: sono infatti pochi i giocatori assolutamente certi di rimanere a Torino, per ragioni tecniche o economiche che siano.

Fenice

Tuttavia, iniziate le operazioni di sfoltimento, Giuntoli e il suo staff dovranno anche operare in entrata per far rinascere i bianconeri dopo l’ultima, complicata, annata.

Flessibilità

Il fatto che Allegri non abbia dato alle sue squadre un chiaro indirizzo tattico, permette al dirigente ex Napoli di andare a caccia di giocatori indipendentemente dalle caratteristiche, potendo così avere mano libera.

Volatilità

Il rischio, però, è di rincorrere e ingaggiare profili che vengono presto accantonati dal tecnico, come Leandro Paredes passato in poche settimane da risolutore di tutti (o quasi) i problemi bianconeri a ospite di troppo a Torino.

Limiti

È forse proprio questo il più grande limite del club: al di là del valore dei singoli calciatori, la gestione Allegri è riuscita a valorizzare realmente pochi tesserati, con ripercussioni sia in termini agonistici che economici. Emblematico, ad esempio, il caso di Dusan Vlahovic.

Status quo

Questo non significa che in campionato i bianconeri non potranno essere competitivi: a conti fatti, lo sono stati anche nella passata stagione, ma confermando lo status quo difficilmente si riuscirà a fare il salto di qualità auspicato a livello internazionale.

Futuro

Per questo, se da un lato la tabula rasa operata da Giuntoli può rappresentare un’opportunità per ricostruire da zero – o quasi – la Juventus, l’assenza di un indirizzo tecnico preciso rischia di non modificare la sostanza delle cose.

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