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Con Chiesa é tutta un’altra Italia: l’unica stella che può accendere l’attacco

C’è poco da fare: a Federico Chiesa il colore azzurro dona ma soprattutto gasa. E nella serata di ieri in un Olimpico caldissimo…

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Federico Chiesa
Federico Chiesa con la maglia azzurra (© LaPresse)

C’è poco da fare: a Federico Chiesa il colore azzurro dona ma soprattutto gasa. E nella serata di ieri in un Olimpico caldissimo e gremito, la stella in forza alla Juventus è finalmente tornata a brillare. Potrebbe infatti sorgere spontanea una domanda: da quando, Chiesa, non vestiva la maglia della Nazionale? Ve lo diciamo noi, dal 18 giugno scorso, dalla finalina per il terzo posto vinta contro l’Olanda nella Finale Four della UEFA Nations League e, anche in quel caso, il classe ’97 riuscì a lasciare il segno con la terza rete che piegò Wijnaldum e compagni.

Da quella volta i problemi fisici lo hanno allontanato dalla Nazionale, e non è più quindi riuscito a dare una mano ai suoi compagni, gli stessi che appena due anni fa ha aiutato a portare sul tetto d’Europa. E la sua assenza si è sentita: non è una frase di circostanza, ma la pura verità. Con lui e Raspadori, l’Italia, ha trovato imprevedibilità in avanti: la Macedonia ne sa qualcosa.

Con i movimenti da falso nove, l’attaccante del Napoli ha alzato il baricentro e il ritmo della formazione, mentre Chiesa, grazie alle sue sgroppate palla al piede ma, soprattutto, grazie alla sua tecnica, ha contribuito a far riassaporare nuovamente il gusto di una vittoria meritata. Nonostante il momento di sconforto azzurro, nel momento in cui la Macedonia ha riportato il risultato sul 3-2, la nostra Selezione ha reagito bene (seppur Chiesa fosse già in panchina).

Due gol splendidi: due gioielli frutto di una qualità superiore. Un tiro da fare vedere e rivedere nelle scuole calcio, baricentro basso, coordinazione e soprattutto potenza e precisione; l’altro, invece, una fiondata a giro imprendibile. Insomma l’Italia ha ritrovato il proprio leader… almeno sul campo.

Foto: LaPresse

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