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Pagelle Monza-Juventus 1-2, voti Serie A: Gatti eroico, Rabiot leader, Colpani spento

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Il programma della 16ma giornata della Serie A 2023-2024 è iniziata questa sera con la sfida tra il Monza di Raffaele Palladino e la Juventus di Massimiliano Allegri. Entrambe le squadre andavano a caccia della vittoria, dopo aver pareggiato per 1-1 gli impegni precedenti, rispettivamente con Cagliari e Inter. La Juventus si porta a casa un successo preziosissimo per 2-1. In apertura di match, Vlahovic sbaglia un rigore, ma Rabiot riscatta l’errore del compagno due minuti dopo con un colpo di testa vincente. Nel recupero del secondo tempo succede di tutto: Monza che trova il gol del pari con Valentin Carboni, bianconeri che ritornano avanti immediatamente con il centro decisivo di Gatti. La Juventus vola al comando della classifica, a +1 sull’Inter, mentre il Monza rimane fermo a metà classifica a quota 18 punti.

PAGELLE MONZA-JUVENTUS 1-2

MONZA

Michele Di Gregorio: 7,5. Ciò che ha compiuto in occasione del rigore di Vlahovic, seppur per una manciata di minuti, è rimasto impresso nella mente dei supporter brianzoli. Penalty parato e intervento sensazionale sulla respinta tentata dal serbo. Poi Rabiot lo fulmina, ma non aveva modo di rispondere.

Danilo D’Ambrosio: 6. Forse il migliore nel terzetto difensivo biancorosso. Molto attento in marcatura, esce sempre con i tempi giusti, rompendo la linea con efficacia per andare in anticipo sugli attaccanti avversari. Si fa sorprendere in occasione del gol di Gatti.

Pablo Mari: 6. E’ l’uomo incaricato per tenere a bada Vlahovic. Il suo compito lo svolge con esperienza, impedendo al serbo di poter mettere in mostra le sue qualità. Attento nelle coperture e nelle situazioni potenzialmente pericolose in area. Dal 66′ Andrea Carboni: s.v.

Luca Caldirola: 6. Come per i suoi compagni di reparto, svolge il suo compito senza problemi, non facendosi sorprendere dalle iniziative dei bianconeri.

Samuele Birindelli: 5,5. Abbastanza male. La Juventus si abbassa molto, perciò le sue sortite non inducono preoccupazioni ai bianconeri. Quando ha campo a disposizione, però, non combina granché, cercando pochissimo di sovrapporsi sulla fascia. Dal 46′ Dany Mota: 6. Si dà da fare con molto impegno e dedizione, muovendosi praticamente per tutti i lati del campo. Sotto porta non incide, ma con la sua dinamicità crea qualche grattacapo ai bianconeri.

Matteo Pessina: 5,5. Il capitano del Monza non dà quel pizzico di imprevedibilità alla manovra offensiva, fidandosi poco dei propri mezzi a disposizione. Così facendo, rallenta il gioco dei suoi, aiutando al contempo gli avversari.

Roberto Gagliardini: 5.5. Sulla rete di Rabiot ha un po’ di responsabilità, visto che la sua marcatura sul francese è parecchio leggera. Avanti tenta di inserirsi con continuità, creando di tanto in tanto scompiglio nell’area bianconera.

Georgios Kyriakopoulos: 5. Rispetto alle ultime prestazioni, il greco ha deluso le aspettative. Davanti si fa vedere meno del solito, mentre nella propria area di rigore è autore di una sciocchezza, commettendo un inutile fallo su Cambiaso. Dal 66′ Pedro Pereira: 6. Fa meglio rispetto al greco, cercando spesso il cross per tentare di mettere in difficoltà la difesa juventina.

Patrick Ciurria: 5,5. Torna a giocare in un ruolo conosciuto agli inizi della sua carriera. Forse per l’abitudine persa, sembra spaesato e confuso, messo in difficoltà sia dalla posizione ma anche dalla tosta marcatura imposta dai difensori avversari. Fa meglio nella ripresa quando torna sulla fascia.

Josè Machin: 5,5. Viene inserito tra i titolari con un leggero stupore. Non dà molto contributo nelle azioni dei suoi nel primo tempo, limitandosi a combinare con il compagno più vicino, senza cercare una giocata più complicata. Dal 46′ Lorenzo Colombo: 6. Con il suo peso offensivo, fa lavorare un po’ di più la retroguardia bianconera. Non riesce a compiere la giocata decisiva, ma il suo ingresso in campo non è dispiaciuto.

Andrea Colpani: 6. Schierato con molta sorpresa come falso nueve, fa quel che può in un ruolo che non mastica. Quando prova ad abbassarsi, riesce in qualche modo ad accendere le azioni della sua squadra, giocando spalle alla porta per creare qualche pericolo. Dal 76′ Valentin Carboni: 7. L’ha ripresa – solo per un minuto – il più giovane in campo, al primo gol in Serie A. Svaria in mezzo al campo, proponendosi con coraggio. Trova la rete con una giocata un po’ casuale, visto che il suo cross sorvola tutta l’area prima di entrare in porta.

All. Palladino: 5,5. Prova a scompaginare le carte con un attacco inconsueto: il risultato è decisamente deludente, perciò rimedia nell’intervallo tornando alla classica formazione. Ha cercato l’intuizione giusta per vincere questa partita, non ci è riuscito.

JUVENTUS  

Wojciech Szczesny: 5,5. Praticamente inoperoso visto che il Monza non calcia mai in porta, perciò lo si vede solamente quando ha il possesso del pallone. Si fa sorprendere dal pallone velenoso di Valentin Carboni che, per un minuto, ha fatto tremare i bianconeri.

Federico Gatti: 7. In area giganteggia sugli attaccanti avversari, che pagano il gap fisico con la retroguardia bianconeri. Mezzo voto in meno per un’occasione sprecata sotto porta, sulla quale poteva fare decisamente meglio. E’ protagonista in entrambe le reti del recupero, in negativo con la disattenzione nella rete di Carboni, e in positivo visto che è lui a riportare in vantaggio i suoi, spaccando la porta con un destro potentissimo.

Gleison Bremer: 6,5. Fornisce la solita sicurezza alla propria squadra con la sua presenza in area di rigore, anticipando sempre gli attaccanti avversari nei contrasti aerei e presidiando con ordine la sua zona di competenza.

Alex Sandro: 6.5. Torna titolare dopo un bel po’ di tempo. Fa tutto quel che deve senza provocare danni o mettere in pericolo la sua squadra, gestendo il pallone con la giusta attenzione e tranquillità.

Andrea Cambiaso: 6,5. Il laterale ex Bologna agisce con facilità sulla fascia, correndo a per di fiato senza fermarsi per un secondo. Ha il merito di procurarsi il rigore, guadagnandosi un fallo per una trattenuta un po’ ingenua commessa da Kyriakopoulos. Dal 87′ Manuel Locatelli: s.v.

Weston McKennie: 6. Altra prova discreta per l’americano. In mezzo al campo lotta, rubando spesso il pallone nelle contese per dare il via alle azioni offensive, meno brillante quando è lui a dover giostrare la manovra d’attacco.

Hans Nicolussi Caviglia: 6,5. Con l’Inter ha fatto fatica ad imporsi, questa sera invece il valdostano ha cambiato volto, risultando tonico, vivace e combattivo in mezzo al campo. E’ lui a battere il calcio d’angolo che ha portato alla rete di Rabiot. Dal 70′ Danilo: s.v.

Adrien Rabiot: 7. Estrae il coniglio dal cilindro quando più serviva. Dopo il rigore sbagliato da Vlahovic, la sua squadra poteva subire un contraccolpo psicologico, ma con uno stacco imperioso riesce a sbloccare il risultato in favore dei bianconeri, mostrando ancora una volta di essere un leader in questa formazione.

Filip Kostic: 6. Si muove sulla fascia con poca incisività, seguendo comunque tutte le azioni d’attacco dei suoi. In fase difensiva non commette errori, rimanendo lucido in quelle poche scelte da compiere quando è costretto a retrocedere.

Dusan Vlahovic: 5. Può sbloccare il match dopo dieci minuti, ma non riesce a trasformare il penalty, più per meriti del portiere che per demeriti propri. Forse demoralizzato, si fa condizionare dall’errore per il resto del match, non facendosi quasi mai notare dai compagni. Dal 70′ Arek Milik: 5,5. Entra male in campo, non riuscendo per nulla a essere un punto di riferimento per i suoi in attacco.

Federico Chiesa: 6,5. Nel primo tempo non si nota più di tanto, anche perché non tocca un grande numero di palloni. Nella ripresa entra carico, facendosi consegnare la sfera dai compagni con continuità e cercando spesso la conclusione in porta. Dal 75′ Moise Kean: 5,5. Stesso discorso fatto per il polacco ex Marsiglia.

All. Allegri: 6.5. Si porta a casa un successo fondamentale per la classifica. Il rigore sbagliato da Vlahovic poteva condizionare la serata, ma il gol di Rabiot ha confermato la pericolosità innata della Juventus sulle palle inattive. Rischia di non vincerla, ma alla fine con carattere e cuore i bianconeri riescono a portare a casa il massimo della posta in palio.

Foto: Lapresse

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