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Coppa Italia

Napoli umiliato dal Frosinone: Mazzarri continua a stentare, solo un miracolo con il Barcellona può raddrizzare la stagione

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Foto: LaPresse

Si sapeva che, ben difficilmente, il Napoli avrebbe ripetuto la clamorosa stagione dell’anno scorso. Il terzo Scudetto della storia per i partenopei non sarebbe stato facilmente duplicabile. Su questo pochi avevano dubbi, sia per la mole di punti conquistata, sia per il gioco spumeggiante messo in scena dalla compagine allenata da mister Luciano Spalletti. Dopo tutte queste precisazioni, però, l’annata degli azzurri sta procedendo ben al di sotto delle attese. Anche su questo ci sono pochi dubbi.

UNA SCONFITTA PESANTE

Come detto, pensare ad un secondo titolo consecutivo era molto complicato, ma quello che stiamo assistendo all’ombra del Vesuvio non è certo quello che auspicavano i tifosi napoletani. Lo 0-4 subito ieri sera in Coppa Italia, per giunta al “Maradona”, dal Frosinone, rappresenta oggettivamente il punto più basso di una annata che, senza dubbio, può ancora essere raddrizzata in qualche modo, ma che ora come ora si sta trasformando in un cammino quanto mai accidentato.

UN ANDAMENTO BEN POCO SODDISFACENTE

Facciamo parlare i freddi numeri. Dopo 16 turni della Serie A 2023-2024, il Napoli è solamente quinto con 27 punti (8 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte) con un punto di distacco dalla zona Champions League e ben 14 dalla capolista Inter. A tutto questo non dimentichiamo di aggiungere il cambio di guida tecnica da Rudi Garcia a Walter Mazzarri. Il cammino in Europa, invece, è andato nel verso giusto. Qualificazione come seconda classificata in un girone nel quale era presente il Real Madrid. Pensare a qualcosa di meglio non era davvero semplice. Chiudiamo con la Coppa Italia. Quella che, per quello che stiamo vedendo, poteva davvero essere il traguardo raggiungibile di questa stagione. Match disputati: uno. Napoli-Frosinone 0-4.

TROPPO TURN-OVER?

Una vera e propria onta sportiva. Un poker subito pesantissimo, in casa, con una formazione iniziale che metteva in scena un amplissimo turn-over e che, forse, dava la sensazione alla squadra che l’interesse maggiore fosse riservato al match di campionato contro la Roma. Anche se, ad onore, del vero, il peggio i partenopei l’hanno dato dopo l’inserimento dei titolari, con il Frosinone che imperversava in lungo e in largo, andando a segno con Barrenechea, Caso, Cheddira e Harroui.

DA RUDI GARCIA A WALTER MAZZARRI…

E ora? Cosa succederà all’interno del Napoli? Una sconfitta simile, inutile girarci attorno, non potrà che lasciare qualche scoria. Il match del prossimo turno contro la Roma assomiglierà già ad uno spartiacque dell’annata. Vincerlo potrebbe rilanciare gli azzurri verso i primi 4 posti. Un passo falso rischierebbe di far ripiombare il gruppo nel “vortice” che aveva avvolto tutto e tutti qualche settimana fa. Da Rudi Garcia a Walter Mazzarri, oggettivamente, le cose non sono cambiate in maniera radicale. L’ex tecnico dell’era del trio Hamsik-Lavezzi-Cavani, non ha potuto dire di no alla chiamata del presidente Aurelio De Laurentiis ma, dopo alcuni anni ai box, non sembra già a suo agio sulla panchina azzurra, senza dimenticare che il suo “credo” è fondato sul 3-4-2-1, mentre a Napoli gli è stato “imposto” il 4-3-3.

IL BARCELLONA COME SVOLTA DELLA STAGIONE?

A questo punto urge uno scossone. L’ambiente dovrà ricompattarsi in vista del finale del 2023. Sono in arrivo due match non semplici. Trasferta a Roma e Monza in casa poi, in avvio di 2024, toccherà al derby contro la Salernitana, prima delle Final 4 di Supercoppa Italiana in Arabia Saudita, con il match contro la Fiorentina. A febbraio, poi, toccherà alla Champions League. Il doppio confronto contro il Barcellona sarà l’ago della bilancia del futuro dei campani su 3 fronti. Mentale, per rilanciarsi nel finale di stagione. Economico, per gli introiti munifici della massima competizione continentale per club e, non ultimo, perchè potrebbe consentire al Napoli di avvicinarsi alla qualificazione al Mondiale per Club 2025. Tanti spunti ed aspetti da valutare. Uno su tutti: il lavoro per Walter Mazzarri sarà quanto mai delicato e lastricato di tritolo. Tutto può saltare da un momento all’altro, ma dall’altro forse manca solo una scintilla per ritrovare il “vero” Napoli. Chi avrà ragione?

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