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Walter Mazzarri: la sterzata, la rinascita della difesa a 3 e il sogno di rivincere un trofeo

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Walter Mazzarri
Foto: LaPresse

Walter Mazzarri, da quando è tornato a sedersi sulla panchina del Napoli, non ha vissuto momenti semplici. Un ambiente molto cambiato da quando allenava il trio Lavezzi-Hamsik-Cavani, aspettative alte e, soprattutto, un diktat tecnico non semplice con il quale convivere. Per un allenatore che fa del 3-5-2 il suo credo, doversi adattare al 4-3-3 non è facile.

Come spesso capita, quando le cose vengono imposte dall’alto, e non sono condivise al 100%, rischiano di fare più danni che vantaggi.  Il campo, come spesso capita, lo ha ampiamente confermato, con i partenopei che hanno perso partite su partite e posizioni in classifica.

Tutto, però, sembra essere cambiato con lo sbarco in Arabia Saudita in occasione della Final Four di Supercoppa Italiana. Nella semifinale contro la Fiorentina, infatti, il tecnico livornese ha scelto di cambiare le carte in tavola. Non più difesa a 4, ma passaggio a quella a 3. Dal 4-3-3 eredità di mister Spalletti (lo schema che portò lo Scudetto) al 3-4-2-1 Mazzarri-style.

Di Lorenzo a destra, Rrahmani centrale, Juan Jesus a sinistra. Il reparto e la squadra nel suo complesso se ne sono giovati vedendo anche il 3-0 finale con il quale sono stati liquidati i viola. Ora vedremo se questa novità tattica verrà confermata anche nella Finale di lunedì sera (ore 20.00 italiane) contro l’Inter e, soprattutto, nel finale di stagione. A volta, dopotutto, è meglio fare un passo indietro per tornare ad andare avanti…

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