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Pagelle Verona-Sassuolo 1-0, voti Serie A: Swiderski eroe di giornata, male Castillejo, Berardi esce tra le lacrime

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Armand Laurienté
Laurienté / LaPresse

La domenica della 27ma giornata della Serie A 2023-2024 si è aperta con la sfida salvezza delle 12.30 tra il Verona di Marco Baroni e il Sassuolo di Davide Ballardini. I veneti venivano dalla sconfitta per 2-0 sul campo del Bologna, i neroverdi invece erano reduci dalla sconfitta pesantissima rimediata con il Napoli per 6-1. Grazie alla prima rete italiana di Karol Swiderski, i gialloblù hanno conquistato la vittoria per 1-0 ed ottenuto tre punti fondamentali per la classifica. Ora l’Hellas sale a quota 23 punti, mentre il Sassuolo rimane a tre lunghezze dalla 17ma posizione.

PAGELLE VERONA-SASSUOLO 1-0

VERONA 

Lorenzo Montipò: 6. Buono il suo intervento in occasione della conclusione di Thorstvedt. Non deve fronteggiare alcun altro pericolo. Un suo rinvio sbagliato causa involontariamente l’infortunio di Domenico Berardi.

Jackson Tchatchoua: 6. Ogni tanto è al limite con la posizione, ma il terzino veronese fa non si lascia scappar via gli avversari sulla sua fascia di competenza. Davanti sale con continuità, senza però riuscire a costruire qualcosa di utile. Dal 89′ Giangiacomo Magnani: s.v.

Piotr Dawidowicz: 6. Prestazione sufficiente. Dietro contiene, anche con le cattive, Pinamonti, non consentendogli di girarsi verso la porta. Ordinato in area di rigore sui palloni vaganti, sempre attento nei contrasti aerei.

Diego Coppola: 5,5. In marcatura su Pinamonti è molto aggressivo, lasciando pochissimo spazio per agire al centravanti neroverde. Deve far attenzione con le uscite palla al piede: in un paio di occasioni ha consegnato il pallone agli avversari sbagliando semplici appoggi.

Juan Cabal: 5,5. Male in fase di non possesso. Si alza troppo, lasciando terreno fertile per le iniziative di Berardi. Davanti si fa vedere con il contagocce, non dando alcun contributo nelle poche cavalcate offensive intraprese.

Ondrej Duda: 5,5. Il suo lavoro sporco in fase di non possesso lo svolge senza sbavature, ma nel primo tempo regala almeno quattro palloni nella propria trequarti agli avversari, per fortuna non sfruttati dai neroverdi.

Suat Serdar: 6. Si accende a sprazzi. Se è nel vivo del match, è abile a ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, giocando anche buoni palloni in verticale. In alcuni tratti, invece, si spegne. Nel complesso è una prova sufficiente.

Tomas Suslov: 6,5. Grazie alle sue invenzioni, è il collante tra centrocampo e attacco. Gli manca il guizzo per far male nell’ultimo quarto di campo, ma lo slovacco è forse l’unico a prendersi più rischi tra gli uomini offensivi di Baroni. Dal 89′ Ruben Vinagre: s.v.

Tijjani Noslin: 5,5. Non incide. Corre moltissimo, abbassandosi spesso per dare più solidità difensiva alla squadra. Questa sua posizione arretrata però lo limita nei pressi della propria area di rigore, dove arriva sempre con poca lucidità. Dal 60′ Stefan Mitrovic: 6. Si dà da fare con tanta forza di volontà, dando il via ad alcune ripartenze . E’ giovane ed ha qualità, ancora non espresse al massimo, arriverà anche il suo momento.

Darko Lazovic: 6. Schierato in una posizione più offensiva, è comunque bravo a ripiegare in difesa nelle situazioni di difficoltà. Davanti però non trova il guizzo per far male, giocando pochissimi palloni nell’ultimo quarto di campo. Dal 67′ Karol Swiderski: 7. Decisivo. A Verona si attendevano la prima gioia in maglia gialloblù del centravanti polacco. E’ arrivata in una sfida importantissima, grazie a una conclusione non straordinaria per potenza ma di estrema efficacia.

Thomas Henry: 6. Tanto lavoro sporco per la punta transalpina spalle alla porta per ripulire i tanti palloni indirizzati a lui dai compagni. Sfiora il gol con una conclusione velenosa di controbalzo dalla distanza. Dal 67′ Federico Bonazzoli: 6,5. Si trova al posto giusto nel momento giusto, servendo alla perfezione Swiderski per il gol che ha sbloccato la partita.

All. Baroni: 6,5. Quest’oggi ha vinto la squadra più solida. Il Verona sul piano qualitativo vale meno del Sassuolo, ma i veneti sono stati attenti a non concedere molto agli avversari per poi pungere i neroverdi alla prima occasione utile. Arrivano tre punti d’oro che fanno morale e, per il momento, si allontana la zona retrocessione.

SASSUOLO

Andrea Consigli: 6,5. Con il doppio intervento compiuto su Suslov e Cabal nella stessa azione ha salvato il risultato. Per il resto nulla da segnalare per il portiere neroverde, attento sulle palle inattive e nelle uscite.

Marcus Pedersen: 6. Fa da spola tra difesa e attacco con discreta qualità, mostrando di avere tante energie a disposizione. Mezzo voto in più per una diagonale decisiva con cui anticipa Lazovic in piena area di rigore.

Martin Erlic: 6. Amministra con ordine la difesa neroverde. Fa buona guardia sia in area di rigore, dove è fondamentale nei contrasti aerei, che nelle marcature a uomo sugli attaccanti avversari, spezzando la linea con efficacia.

Gian Marco Ferrari: 6. Forse un po’ meno attento rispetto al suo collega di reparto. In circostanza della palla gol di Henry, è in ritardo nell’uscita sulla punta francese. Per il resto non commette sbavature particolari e ogni tanto cerca di lanciare un segnale alzandosi con il pallone tra i piedi.

Josh Doig: 5,5. Difficoltà in fase difensiva per l’ex più recente del match. Lo scozzese accusa qualche problemi nelle diagonali, soffrendo gli inserimenti degli avversari. Davanti non riesce a pungere quanto vorrebbe.

Daniel Boloca: 6. Fa tanta legna in mezzo al campo, posizionandosi davanti alla difesa per schermare i propri compagni di squadra. Ogni tanto è fuori posizione, facendo sentire la sua mancanza, ma la sua prova è sufficiente. Dal 67′ Uros Racic: 6. Prova a dare equilibrio al centrocampo neroverde. Lo fa con efficacia, purtroppo per la sua squadra non basta per rimettere in piedi il risultato.

Matheus Henrique: 5. Inizia a rilento, poi cresce con il passare dei minuti. Prova a inserirsi in area di rigore con continuità, ma i compagni non lo premiano. Discreto il suo apporto in mezzo al campo, dove lavora molti palloni in regia. L’errore clamoroso in impostazione regala il pallone dell’1-0 a Swiderski.

Kristian Thorstvedt: 6,5. Crea tanto scompiglio nella difesa avversaria. Si muove con intelligenza, cambiando spesso posizione per non dare punti di riferimento. Va vicino al gol nel primo tempo con una bella conclusione al volo respinta da Montipò. Dal 83′ Christian Volpato: s.v.

Domenico Berardi: 6,5. E’ il giocatore più tecnico in campo per distacco. Lavora moltissimi palloni, cercando imbucate per i compagni o tentando l’iniziativa personale. L’infortunio alla caviglia destra è una croce per la stagione dei neroverdi. Dal 60′ Samuel Castillejo5,5. Non entra mai in partita. Sbaglia tanti appoggi semplici per i compagni, facendo sentire oltremodo la mancanza di Berardi.

Andrea Pinamonti: 6. Giocare quasi tutta la partita spalle alla porta è mentalmente faticoso per un attaccante. Il centravanti di scuola Inter non ha spazio per girarsi come vuole, ma è sempre abile a smistare il pallone per i compagni. Dal 83′ Samuele Mulattieri: s.v.

Armand Laurienté: 5,5. Meglio rispetto alle ultime uscite, ma non è ancora sufficiente. E’ più collaborativo, mostrando anche altruismo in alcune situazioni. Ogni tanto il suo vizio di giocar da solo ritorna fuori, ma è bravo a contenerlo il più possibile. Non è preciso nei tanti corner calciati.

All. Ballardini: 5,5. La bacchetta magica nessuno la possiede, nemmeno un maestro delle salvezze come il tecnico dei neroverdi. In pochi giorni, l’ex allenatore della Cremonese ha cercato di mettere in campo una formazione equilibrata: ci è riuscito, ma il solito errore in impostazione condanna il Sassuolo, che poi non ha dato mai l’impressione di poter recuperare il passivo.

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