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Pagelle Juventus-Atalanta 2-2, voti Serie A: Cambiaso coraggio e qualità, Koopmeiners sentenza, male Lookman

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McKennie Koopmeiners
McKennie-Koopmeiners / LaPresse

Quest’oggi, a partire dalle ore 18.00, andava in scena la sfida tra la Juventus di Massimiliano Allegri e l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, match valevole per la 28ma giornata della Serie A 2023-2024. I bianconeri erano reduci dalla sconfitta per 2-1 a Napoli, i nerazzurri dalla battuta d’arresto casalinga, con il medesimo risultato, contro il Bologna. Al termine di un match elettrizzante, le due formazioni si sono divise la posta in palio, con la sfida che è terminata sul 2-2. La Juventus viene scalzata dal Milan e si porta a 58 punti, mentre l’Atalanta aggancia la Roma al quinto posto a quota 47 punti.

PAGELLE JUVENTUS-ATALANTA 2-2

JUVENTUS

Wojciech Szczesny: 6,5. Rimane fermo in occasione del gol lampo di Koopmeiners. Nel secondo tempo è molto bravo a mettere una mano su una conclusione decisamente pericolosa di Scamacca, ma non può nulla sulla seconda rete di Koopmeiners.

Federico Gatti: 6,5. Di grinta ne ha da vendere. Quando può, si lancia in avanti per aumentare la pressione dei bianconeri sugli avversari. In area di rigore è sempre prezioso con i suoi interventi aerei sulle palle inattive.

Gleison Bremer: 6. Prova sufficiente per il brasiliano. Annulla Scamacca, limitandolo e chiudendolo in ogni zona del campo. Proprio su Scamacca, però, è ingenuo in un intervento nei pressi dell’area di rigore, fallo che poi ha portato alla rete di Koopmeiners.

Danilo: 6. D’esperienza non lascia al caso qualsiasi situazione che gli capita sott’occhio. Prova anche a caricare i suoi alzandosi ed entrando nella trequarti avversaria, non riuscendo però ad incidere nell’ultima zona di campo.

Andrea Cambiaso: 7. Prestazione che trasuda di spavalderia e coraggio. Non ha paura di lanciarsi palla al piede, lotta come un matto sulla fascia e, per di più, fa notare anche una discreta tecnica di base con tante giocate di qualità. La sua prova viene impreziosita dalla rete dell’1-1 arrivata con una conclusione precisa e ben calibrata a tu per tu con il portiere. Dal 83′ Timothy Weah: s.v.

Weston McKennie: 6,5. Altra prestazione davvero impattante dello statunitense, nonostante la spalla lussata solo due settimane fa. Tanta legna in mezzo al campo e, soprattutto, sale in cattedra nella ripresa, mettendo a referto ben due assist che danno il via alla rimonta bianconera. Macchia la sua prestazione per una copertura in ritardo in occasione del 2-2. Dal 88′ Kenan Yildiz: s.v.

Manuel Locatelli: 5,5. Molto frettoloso. La sua posizione dovrebbe richiedere più pazienza, invece l’ex Sassuolo quest’oggi gioca senza aspettare, come se il pallone gli scottasse tra i piedi. Da un giocatore come lui ci si aspetta di più.

Fabio Miretti: 5,5. Si propone tanto, inserendosi spesso in area di rigore. Manca però qualità nell’ultimo passaggio: anche se posizionato bene, il classe 2003 bianconero non ha molta precisione nell’assistenza dei compagni. Dal 75′ Hans Nicolussi Caviglia: 6. Prova a impostare e creare occasioni con intelligenza. Non avanza mai, ma preferisce rimanere basso per giocare la maggior parte di palloni possibili.

Samuel Iling-Junior: 5,5. Le qualità fisiche non gli mancano, ma per caratteristiche tecniche non è un vero esterno a tutta fascia. L’inglese davanti ha i mezzi per mettere in difficoltà la difesa avversaria, ma in difesa fa fatica. Dal 83′ Alex Sandro: s.v.

Federico Chiesa: 6,5. Il gol di Napoli lo ha rinvigorito. Anche quest’oggi l’attaccante azzurro è uno dei più frizzanti. Corre a più non posso, recuperando anche qualche pallone prezioso. Non riesce a finalizzare le occasioni avute a disposizione.

Arek Milik: 7. Hien è un difensore ostico da affrontare, e il polacco ne accusa la grande fisicità. Prova a muoversi per liberarsi dallo svedese, senza però aver molta fortuna. Nel momento più importante, però, trova la rete del 2-1, sfruttando alla perfezione la sponda di McKennie. Dal 75′ Moise Kean: 5,5. Rientrava da un infortunio piuttosto pesante, vero, ma non è riuscito a rendersi lontanamente pericoloso, venendo oscurato dagli arcigni difensori avversari.

All. Allegri: 6. Ai punti, forse la sua squadra avrebbe meritato il successo. Come visto però nelle ultime uscite, però, i bianconeri hanno perso quella solidità difensiva che ad inizio stagione era il marchio di fabbrica della Juventus. Arriva un punto che fa morale contro una squadra ostica, utile per non farsi risucchiare più di tanto dalle inseguitrici.

ATALANTA 

Marco Carnesecchi: 6. Molto reattivo in occasione della conclusione a giro di Chiesa, ma l’azione era viziata da fuorigioco. Non può nulla sui due gol. Attento nelle circostanze restanti e sulle palle inattive.

Giorgio Scalvini: 6. Non deve occuparsi di un uomo specifico. Lui si limita a presidiare la sua zona di competenza, intervenendo quando ce ne fosse bisogno. Prova a sovrapporsi sulla sinistra per aumentare la presenza dei nerazzurri in attacco su quella fascia. Dal 67′ Rafael Toloi: 6. Entra in campo tra i due gol bianconeri. Deve assestarsi un attimo, poi fa buona guardia sia in area che in marcatura a campo aperto.

Isak Hien: 6. Schierato a uomo su Milik, lo svedese non tradisce le attese e riesce a far vivere una serata complicata al polacco. In marcatura sull’ex Marsiglia sbaglia poco o nulla, spezzando la linea con i tempi giusti e disimpegnandosi con sicurezza.

Berat Djimsiti: 6. Schierato come braccetto di sinistra, l’albanese ha qualche difficoltà nel trovare le giuste misure. Viene colto di sorpresa in un paio occasioni da Milik, ricorrendo poi al fallo per evitare che la situazione degenerasse. Si riscatta in parte mettendo a referto l’assist per la seconda rete di Koopmeiners.

Davide Zappacosta: 6. Dalla sua parte la Juventus spinge molto, perciò è costretto a compiere gli straordinari in difesa. In avanti prova a sfruttare la poca propensione di Iling-Junior a difendere per inserirsi e creare situazioni pericolose per gli avversari. Dal 67′ Hans Hateboer: 6. Fornisce energie fresche su quella fascia, riuscendo a limitare le incursioni finali di Chiesa e Yildiz.

Ederson: 6. In mezzo al campo è un lottatore. Si lancia su ogni pallone possibile, mettendo sempre il piede per andare al contrasto con gli avversari. Oggi non si propone in avanti con la solita costanza, preferendo rimanere a presidio della sua zona.

Mario Pasalic: 6,5. Sempre prezioso il suo lavoro sporco in mezzo al campo. Ci mette sempre una pezza in mediana, andando a rallentare con efficacia le azioni d’attacco avversarie. E’ lui a battere la punizione da cui nasce la rete di Koopmeiners.

Matteo Ruggeri: 6. Prova tutto sommato sufficiente per il laterale nerazzurro. Ha gamba e riesce ad alternare le due fasi senza accusare molte fatiche. Davanti non ha modo di farsi notare, dietro rischia in un paio di circostanze ma riesce a cavarsela. Dal 88′ Mitchell Bakker: s.v.

Teun Koopmeiners: 7,5. Le sue doti balistiche sono cosa nota e, quest’oggi, aggiunge alla collezione un’altra perla dal limite dell’area col mancino. Oltre al gol molto bello messo a segno, l’olandese è sempre utile nel collegare centrocampo e attacco con i tempi giusti. Si ripete nella ripresa, inserendosi in area per battere Szczesny con il sinistro.

Charles De Ketelaere: 6. Cerca sempre di posizionarsi tra le linee per rendersi pericoloso. Il belga non ha molti palloni per incidere, provando a infilarsi come possibile per liberarsi dalle marcature avversarie. Dal 88′ Aleksej Miranchuk: s.v.

Gianluca Scamacca: 6. Bremer è un avversario tostissimo, è vero, ma non sembra impegnarsi molto nel duello fisico. Controlla malissimo una caterva di palloni, perdendo spesso l’attimo per giocarli. Cresce nel secondo tempo, facendosi notare anche con un paio di conclusioni. Dal 58′ Ademola Lookman: 5,5. Ha voglia di fare, ma è individualista. Non combina con i compagni, preferendo svignarsela da solo, non trovando però aiuto dalla sorte.

All. Gasperini: 6,5. E’ da ammirare come la sua squadra sia riuscita a riprendere una partita che sembrava sfuggita via. Nonostante un calendario quasi impossibile, e l’impegno europeo di Lisbona, i bergamaschi sono riusciti a strappare un punto prezioso, mettendo sul piatto della gara qualità ed intensità.

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