Lorenzo Lucca è una carta per la Nazionale? “Voglio vedere di che pasta è fatto”: l’esperimento di Spalletti

L’Italia vola verso gli Stati Uniti per disputare due amichevoli di estrema importanza. Venezuela ed Ecuador non hanno probabilmente il fascino e l’appeal di Brasile e Argentina, ma i due test di Fort Lauderdale e New York sono il primo vero e proprio passo della nostra Nazionale verso i Campionati Europei di Germania 2024.

Il lavoro per il commissario tecnico Luciano Spalletti sarà davvero massivo. Gli aspetti sui quali intervenire sono numerosi e tutti importanti. Occorrerà creare unione d’intenti e chimica di squadra, trovare nuovi giocatori proposti dal campionato, non sbagliare le convocazioni e, soprattutto, mettere mano ad alcuni ruoli. La difesa e l’attacco sono due cantieri aperti. Senza mezzi termini.

Quello che preoccupa maggiormente, e non da oggi, è quello offensivo. Gli attaccanti italiani scarseggiano. In pochi si stanno segnalando a livello internazionale e, soprattutto, si vedono troppo poco nei tabellini. Serie A compresa. Uno degli elementi che sta provando a farsi largo in questo scenario è Lorenzo Lucca. La “torre” (201 centimetri) dell’Udinese ha messo a segno 7 gol in 28 presenze in campionato in maglia bianconera (8 in 30 match nel complesso) e si è meritato la chiamata in vista della trasferta statunitense.

“Voglio vedere da vicino di che pasta è fatto” le parole di Luciano Spalletti nel corso della conferenza stampa di ieri. L’ex giocatore di Pisa e Ajax avrà quindi la sua chance per mettersi in vetrina contro Venezuela e Ecuador. Sarà curioso capire come vorrà impiegarlo il nostro CT. Se sarà 4-3-3 oppure il tanto vociferato 3-4-2-1, il nativo di Moncalieri sarebbe comunque al centro del nostro attacco. Per un centravanti della sua altezza e struttura, sarebbero fondamentali tanti cross dagli esterni, anche se il giocatore dell’Udinese sa cavarsela eccome anche con i piedi. Sarà lui il volto nuovo dell’attacco azzurro verso Germania 2024?

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