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Il Messi uzbeko per la squadra più esterofila d’Italia: cosa può dare Shomu allo Spezia

L’ex Roma è sbarcato nel club che punta di più sugli stranieri in Serie A. Vediamo cosa potrà dare agli aquilotti di Gotti in ottica salvezza

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Consigli e Shomurodov
Eldor Shomurodov cerca di battere Andrea Consigli, portiere del Sassuolo (© LaPresse)

Cosa ci fanno un italiano, un angolano, un ghanese, un lettone e un uzbeko insieme a La Spezia? Semplice, cercano di traghettare verso la salvezza gli aquilotti allenati da Luca Gotti. In particolare l’ultimo arrivato di questo multietnico pacchetto avanzato, Eldor Shomurodov, il Messi uzbeko. Sarà lui l’arma in più da qui a giugno? I tifosi lo sperano. Anche perché la classifica, complice la risalita del Verona, terzultimo a -5 dallo Spezia, ha iniziato a fare un po’ più paura.

Un bel colpo di mercato

Lo volevano in tanti, Shomurodov. In estate l’aveva cercato con vigore il Bologna, vicinissimo all’acquisto prima di virare sull’olandese Zirkzee. Problemi di formula, più che di convinzione dell’uzbeko ad accettare i rossoblù. Da dicembre, invece, era sbocciato l’interesse nemmeno troppo velato del Torino, alla ricerca di un centravanti dopo l’infortunio di Pellegri. Ma anche qui non se n’è fatto nulla. O meglio, l’attivissimo Eduardo Macia ha nasato l’affare e ci si è lanciato sopra senza indugio.

Come dargli torto: era troppo importante per il suo Spezia trovare un sostituto di Nzola, fermo ai box per un problema al polpaccio. Krollis, seppur di prospettiva, non poteva bastare. Ed ecco il Messi uzbeko. Anche se di sua maestà Leo, ad essere onesti, ha ben poco. Nemmeno l’altezza, visto che Shomurodov sfiora i 190 cm. 

Prelevato dalla Roma con un prestito oneroso di 1,5 milioni di euro senza diritto od obbligo di riscatto, l’ex attaccante del Genoa sbarca in Liguria con il chiaro intento di tornare a sentirsi protagonista. Cosa che a Roma non gli è purtroppo riuscita: in un anno e mezzo ha collezionato 34 presenze, realizzando appena 3 gol. Per farlo dovrà tornare a segnare e a far segnare i suoi compagni, come nella sua prima esperienza in Italia col Genoa (31 gettoni e 8 reti) e, ancor prima, in Russia con il Rostov (11 gol in 28 presenze nella sua migliore stagione).

Fisicità e progressione, la spalla ideale per Nzola

In attesa del ritorno di bomber Nzola, Shomurodov avrà il compito di vestire i panni della prima punta. Ma le sue caratteristiche tecniche sembrano ancora più adatte a ricoprire il ruolo di spalla dell’angolano. Esplosivo, quasi inarrestabile quando parte palla al piede, l’uzbeko fa della progressione e dell’attacco alla profondità le sue armi migliori. Il tiro non gli manca, così come il dribbling. Se così non fosse la Roma non avrebbe investito 17,5 milioni di euro su di lui solo due estati fa.

E dire che era stato Josè Mourinho a scommettere su Shomurodov. Al tecnico di Setubal sono sempre piaciuti i giocatori che abbinano tecnica, velocità e applicazione tattica. Ma dopo un primo periodo positivo, contraddistinto dal gol segnato al suo debutto debutto assoluto in maglia giallorossa contro il Trabzonspor in Conference League e da una serie di ottime prestazioni in campionato, il feeling tra lui e l’allenatore portoghese è pian piano scemato. Salvare lo Spezia a suon di gol e assist potrebbe rilanciare l’uzbeko verso la capitale.

Una salvezza… senza confini

Eldor comunque sbarca in un ambiente che con i calciatori stranieri ha un feeling particolare. Sono solo 7 gli italiani presenti nella rosa bianconera: Marchetti (tra l’altro appena sbarcato in Liguria), Caldara, Bastoni, Esposito, Sala, Maldini e Verde. Per il resto tanti, tantissimi stranieri: 23 per l’esattezza, ossia il 76,7 % della rosa. Più o meno esperti. Il roster a disposizione di Gotti è anche molto giovane, con un’età media di 25,4 anni. 

E se parliamo di stranieri impiegati sul campo da gioco, lo Spezia sale addirittura in testa alla classifica della Serie A con l’86,6 %. Tutto l’opposto del Monza, con il suo 29,3 %. Mentre tra le big, la più italiana è la Lazio, seconda con il 50,7 %, seguita dalla Roma, sesta con il 61 %. Del resto in casa Spezia anche il dirigente che fa mercato viene dall’estero, più precisamente dalla Spagna. L’importante è che arrivi la salvezza.

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